

La marchigiana, alle prese da più di un mese con problemi di salute (virus, niente muscoli) è stata sconfitta in due set dalla russa Shnaider ma resta soddisfatta della sua esperienza parigina: "L'aria olimpica si respira, e ora via allo swing americano". La romagnola: "Ho pagato lo scotto della prima Olimpiade, che emozione la cerimonia d'inaugurazione"
28 luglio 2024
"L'importante oggi era scendere in campo e fare questa partita che ho preso come un allenamento, ma essere qui e giocare è già un bel risultato visto che dieci giorni fa non riuscivo a giocare neanche venti minuti". Assente da più di un mese dai campi, Elisabetta Cocciaretto commenta così la sconfitta al primo turno per mano della russa Diana Shnaider.
"Mi dispiace perché giocare un altro set mi sarebbe servito come allenamento e avrei voluto sfruttarlo per migliorarmi ancora, ma adesso mi sento al 40% fisicamente e di conseguenza i colpi non sono un granché".
E' lucida però l'azzurra. Sia nel valutare la sua attuale condizione, sia nel riuscire ad apprezzare comunque quella che resterà un'occasione da ricordare nel corso della sua carriera: "Purtroppo i problemi fisici non sono muscolari: ho preso un virus a Roma e poi una polmonite, c'è anche un po' di sfortuna ma bisogna accettarla. Io ho cercato di entrare in campo e di dare il massimo, una settimana fa non riuscivo a palleggiare, le gambe oggi un po' mi cedevano, però ho cercato di stare lì, di lottare e di tirare fuori il meglio. A volte ci sono riuscita, a volte mi sono focalizzata su altro, ma io continuerò a dare il massimo e quando sarò pronta i risultati arriveranno".
"Qualificarmi era uno dei miei obiettivi, per noi del tennis è diverso, da italiani la stiamo vivendo in maniera diversa perché non siamo al villaggio e giochiamo al Roland Garros. L'aria d'olimpiade comunque si respira e sono contenta di essere qui". Ultima tappa prima del via dello swing americano che vedrà Cocciaretto impegnata "a Toronto, Cincinnati e forse Monterrey".
C'è più di un pizzico di delusione nella parole di Lucia Bronzetti, battuta 62 75 da Donna Vekic, semifinalista a Wimbledon: “Mi rimprovero un po’ l’atteggiamento che ho avuto, lo spirito con cui ho affrontato la partita. La caratteristica che ho è quella di lottare e di non mollare ed oggi invece c’è stata poca grinta contro un’avversaria molto forte che mette tanta pressione sia con la prima di servizio che con la seconda. Lei nei colpi di inizio gioco è molto incisiva, mi metteva pressione ed io potevo fare sicuramente meglio sia a livello tennistico che come spirito. E poi dopo aver recuperato la partita nel secondo set con lei che aveva cominciato a sbagliare qualcosina ed a commettere qualche gratuito potevo approfittarne ed invece sono stata un po’ tra virgolette, ‘moscetta’, e questo l’ho pagato. Con le giocatrici forti se non hai quella carica in più fai fatica".
Eppure c'è stato un momento in cui la partita poteva girare...: "Anche sul 5 pari ho provato ad incitarmi, ad essere più carica, più incisiva: oggi però è andata così, non ci sono riuscita, ed ho pagato sicuramente la prima esperienza qua alle Olimpiadi, tutto il contesto un po’ nuovo. Poteva andare in modo diverso però si impara dagli errori: spero di poter partecipare alla prossima e che vada in modo diverso. Ci tieni a fare bene perché giochi per la tua Nazione oltre che per te stessa: a me piace tanto rappresentare l’Italia, e quindi forse sentivo un po’ il peso di voler fare bene non solo per me ma per tutti gli italiani. Non era un primo turno facile: potevo perdere lo stesso ma magari uscire dal campo con meno rimpianti".
Resta, però, una bella esperienza, soprattutto la cerimonia di inaugurazione: "Ci tenevo tanto, perché era la mia prima Olimpiade e mi faceva piacere godermela appieno perché non stando io al villaggio era un modo per interagire con gli altri atleti. E’ stata davvero una bellissima esperienza, anche se con tanta acqua perché dopo le prime due ore è piovuto ininterrottamente. Eravamo fradici alla fine ma per fortuna non ci siamo ammalati".
Ma c'è ancora il doppio: "Io ed Elisabetta giochiamo contro le spagnole Bucsa e Sorribes Tormo che sono due avversarie forti, che quest’anno hanno vinto Madrid: però siamo pronte a dare tutto. Non abbiamo giocato spesso insieme, non sarà facile ma proveremo a scendere in campo e a fare del nostro meglio”.
Delusa anche Sara Errani dopo il 60 60 subito al primo turno in singolare contro Qinwen Zheng. "E' stato un match durissimo, sicuramente non le do particolarmente fastidio, non c'è modo di farle punto a meno che non sbagli lei" ha commentato Errani, che può puntare a una medaglia in doppio con Jasmine Paolini. Insieme hanno vinto il titolo agli Internazionali BNL d'Italia e sono al quarto posto nella Race di specialità, la classifica basata sui migliori risultati delle coppie che offre un quadro aggiornato in tempo reale della corsa verso le WTA Finals.
"Ci proveremo al massimo. Vincere una medaglia sarebbe un sogno. Per me le Olimpiadi sono sempre state molto speciali, ma è una cosa che varia da atleta ad atleta" ha concluso.
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