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Kyrgios show: "Il mio obiettivo è vincere Wimbledon"

“Mi sono svegliato il giorno dopo il match con Tsitsipas - ha detto l'australiano - che avevo dolore alla spalla. Ho giocato tanto nell'ultimo mese e mezzo, quindi sapevo che poteva arrivare il momento in cui il mio corpo avrebbe iniziato a sentire qualche fastidio. Ma l'obiettivo è solo uno"

04 luglio 2022

Non si ferma la corsa di Nick Kyrgios. Tra polemiche, colpi a effetto, multe, proteste, l'australiano è nei quarti di finale, dove affronterà Cristian Garin. Una sfida inattesa a questo livello del torneo di Wimbledon.

NICK KYRGIOS

“Sono rimasto stupito da Nakashima – sottolinea l’australiano – perché non lo conoscevo bene. Ha un gran rovescio e un’ottima seconda di servizio, alcuni aspetti del suo gioco sono davvero impressionanti. Per quanto mi riguarda, mi sono presto reso conto che non stavo giocando bene come avrei voluto. Non sentivo la palla come contro Tsitsipas o Krajinovic. Sapevo di dover tenere la testa bassa e combattere oggi. È stata una buona prestazione soprattutto dal punto di vista mentale. Adesso voglio solo continuare a fare le cose giuste in modo professionale. Il tutto con il supporto del mio fantastico team”.

Il problema alla spalla ha creato non pochi grattacapi. “Mi sono svegliato il giorno dopo il match con Tsitsipas che avevo dolore. Ho giocato tanto nell'ultimo mese e mezzo, quindi sapevo che poteva arrivare il momento in cui il mio corpo avrebbe iniziato a sentire qualche fastidio. Penso che sia normale. A questo punto del torneo credo che nessuno si senta al cento per cento. Ho preso antidolorifici e sono andato avanti senza perdere la calma. La semifinale? Non è il mio obiettivo, a casa ho detto di voler puntare al titolo quest’anno. Vivo il momento, senza pensare troppo al futuro. Entrare in campo da favorito oggi è stata una sensazione diversa e penso di essere stato bravo a gestirla. È stato bello godermi la battaglia, la competizione. Con tutti i suoi alti e bassi”.

In passato non sono mancati momenti bui. “Un giorno il mio agente è dovuto venire a tirarmi fuori da un pub alle 4 del mattino prima di giocare il mio match sul Centrale di Wimbledon con Nadal. Ho fatto molta strada da allora, questo è certo. Gran parte del merito è delle persone che mi circondano. Il mio fisioterapista è uno dei miei migliori amici. Il mio migliore amico è il mio agente. Ho la migliore fidanzata del mondo. Ho così tante persone intorno a me che mi sostengono... Mi sento un ragazzo fortunato. Ho quasi dieci anni di carriera alle spalle, sono quasi un veterano. Battendo Nadal qui a Wimbledon sento di aver dimostrato a tanti ragazzi che Rafa, Djokovic e Federer non sono degli dei e che è possibile superarli”.

Le opinioni della gente hanno sempre avuto un peso relativo per l’australiano. “Nessuno di voi giornalisti mi conosce davvero, non mi frequentate. Vedete solo quello che succede in campo. I miei veri amici sanno che persona io sia, ma ormai tutti devono poter dire la loro. Sto imparando a staccare la spina, fortunatamente. Anni fa sarei rimasto al telefono a leggere i commenti delle persone o a rivedermi le fasi salienti della partita. Adesso vado a cena e mi gusterò un buon vino. È importante saper separare il tennis dal resto della vita”.

CRISTIAN GARIN

“Mi aspettavo esattamente un match di questo tipo – commenta il cileno dopo aver piegato De Minaur in cinque set – quindi non potevo che fare del mio meglio. Alex è uno dei migliori giocatori su erba del circuito, devi essere aggressivo con lui. In svantaggio di due set mi sono detto di concentrarmi su ogni singolo punto, senza mai pensare al risultato e al resto del tempo che avrei potuto passare in campo. Ho provato a cambiare qualcosa in corso d’opera e ci sono riuscito. Raggiungere i quarti di finale è speciale per me, a Wimbledon soprattutto. È dall’inizio del torneo che mi diverto e lavoro duramente, cercando di raccogliere i frutti di quanto fatto nelle ultime settimane”.

Spesso i tennisti cileni sono associati alla terra battuta. “Questo è il mio torneo preferito, ma l'erba non è la mia superficie preferita (sorride, ndr). L’erba è particolare perché ti costringe a variare qualcosa, a essere maggiormente propositivo. Sono giunto alla quinta partecipazione e penso di essere migliorato anno dopo anno, di aver accumulato sempre più esperienza. Berrettini? Al momento del sorteggio non ci ero rimasto benissimo, per me lui e Djokovic erano i favoriti. Ho saputo che aveva contratto il Covid-19 un’ora prima della partita, è stata una grande sorpresa per me. Una volta finito il torneo potrei scrivergli un messaggio”.

Adesso la sfida con un indiavolato Nick Kyrgios. “Nick è un ottimo giocatore, a mio avviso ha il miglior servizio ed è molto divertente da guardare. Sono stato in campo quasi cinque ore, adesso voglio solo mangiare bene e riposare. Domani penseremo al match, spero con il supporto dei tanti cileni presenti oggi sugli spalti. Il pubblico da queste parti adora il tennis, è davvero fantastico”. L’utimo cileno nei quarti a Wimbledon fu Fernando Gonzalez, nel 2005. “Lo conosco bene, quando sono in Cile ci alleniamo insieme e spesso andiamo a cena fuori. Sentirlo vicino è bello, è stato uno dei miei idoli”.

ELENA RYBAKINA

Infine, le ragazze. Con Elena Rybakina promossa grazie al successo su Petra Martic. “È stata una bella partita – ha dichiarato Rybakina – e sono molto contenta di aver vinto. Anche lo scorso anno mi sentivo a mio agio sull’erba, quindi non penso sia scattato nulla di particolare. La stagione non era iniziata al meglio e qualche infortunio di troppo non mi ha permesso di svolgere la preparazione come avrei voluto. Partita dopo partita sto acquisendo sempre maggiore fiducia. La concentrazione è tutto, in particolar modo nei tie-break. Il servizio sta funzionando e questo nuovo successo in due set è importante per il morale. Ora sto bene ma non avevo grandi aspettative prima dell’inizio del torneo. Anche adesso preferisco focalizzarmi sul singolo match senza guardare troppo lontano. Il mio è un tennis aggressivo, che ben si adatta a questo genere di superficie. Sono conscia di non attraversare il mio miglior momento di forma, ma voglio godermi ogni singolo istante in questo posto meraviglioso”.

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