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Eventi internazionali

Olimpiadi, Svitolina e Zelensky contro l'apertura ai russi: "La neutralità non esiste"

Il presidente del CIO Thomas Bach non esclude la possibilità di ammettere russi e bielorussi come atleti neutrali alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il messaggio di protesta di Svitolina. L'Ucraina medita il boicottaggio

di | 02 febbraio 2023

"Le Olimpiadi sono il sogno più grande e il privilegio per eccellenza per gli atleti. Sono la più grande piattaforma per l'inclusione e la diversità nello sport. Per questo, dobbiamo insistere nel sostenere l'esclusione degli atleti russi e bielorussi". Prende una posizione forte l'ucraina Elina Svitolina, ex numero 3 del mondo e moglie del francese Gael Monfils. In una dichiarazione diffusa attraverso il suo profilo Twitter, la due volte vincitrice degli Internazionali d'Italia si oppone all'apertura da parte del presidente del CIO Thomas Bach verso la presenza di russi e bielorussi come atleti neutrali ai Giochi di Parigi 2024.

"Dobbiamo restare uniti nelle sanzioni verso russi e bielorussi, ci sono delle conseguenze per le azioni criminose dei loro governi - prosegue Svitolina -. Le loro vite non possono andare avanti normalmente". Svitolina fa riferimento anche a Volodynryr Anirrshchuk, ventenne promessa del decathlon ucraino morto combattendo a Bakhmut, dove il presidente ucraino Zelensky ha invitato Bach affinché, ha detto, "veda con i suoi occhi che la neutralità non esiste".

L'Ucraina potrebbe anche decidere di boicottare Parigi 2024 se effettivamente il CIO dovesse approvare la presenza di russi e bielorussi come atleti neutrali, senza inno o bandiera.

Se ne discuterà domani in una riunione convocata da Vadym Guttsait, ministro dello sport e presidente del comitato olimpico ucraino. Zelensky ha coinvolto anche il presidente francese Macron, alleato dell'Ucraina che certo ha tutto l'interesse a evitare un boicottaggio nel centenario dell'Olimpiade di Parigi del 1924. Anche perché il boicottaggio potrebbe estendersi: già il comitato olimpico lettone ha minacciato di disertare i Giochi se il CIO permetterà la partecipazione di russi e bielorussi, in qualunque forma.

Olimpiadi, la linea morbida di Bach

Non dovrebbe tuttavia sorprendere l'attuale linea morbida del presidente Bach. Già nel 2022 a Losanna, in Svizzera, alla 46ma Assemblea Generale dell'ASOIF (l'Associazione delle Federazioni Internazionali degli Sport Olimpici estivi), aveva spiegato la sua posizione sul ban alle delegazioni di Russia e Bielorussia imposto dal CIO per violazione della Tregua Olimpica concordata con l'Organizzazione delle Nazioni Unite prima dei Giochi di Pechino 2022.

"Dure misure sono necessarie contro chi è responsabile della palese violazione della Tregua Olimpica che, per dirla chiaramente, è diretta ai governi - diceva -. Chiunque supporti la guerra può e dovrebbe essere sanzionato. Ma vanno rispettati i diritti di chi non sta supportando la guerra, in base alle nostre regole e alle leggi internazionali: nessuno dovrebbe essere sanzionato solo perché in possesso del passaporto di una particolare nazione". 

Il presidente del Cio, Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach

Anche la sindaca socialista di Parigi, Anne  Hidalgo, sostiene la posizione di Bach. "Sono contraria alla presenza di atleti russi sotto la loro bandiera nazionale, ma non si può negare la partecipazione ai singoli atleti - ha detto -. Mi auguro che potremo lasciarci alle spalle la guerra in Ucraina prima dei Giochi parigini". 


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