Maestri a un passo dalla sconfitta. Tutti i matchpoint salvati

Nella storia delle Atp Finals soltanto due campioni sono riusciti a vincere il titolo annullando dei matchpoint in finale. La prima volta è accaduto al Madison Square Garden nel gennaio del 1979 per il Masters del 1978. I protagonisti sono John McEnroe e Arthur Ashe. I due si sono già affrontati nel round robin e la vittoria di SuperMac è stata schiacciante. Ma la finale è tutta un'altra storia. Ashe, sul 5-4 15-40 del terzo set, arriva a giocarsi due match point e per alcuni istanti, sul secondo dei match point, è convinto di aver trionfato. La sua risposta vincente è inficiata da una tardiva chiamata del giudice di linea che ritiene fuori il servizio di McEnroe, a molti parso buono. Ashe perde la concentrazione, McEnroe ringrazia, riemerge dalle tenebre e finisce in trionfo.

La seconda e ultima volta è accaduto sempre al Madison Square Garden nel gennaio del 1982 per il Masters del 1981. Questa volta la situazione sembra ripetere l'andamento del match del round robin. Ivan Lendl e Vitas Gerulaitis si sono già affrontati nel girone all'italiana e l'americano ha sfiorato il colpaccio arrivando a pochi punti dal battere Lendl. La finale ricalca il match precedente. Il pallino è sempre costantemente in mano a Gerulaitis che gioca palle tagliate sul rovescio di Lendl. La tattica sembra avere successo, Vitas vince i primi due set, nel terzo sciupa la palla del 3-0 e servizio e al tie-break arriva al match point. Ma a Gerulaitis manca il coraggio di attaccare con la risposta e Lendl si salva. La partita cambia padrone e il 21enne campione di Ostrava vince il suo primo di cinque Masters che coincide anche con la prima di nove finali consecutive, un record ancora imbattuto.
Due invece le partite in cui il vincitore ha dovuto annullare dei match point in semifinale: è accaduto ad Alex Corretja nel 1998 quando ha cancellato tre match point a Pete Sampras e a Andy Murray quando nel 2016 ha salvato un match point contro Milos Raonic.