

Entra nel vivo il WTA 500 di Stoccarda, in diretta su SuperTennis. Sette top-10 in tabellone. Per la prima volta partecipano Barty e Kenin, in campo oggi. Il clou è Kvitova-Sakkari
di Alessandro Mastroluca | 21 aprile 2021
Sette delle prime dieci giocatrici del mondo illuminano il denso tabellone del WTA di Stoccarda. In questa 43ma edizione del torneo, un appuntamento classico su terra rossa al coperto trasmesso su SuperTennis, debutta Ashleigh Barty che non aveva mai giocato a Stoccarda prima d'ora.
In tabellone, oltre alla numero 1 del mondo, Simona Halep, Sofia Kenin, Elina Svitolina (che hanno un bye al primo turno), Aryna Sabalenka, Karolina Pliskova e Petra Kvitova, campionessa in carica avendo vinto l'edizione 2019 visto che l'anno scorso il torneo non si è giocato.
Oltre alla ceca, hanno già vinto almeno una volta a Stoccarda altre tre giocatrici in tabellone quest'anno: Pliskova, che apre il programma della terza giornata contro la lucky loser Tamara Korpatsch; Laura Siegemund che ha sorpreso tutti nel 2017; e Angelique Kerber che ha trionfato per due anni di fila, nel 2015 e nel 2016.
Siegemund, dopo il successo all'esordio contro Mona Barthel, il suo quindicesimo alla Porsche Arena, sogna di raggiungere un prestigioso traguardo, le 500 vittorie in carriera in un main draw WTA. Ma per arrivarci deve superare Barty, campionessa quest'anno a Miami, in uno dei match clou di oggi. L'australiana ha vinto l'unico precedente, a Doha nel 2020, in due set.
Debutta nel torneo anche Sofia Kenin, dopo il bye al primo turno. Non scontata la sfida contro l'estone Anett Kontaveit, numero 27 del mondo, che a Stoccarda ha raggiunto la semifinale nel 2018 e la finale nel 2019.
Torna in capo stasera anche Petra Kvitova, che certo non ha un tabellone semplice. Al primo turno ha sconfitto la finalista dell'Australian Open, la numero 14 Jennifer Brady che però da Melbourne non ha più vinto una partita. La ceca ha chiusi 64 63 e completato così la terza vittoria contro una top-20 in stagione.
Negli ottavi, si rinnova per la quinta volta a livello WTA la rivalità con la greca Maria Sakkari che ha sconfitto nell'ultimo confronto diretto, all'Australian Open dell'anno scorso. "E' un'avversaria difficile, soprattutto sulla terra. Su questa superficie ci siamo già incontrate a Roma - ha detto Kvitova -. Maria ha un ottimo servizio per la terra rossa, può variare con lo slice, giocare palle corte e colpire in top-spin. Può fare davvero tutto".
La qualità del main draw di quest'anno conferma il valore del torneo, introdotto in calendario nel 1978. All'inizio si giocava su tappeto al coperto, e nemmeno a Stoccarda ma a Filderstadt. Già dalla prima edizione, oltre al prize money, la vincitrice otteneva una Porsche come accade ancora adesso visto che la casa tedesca è title-sponsor dell'evento. La prima andò a Tracy Austin, che però non aveva ancora la patente. Aveva 15 anni e quello era il suo primo torneo da professionista.
Curiosamente proprio contro Austin debuttò nel circuito WTA, nell'edizione 1982 del torneo, Steffi Graf che a tredici anni vinse quattro game. Graf però qui non ha mai vinto, e lo stesso vale per le sorelle Williams. Anche se prima del 2009 la collocazione in calendario non favoriva la loro presenza in tabellone. Si giocava infatti dopo lo US Open.
Il torneo ha cambiato più volte nome e superficie, passando dal sintetico al cemento e poi alla terra battuta dal 2009. Nel 2006 si è trasferito alla Porsche Arena di Stoccarda e nel 2009 si è spostato in calendario diventando il primo grande appuntamento europeo sul rosso.
Da allora, in tre occasioni chi ha vinto qui ha poi trionfato anche al Roland Garros: Svetlana Kuznetsova nel 2009, peraltro contro Dinara Safina in entrambe le finali, Maria Sharapova nel 2012 e nel 2014. Con il main draw di quest'anno e la competitività che caratterizza la WTA, è lungo l'elenco delle candidate a unirsi a questo ristretto gruppo. Uno spettacolo tutto da vivere.
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