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Eventi internazionali

Gioia Bronzetti, a Rabat per il primo titolo WTA

Lucia Bronzetti festeggia a Rabat il primo titolo WTA alla seconda finale nel circuito maggiore. Sconfitta dopo due ore e 40 Julia Grabher al termine di una sfida lottata e ricca di capovolgimenti di fronte. La romagnola tornerà in Top 100, l'austriaca migliorerà il best ranking avvicinando la Top 60

di | 27 maggio 2023

Lucia Bronzetti con il trofeo conquistato a Rabat

Rabat entrerà nel cuore di Lucia Bronzetti. Dopo aver perso dieci partite di fila nei main draw del WTA Tour, escludendo competizioni a squadre e WTA 125, la romagnola festeggia in Marocco il primo titolo in carriera. 

Nella finale del Grand Prix Son Altesse Royale La Princesse Lalla Meryem (WTA 250 dotato di un montepremi di 259.303) Bronzetti, numero 102 WTA, ha sconfitto 64 57 75 Julia Grabher, numero 74, austriaca alla prima finale WTA in carriera. Bronzetti diventa così la quinta italiana nell'albo d'oro del torneo dopo Rita Grande (2003), Alberta brianti (2011), Francesca Schiavone (2013) e Martina Trevisan (2022).

Tutti i 78 trofei conquistati dalle azzurre nell' Era Open.

Semifinalista a Rabat nel 2022, Bronzetti ha completato una settimana che sa di rivincita. Ha eliminato Rebecca Peterson, Tatjana Maria, Alycia Parks e Sloane Stephens per guadagnarsi la seconda finale WTA dopo quella persa a Palermo l'anno scorso. Il primo titolo in carriera le permetterà di rientrare in Top 70 e riavvicinare il best ranking di numero 50.

Grabher, alla prima presenza a Rabat, ha sconfitto Ysaline Bonaventure, Cagla Buyukakcay, Martina Trevisan (che si è ritirata dopo aver perso il primo set) e Julia Riera e firmato la sua più lunga striscia di vittorie consecutive nel circuito WTA. L'austriaca, che sulla terra rossa era arrivata al massimo ai quarti di finale a Istanbul nel 2022, è comunque sicura di migliorare il best ranking: sarà numero 61 da lunedì.

LIVE SCORE

TABELLONI

Bronzetti, solida in fase difensiva con entrambi i fondamentali, firma il break al primo game. L'austriaca, che gioca colpi alti e carichi per allontanare la riminese dal centro ed eventualmente variare in lungolinea, paga un doppio fallo e due gratuiti da fondo.

Il vantaggio dura poco. Grabher inizia ad aprirsi di più il campo e completa il contro-break. Vince tre game di fila, da 0-2 a 3-2, ma Bronzetti risponde con una contro-striscia di tre giochi consecutivi. Brava la romagnola a non perdere il filo della partita. Tornata in vantaggio di un break, complice un doppio fallo dell'austriaca sulla palla break (3-3 15-40), la 22enne riprende a tessere la sua tela fatta di colpi lavorati e profondi, colpi che rimbalzano alti come nella migliore tradizione degli schemi classici da terra rossa.

La costruzione accurata dei punti fa la differenza e alla prima occasione, con una prima vincente, Bronzetti chiude il primo set con un autorevole turno di battuta tenuto a zero.

Anche in avvio di secondo set, l'azzurra mantiene la resa elevata con il servizio: vince infatti otto punti su nove nei primi due turni di battuta. Il terzo è più lungo e lottato, ma Bronzetti tiene ai vantaggi senza concedere palle break. E' più tenace l'azzurra, meno esposta agli effetti della tensione nel corso della finale. Sue le prime palle break del set (4-4 30-40): l'austriaca salva la prima ma non la seconda. Bronzetti serve per il match ma non chiude. Sulla palla break, incassa una risposta sulla riga dell'austriaca che però viene chiamata out. Bronzetti, che è sulla palla, non la tocca. La giudice di sedia Julie Kjendlie controlla il segno, si accorge che è buona ma non fa ripetere il punto, lo assegna direttamente a Grabher: 5-5. Bronzetti applaude, con evidente quanto amaro sarcasmo. La partita gira, cambia, prende una direzione diversa. L'avversaria, pur in vena di regali, cancella tre chances dell'immediato contro-break. Fa e disfa, ma alla fine tensione rabbia si rivelano un mix pesante per l'italiana che cede di nuovo il servizio e di conseguenza il set.

Julia Grabher

Ma gestire le emozioni di una finale richiede una consuetudine con questo tipo di partite che nessuna delle due può vantare. Il pathos che scandisce la finale ne è la chiara conseguenza. Bronzetti è la prima a cedere il servizio, va sotto 3-1 ma Grabher le lancia una scialuppa di salvataggio. Gli errori dell'austriaca aumentano, Bronzetti invece torna a credere nel primo titolo in carriera. Infila quattro game di fila, e punto dopo punto chiama anche a raccolta il pubblico. E alla fine dopo due ore e 40 minuti, dopo l'ultimo errore di Grabher, può stendersi sulla terra rossa e lasciar scorrere lacrime di gioia per una vittoria che ripaga di tanto lavoro.

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