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Eventi internazionali

Australian Open, tifosi ucraini disturbano Rublev: la protesta

Il russo chiede all'arbitro di intervenire contro un gruppo di tifosi ucraini durante la sfida contro Ruusuvuori all'Australian Open. Il problema, dice, non è l'esposizione della bandiera

di | 19 gennaio 2023

Un gruppo di tifosi ucraini ha bersagliato Andrey Rublev durante il match di secondo turno che il numero 6 del mondo ha vinto contro il finlandese Emil Ruusuvuori. 

Rublev è uno dei tennisti nati in Russia che per primi ha manifestato la sua contrarietà verso l'invasione dell'Ucraina iniziata nel febbraio di un anno fa. Il suo messaggio "No war please" scritto sull'obiettivo della telecamera durante il torneo di Dubai dell'anno scorso è diventato immediatamente virale.

Il russo, in campo a Melbourne come atleta neutrale, ci ha tenuto a sottolineare di non avere niente in contrario all'esposizione della bandiera ucraina da parte di quel gruppo di tifosi.

"L'ho detto subito all'arbitro, non c'entrava la bandiera, capisco benissimo la situazione - ha detto Rublev dopo la partita -. Però mi offendevano, mi insultavano, mi dicevano parolacce al cambio campo. Ho detto all'arbitro: ok la bandiera, ma almeno digli di smettere".

Due giorni fa la questione dell'esposizione di una bandiera russa, durante la partita fra l'ucraina Kateryna Baindl e Kamila Rakhimova, 21enne di Ekaterinburg in campo come atleta neutrale, si era trasformata in un caso politico.

Vasyl Myroshnychenko, ambasciatore dell'Ucraina in Australia e Nuova Zelanda, ha chiesto che Tennis Australia prendesse provvedimenti. E gli organizzatori del torneo hanno vietato, da quel momento, la presenza di bandiere russe e bielorusse all'interno di Melbourne Park.

L'eco della guerra che da un anno prosegue in Ucraina si ritrova anche nelle parole di Katie Volynets, qualificata statunitense che ha raggiunto il terzo turno dopo aver battuto la russa Veronika Kudermetova. Volynets è nata negli USA da genitori emigrati dall'Ucraina, nazione che ha visitato per l'ultima volta dopo Wimbledon 2021. Gran parte dei suoi parenti vive ancora in Ucraina, tra Kiev e Dnipropetrovsk. "Sono sempre preoccupata per la mia famiglia, avere il loro supporto dopo tutto quello che hanno passato è incredibile - ha detto -. Comunque non ho niente contro le giocatrici russe e bielorusse, mi concentro solo sul tennis".

 

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