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Eventi internazionali

Bonzi centra la prima finale ATP: "Sono pronto per vincere un 250"

A Pune Bonzi sfiderà per il titolo l'olandese Griekspoor, che come lui ha ottenuto il miglior risultato in carriera. Finale alle 13 in diretta su SuperTenniX

di | 06 gennaio 2023

Nel 2019 il francese Benjamin Bonzi stava per uscire dai primi 400 del mondo. Classe 1996 come Medvedev, Khachanov, Berrettini e Coric, ha iniziato il 2023 festeggiando la 30ma vittoria ATP e la prima finale nel circuito maggiore al Tata Tata Open Maharashtra, l'ATP 250 di Pune, in India, trasmesso in diretta su SuperTennis e SuperTenniX. 

In semifinale, il 26enne numero 60 ATP ha sconfitto Botic van de Zandschulp, numero 36 del mondo, 76(5) 67(5) 61. Il francese ha perso il primo set del suo percorso in India, dove ha eliminato due teste di serie come Emil Ruusuvuori e Filip Krajinovic, ma ha comunque riscattato la sconfitta subita dall'olandese nei quarti del torneo di Winston-Salem lo scorso agosto. 

In finale, alle 13 di sabato 7 gennaio e in diretta su SuperTenniX, si giocherà il titolo contro Tallon Griekspoor, primo olandese in una finale ATP sul duro dal 2013. Numero 95 del mondo, mai arrivato oltre i quarti di finale in un torneo ATP prima di questa settimana, in semifinale ha sorpreso 76(4) 61 Aslan Karatsev. 

Si sono incontrati una sola volta, in un Challenger in Francia nel 2017. Bonzi, considerato una promessa in rampa di lancio, vinse in tre set. 

La carriera del francese ha vissuto finora di molti bassi e pochi alti. Nel 2012 batteva Medvedev nell'ultimo torneo estivo per la loro classe d'età, a Clermont. Per esplodere davvero, ha dovuto aspettare dieci anni da quel momento. 

Nel 2022, infatti, Bonzi ha raggiunto le prime due semifinali ATP, a Marsiglia e Mallorca. In Francia, nella città che dal 2019 ha scelto come base, ha ottenuto nel corso del torneo la prima vittoria su un Top 15 (Karatsev). Grazie al risultato alle Baleari, poi, è salito al best ranking di numero 44. 


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Bonzi 2.0, la svolta a Marsiglia

"Per tutta la carriera, sono sempre stato il quarto o quinto francese della mia generazione - diceva l'anno scorso all'Equipe in occasione del suo debutto in Coppa Davis nella fase a gironi di settembre -. Sono stato numero 25 da junior, ma ho sempre impiegato più tempo dei miei migliori coetanei ad arrivare, ma ho finito per raggiungerli o per fare meglio di loro. Non ho comunque mai smesso di crederci. Ho compreso abbastanza presto che ognuno ha il suo ritmo e che il mio obiettivo è esserci, non arrivarci per primo".

La svolta, ha sottolineato, è maturata nel 2019 quando ha deciso di stabilirsi a Marsiglia sotto la guida di Lionel Zimbler, per sei anni allenatore di Benoit Paire. Rispetto all'incostanza dell'avignonese, un cambio di passo radicale anche per lui. "Ho avuto dall'inizio molta fiducia in lui - ha detto ancora all'Equipe -. Nella mia testa mi sono detto che l'avrei seguito, di accettare tutto quello che mi diceva e mi chiedeva di fare, per quanto duramente mi chiedeva di lavorare sul piano fisico e tecnico. Non ero abituato ad allenarmi con questa intensità. [Il lavoro con Lionel] mi ha dato anche una vera stabilità emotiva". E in campo i risultati si vedono.

Anche perché, con il suo tennis, non può permettersi passi falsi. "So fare bene molte cose, ma non ho colpi potentissimi - ha ammesso a Tennis.com questa settimana -. Mi muovo bene in campo, sono solido da fondo e sto cercando di essere più aggressivo, di migliorare sotto rete".

Visti i risultati dell'ultima stagione, la prima che ha trascorso di fatto giocando solo nel circuito maggiore, ha iniziato il 2023 con ambizioni ancora più grandi. "Il 2022 ha detto che ho il livello per giocarmela con i migliori. Manca ancora qualche piccolo dettaglio per vincere partite importanti, per battere Top 20 - ha concluso -. Ma non credo di essere lontano. Mi sento pronto per vincere un ATP 250".


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