Caso Dzumhur, il coach minaccia di far causa alla FFT

Il bosniaco Damir Dzhumur, escluso dalle qualificazioni del Roland Garros per la positività al tampone del coach Petar Popovic, ha annunciato l'intenzione di avviare un'azione legale contro la Federazione francese. Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Reuters, Popovic ha parlato di un falso positivo visto che ha già contratto il virus lo scorso luglio. Il quotidiano francese L'Equipe ha rivelato che, una volta rientrato in Serbia, Popovic si sarebbe sottoposto a un secondo test. Il tampone avrebbe accertato la presenza di anticorpi e avrebbe dato esito negativo. "E' uno scandalo, la dovranno pagare" ha detto Popovic.

Il dottor Montalvan, responsabile del protocollo sanitario al Roland Garros, ha spiegato all'Equipe che, in caso di risultato poaitivo, il campione viene testato una seconda volta su una macchina diversa e questo richiede altre cinque ore di attesa per il verdetto. Il campione di Popovic ha dato esito positivo in entrambe le misurazioni, "anche se il giorno dopo è risultato negativo". 

Chi ha sviluppato gli anticorpi dopo un precedente contagio, ha aggiunto, "ha sviluppato un'immunità che può portarlo a risultare positivo ai test. Il nostro protocollo, deciso insieme all'ARS, al ministero della salute e al nostro comitato scientifico, ha stabilito che non è affatto dimostrato che chi ha sviluppato gli anticorpi non possa trasmettere il virus. Per noi conta solo il risultato del tampone. L'abbiamo scritto, i giocatori l'hanno firmato"

Popovic è stato isolato, ha concluso, "ma la legge francese non è coercitiva. Se una persona ci dice che vuole partire, non possiamo legalmente trattenerla". Per questo ha potuto prendere un aereo e tornare in Serbia.