-
Eventi internazionali

Tsitsipas e Zverev svettano, Ruud crolla. E Medvedev zitto zitto...

Il greco, n.5 ATP, supera il gigante Isner, mentre il tedesco n. 6 del mondo batte il serbo Djere. Il norvegese, protagonista finora sul “rosso”, crolla al quinto set contro lo spagnolo Davidovich Fokina. Il russo che non aveva mai vinto una partita a Parigi nasconde la palla al gigante Opelka

di | 04 giugno 2021

La parte bassa del tabellone maschile del Roland Garros 2021 è quella degli sfidanti, dei Next Gen o ex-tali, dei pretendenti al trono (o almeno al podio) mondiale di quei tre fenomeni che stanno al piano di sopra. Cioè Nole, Rafa, Roger, per i distratti.

Tra favoriti di questa specie di Parigi Challenge Round, un sostanzioso passo avanti lo ha fatto oggi Alexander Zverev, che ha regolato in tre set senza rischi (6-2 7-5 6-2) il serbo Laslo Djere, che sulla terra battuta non è un cliente comodo.

Negli ottavi gli toccherà fare i conti con un vecchio buon usato ricondizionato come il giapponese Kei Nishikori, tanto spesso vittima di infortuni, ma capace in salute di battere anche i vecchi fenomeni.

Nishikori, 31 anni, che sta pazientemente risalendo la china e ritrovando buone sensazioni dopo aver dovuto fare a sportellate per 5 set contro Karen Khachanov al secondo turno, oggi ha dovuto giocare (e vincere 7-5) solo un set prima di poter approfittare del ritiro dello svizzero Laaksonen.

Stefanos Tsitsipas esulta con il pugno (foto Getty Images)

Ha staccato il pass per gli ottavi di finale, nell’incontro che chiudeva il programma di giornata sul Centrale Philippe Chatrier – purtroppo senza pubblico per via del coprifuoco in vigore – anche il greco Stefanos Tsitsipas, n.5 della classifica mondiale regolando in quattro set, per 57 36 76(3) 61 in due ore e 38 minuti di gioco, lo statunitense John Isner, n.34 ATP e 31esima testa di serie.

Il 22enne di Atene non si è fatto turbare più di tanto dall’aver ceduto il primo set e dall’aver dovuto fronteggiare una delicata palla-break in avvio di secondo, ma ha continuato a lavorare ai fianchi il gigante americano così da togliergli progressivamente energie, sia per gli spostamenti che soprattutto per la potenza del servizio. E così dopo aver pareggiato il conto dei set nel terzo Tsitsipas, trascinato al tie-break, è rimasto lucido e attento, sfruttando al meglio la bassa percentuale di prime messe in campo da Long John nel “jeu decisif”. Lì è praticamente finita la partita di Isner (19 ace contro gli 8 dell’ellenico) visto che il quarto è volato via in un lampo.

Domenica il vincitore del “1000” di Monte-Carlo troverà sulla sua strada lo spagnolo Pablo Carreno Busta, numero 12 ATP e del seeding.

Detto a parte della debacle di Fabio Fognini contro l’argentino Delbonis c’è da segnalare che il sudamericano, per la prima volta negli ottavi a Parigi, non troverà l’avversario che probabilmente si aspettava. Infatti il meno spagnolo degli spagnoli, Alejandro Davidovich Fokina ha sorpreso il più spagnolo dei norvegesi, quel Casper Ruud che si presentava al Roland Garros come uno dei più accreditati specialisti del rosso.

Vittorioso la scorsa settima a Ginevra, Ruud aveva uno score di 17 vittorie contro solo 4 sconfitte quest’anno sulla terra battuta. Si sarà già capito che oggi gli è toccata la quinta, dopo una strana maratona di 4 ore e 34 minuti, conclusasi al quinto set.

Osservare il punteggio (7-6 2-6 7-6 0-6 7-5) significa capire che il biondo di Spagna ha praticamente giocato solo i tre set che ha vinto, lasciando spazio al rivale negli altri. Un approccio rischioso che però ha permesso al n.46 del mondo di estromettere il n.16 facendosi uno splendido regalo anticipato di compleanno: Alejandro compie infatti 22 anni domani.

Il grande favorito del “sud” del tabellone sarebbe sulla carta il n.2 del mondo Daniil Medvedev ma nessuno gli ha mai dato gran credito. Nonostante l’intelligenza sulfurea aveva sempre dato l’idea che l’argilla rossa per lui fosse buona solo per fare i mattoni. Non più di tre settimane fa, frustrato per la sua prestazione si è messo a prendere il terreno a racchettate.

Al Roland Garros si è presentato con un score di 0-4: quattro partecipazioni, zero partite vinte. Dunque non se lo filava nessuno.

Lui, zitto zitto, adesso è negli ottavi di finale. E non ha avuto tre mammolette da battere. Al primo turno il geniale kazako Bublik si è preso un bel tre set a zero. Poi il solido statunitense Tommy Paul (semifinalista all’ATP 250 di Parma) si è visto suonare in quattro. Oggi è toccato al gigante Opelka, il semifinalista degli Internazionali BNL d’Italia: Medvedev gli ha rifilato un bel 6-4 6-2 6-4 in un’ora e 38 minuti. Una passeggiatina al Bois de Boulogne.

Negli ottavi verrà messo alla prova da uno specialista, il cileno Garin che ha superato lo statunitense Giron (6-1 5-7 6-2 6-2), in una sfida tra cognomi da Settimana Enigmistica.

Dovesse spuntarla anche lì, attenti all’Orso (medvedev, in russo). Sembra lì che scherza, sornione. E’ l’unico che ha detto che si trova meglio con le palle Wilson di Parigi che con le Dunlop che si utilizzano in tutti gli altri grandi tornei sul rosso. Ha una testa tutta sua (e dei colpi dalla gestualità non ortodossa). Ma quanto è fina, quella testa.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti