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Musetti: “Una settimana sofferta ma chiusa nel migliore dei modi. Se portiamo a Malaga questo spirito possiamo vincere”.
di Tiziana Tricarico, da Bologna | 17 settembre 2023
Una settimana di passione conclusa con l’obiettivo prefissato: andare alle Davis Cup Finals di Malaga. Ci sono voluti sudore, fatica e tanta grinta ma forse così è ancora più bello. “Il giudizio su questa settimana è ‘strepitosa’ - dice Filippo Volandri alla fine di un’altra giornata lunghissima -. C’era chi ci aveva già fatto il funerale ed invece questo gruppo meraviglioso ha saputo reagire e questo grazie alla disponibilità di tutti. A mente fredda rileggeremo tutta questa settimana dall’inizio alla fine per capire e fare tesoro dell’esperienza. Comunque l’obiettivo Malaga è stato raggiunto”.
Il riscatto immediato della squadra ha un segreto: “Ci siamo parlati tantissimo - sottolinea il capitano azzurro - ci siamo fidati, ci siamo confidati. La sconfitta ci ha aiutato a compattarci, a creare un senso di appartenenza in uno sport che è prettamente individuale. Ha fatto gruppo anche chi non è sceso in campo come Jannik (Sinner; ndr) che ha mandato messaggi tutti i giorni, o come Matteo (Berrettini; ndr) che ha trovato lo spazio durante la riabilitazione per venire a sostenerci. E questo è stato bello per tutti”.
A Bologna gli azzurri hanno “fatto pratica” per Malaga: “La superficie era molto più veloce rispetto allo scorso anno - ha sottolineato Simone Bolelli -: la pallina rimbalzava molto meno. Però è sicuramente molto più simile a quella delle Finals”.
Anche Lorenzo Musetti parla di una settimana sofferta: “Non abbiamo iniziato con il piede giusto. Ma poi abbiamo dimostrato di non essere belli ma efficaci, come dice il nostro capitano. Per quello che mi riguarda il mio obiettivo ora e di fare berne nella tournè in Cina, dove non ho mai giocato se non una volta da junior e magari chiudere l’anno col botto a Malaga. Se portiamo il nostro spirito di squadra e l’attaccamento alla bandiera abbiamo chance di vincere quel trofeo al quale siamo arrivati vicino già lo scorso anno”.
Volandri ha chiuso con un giudizio sulla formula della Coppa, tanto criticata: “Certo la Davis è molto cambiata, ma la formula importa poco: a me interessa che i ragazzi quando scendono in campo diano tutto. Come hanno fatto”.
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