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Musetti, i bei colpi non bastano: a Miami passa Lehecka

Musetti subisce un break per set e si ferma all'esordio al Miami Open contro un Lehecka più aggressivo e lucido nelle strategie di gioco.

di | 25 marzo 2023

Le ombre non abbandonano l'orizzonte di Lorenzo Musetti. Il carrarino, n.21 del ranking ATP, si ferma all'esordio anche al Miami Open contro il ceco Jiri Lehecka, n.44 ATP. Il carrarino, che alla vigilia si è concesso una capatina alla FTX Arena per assistere alla vittoria dei Miami Heat sui New York Knicks nel campionato di basket NBA, cede 64 64  in un'ora e 19 minuti. Musetti aveva perso anche l'unico precededente nei quarti a Rotterdam il mese scorso. Ora Lehecka incontrerà Karen Khachanov o l'argentino Tomas Martin Etcheverry.

Il talento di Lehecka

Numero 44 del mondo, Lehecka quest'anno ha raggiunto i quarti di finale degli Australian Open (ko contro Tsitsipas) e la semifinale di Doha, persa contro Andy Murray dopo cinque match point non sfruttati. Finalista alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals 2022, è l'uomo della rinascita del tennis maschile ceco, che ha faticato a esprimere top player dopo il ritiro di Radek Stepanek e Tomas Berdych.  “Da piccolo è stato la mia più grande fonte di ispirazione. Quando hanno vinto nel 2012 e 2013 la coppa Davis, è stato importantissimo osservare i miei eroi ed esaltarmi insieme ai 20mila tifosi del mio paese. Quella vittoria mi ha motivato tantissimo” ha detto. 

"Jiri è molto giovane, ma mi sembra abbia un gioco molto composto. E' davvero forte - ha detto in una puntata del podcast ufficiale dell'ATP Tomas Berdych, a cui è stato più volte accostato -. Ha anche un fisico già molto forte. A volte i tennisti più giovani possono avere qualche problema da questo punto di vista, ma non è certo il suo caso. Per me ha un grande futuro".

Lehecka batte Musetti: la partita

Il match, prima rinviato per problemi tecnici, viene spostato dal Campo 1 allo Stadium, il centrale, a causa del forfait di Richard Gasquet contro Stefanos Tsitsipas (infortunio alla caviglia).

 

Nei primi turni di battuta Musetti serve con sicurezza. Sfida, quasi testa, il diritto di Lehecka, uno dei più potenti del circuito perché lo gioca con poca rotazione, poggiando su una notevole velocità di braccio e sulla forte spinta muscolare con le gambe.

Secondo i dati di Tennis Insights per il sito dell'ATP pubblicati a febbraio, nelle precedenti 52 settimane Lehecka aveva tirato il diritto in media a 127,4 km/h con 2.992 rotazioni al minuti: valori affini a quelli di Felix Auger-Aliassime, Andrey Rublev e Jannik Sinner.

Lehecka, aggressivo e propositivo, è il primo a salvare una palla break, nel quarto game, il primo ai vantaggi nel match. E' anche il primo a completarlo, il break. Alla quarta occasione, tutte concentrate in quel gioco, aggredisce una seconda fin troppo morbida di Musetti e piazza la risposta vincente di rovescio lungolinea: 4-3.

Nel primo set Musetti mette in campo il 47% di prime di servizio e incide meno di Lehecka in risposta: le rapide condizioni di gioco probabilmente non lo aiutano. Supportato anche dal capitano azzurro di Billie Jean King Cup, Tathiana Garbin, Musetti salva il primo set point con un bel passante lungolinea di diritto, ma alla seconda occasione il ceco chiude. Lehecka completa il 6-4 in 40 minuti con il doppio dei vincenti, 12 a 6, che pesano più degli 8 gratuiti a 5. Il ceco gioca il 48% dei suoi colpi con i piedi dentro il campo, Musetti il 24%. Il divario si spiega anche così.

Lehecka ha le idee molto chiare e un piano di gioco meglio applicato. Fa corsa in testa anche nel secondo set, grazie al break al primo game. Musetti sembra perdere di vista il filo della partita e affidarsi a un'ispirazione purtroppo sbiadita.

Musetti deve ritrovarsi

Musetti, in campo con un look vagamente Aussie (maglia giallo chiaro, pantaloncini verde acqua in tinta con il cappellino con la visiera all'indietro) ha bisogno di ritrovare certezze. 

Il carrarino, ha detto il capitano dell'Italia di Coppa Davis Filippo Volandri al Corriere dello Sport alla vigilia dei due Masters 1000 negli USA, "ha raccolto poco dalla trasferta sudamericana. Sta vivendo una fase di crescita che Jannik Sinner ha già superato. Il ranking per lui è il termine ultimo di un processo che va oltre i risultati al momento. É normale avere delle difficolta nel cammino per arrivare in alto, capita anche a tennisti come Rafa o Nole". 

Lorenzo Musetti

Tuttavia Musetti non vince dal match di Buenos Aires contro Pedro Cachin. Poi ha incassato cinque sconfitte di fila. Prima dello stop contro Lehecka, si era arreso in Argentina contro il peruviano Juan Pablo Varillas (allora n.101), a Santiago contro il cileno Nicolas Jarry (n.139 un mese fa e ora n.57), a Santiago contro lo spagnolo Jaume Munar (n.66 al momento della sfida) e a Indian Wells contro il francese Adrian Mannarino (n.68). 

Si è parlato tanto, per lui come per Berrettini, dell'opportunità di aggiungere allo staff un super-coach. Ma, come ha scritto Vincenzo Martucci su SuperTennis, "magari per risolvere i problemi di Berrettini e Musetti non c’è bisogno di un Super o uno Straordinario coach, ma dei Super e Straordinari Berrettini e Musetti. Quelli che si sono persi il 23 ottobre nella finale di Napoli".

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