Berrettini, serata no a Indian Wells: subito fuori

La continuità è ancora lontana. Matteo Berrettini alla fine paga ancora una volta le poche partite giocate dall'Australian Open. Così, dopo un secondo set brillante ma di fatto illusorio, paga i 50 gratuiti contro un ottimo Taro Daniel. Il giapponese, numero 103 del mondo, lo batte 76(5) 06 63 e firma la seconda vittoria in carriera in cinque confronti diretti dopo quella ottenuta a Istanbul nel 2018. Con quella vittoria, avrebbe centrato la prima semifinale ATP. Il suo percorso sarebbe poi continuato con la prima finale e il primo titolo nel circuito maggiore.

Berrettini-Daniel, la cronaca del match

Berrettini si porta subito avanti di un break, ma perde il vantaggio nel quarto game e per il resto del primo set, frenato anche dall'irregolare resa del suo colpo migliore, il diritto, non riesce a incidere nei turni di risposta. Si arriva così al tie-break, che rispecchia l'andamento di un set nel quale Daniel, con un tennis più semplice e ordinato, risulta più efficace. Berrettini vorrebbe mettere in campo la moltitudine di soluzioni che possiede, ma il passaggio dalla teoria alla pratica è confuso. E i rimpianti aumentano.

Il 6-0 rifilato al giapponese nel secondo set illude. In quei sei game rivediamo il Berrettini migliore. Il diritto funziona, il servizio anche. L'azzurro è finalmente padrone del campo, mette l'avversario all'angolo, lo costringere a rincorrere ogni palla. Non gli concede tregua, non gli permette di entrare nel set.

Tuttavia, all'inizio del terzo set la luce si spegne di nuovo. In un game scandito da quattro errori, al primo turno di battuta del terzo set Berrettini perde il servizio. Daniel sale 3-0, Matteo salva due palle del doppio break ma non rientra in partita. Quel che gli è mancato, è proprio quello che non ha. Ovvero quella continuità che cercava nel deserto della California.