

L'ITF ha annunciato la fine della partnership con la Kosmos per la gestione della Coppa Davis. L'accordo da tre miliardi di dollari in 25 anni era stato firmato nel 2018
12 gennaio 2023
L'ITF, la Federazione internazionale di Tennis (Itf), ha annunciato l'interruzione della partnership con Kosmos avviata nel 2018 per l'organizzazione della Coppa Davis. La partnership, si legge in un breve comunicato, "ha aumentato la partecipazione alla Coppa Davis, il montepremi e l'interesse della manifestazione, e ha generato fondi per sostenere lo sviluppo globale del nostro sport". Ma non ha fornito al momento motivazioni ufficiali per spiegare la decisione di riprendere il controllo della Davis.
Il gruppo di investitori Kosmos, presieduto dall'ex difensore del Barcellona Gerard Piqué, aveva raggiunto un accordo con l'ITF nel 2018 da 3 miliardi di dollari per 25 anni che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto "portare benefici di lungo periodo per i giocatori, le nazioni, i tifosi, gli sponsor e le televisioni". In base all'accordo, la manifestazione aveva abbandonato il tradizionale format con il tabellone a eliminazione diretta e gli incontri disputati in casa di una delle due nazioni in campo, in nome di una formula vicina a quella di un Mondiale di calcio con una fase a gironi e una a eliminazione diretta, in sede unica, con le partite al meglio dei tre set e le sfide fra nazioni decise da tre incontri e non più cinque (due singolari e un doppio)
"Quando abbiamo iniziato con il progetto della nuova Coppa Davis, avevamo due obiettivi: aumentare la partecipazione dei top player e attrarre più interesse da parte degli sponsor" diceva Piqué nel 2019. "Questa Davis - diceva Haggerty dopo la prima edizione con il nuovo formato - combina storia e innovazione. I cambiamenti sono necessari, erano stati richiesti innanzitutto dai top player. La Davis rimane l'unica e ufficiale competizione in cui i giocatori rappresentano la nazione. Qui i giocatori hanno espresso orgoglio ed emozione. La Davis crea eroi nazionali e internazionali, e i suoi introiti sono reinvestiti a livello nazionale per sviluppare il tennis per le prossime generazioni". A margine dell'edizione 2022, poi, ITF e Kosmos avevano annunciato anche una partnership strategica con ATP che prevedeva la creazione di un Davis Cup Event Committee. Ma a questo punto, il futuro appare tutto da scrivere.
L'ITF assicura che, nonostante l'interruzione della partnership, "i rischi finanziari per l'edizione 2023 sono coperti". In qualità di "custode" della manifestazione, la Federazione Internazionale ha spiegato che manterrà la schedule prevista per quest'anno, con la fase a gironi a settembre in quattro città, compresa Bologna, e la fase finale a Malaga, dai quarti alla finale, a novembre.
"Siamo concentrati nell'offrire un'altra spettacolare edizione del Mondiale del tennis - conclude la nota dell'ITF - e nella futura crescita della più grande competizione internazionale a squadre nel nostro sport".
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