Il teenager spagnolo ha raggiunto il terzo turno dominando l'argentino Coria. Sfiderà Brooksby che l'anno scorso ha tolto un set a Djokovic negli ottavi
di Alessandro Mastroluca | 01 settembre 2022
Carlos Alcaraz conferma ogni giorno di più le sue concrete ambizioni di grandezza. Grazie al 62 61 75 sull'argentino Federico Coria ha centrato il terzo turno allo US Open e raggiunto Stefanos Tsitsipas in testa alla classifica per partite vinte nel 2022.
Coria è il fratello di quel Guillermo ex finalista agli Internazionali d'Italia e al Roland Garros, oggi capitano della nazionale argentina di Coppa Davis che sfiderà l'Italia fra due settimane nel girone a Bologna. Numero 78 del mondo, Coria non è mai entrato in Top 50 né ha mai battuto un Top 10. Alcaraz, numero 4, ha dominato la partita forte di 42 vincenti e 36 punti ottenuti su 46 quando ha servito la prima.
Rispetto all'unico precedente confronto diretto è cambiato il mondo. Eppure si sono incontrato solo due anni e mezzo fa, al secondo turno dell'ATP 500 di Rio de Janeiro. Alcaraz aveva 16 anni, e all'esordio aveva festeggiato il suo primo successo a livello ATP. Vinse Coria 64 46 64 e quella è ancora oggi l'unica sconfitta per lo spagnolo contro un argentino nel circuito ATP.
Alcaraz è uno dei quattro giocatori che può chiudere il torneo da numero 1 del mondo. Ma per avere qualche speranza deve almeno arrivare in finale. E dunque fare due passi in più di un anno fa quando riuscì a infrangere una serie di record di precocità spingendosi fino ai quarti di finale.
A 18 anni e tre mesi iniziò battendo Tsitsipas, allora numero 3, al tiebreak del quinto set e diventò il più giovane a battere un Top 3 in uno Slam dai tempi del trionfo di un diciassettenne Michael Chang al Roland Garros del 1989. E proseguì fino ai quarti di finale. Nessun giocatore così giovane era più arrivato ai quarti nella storia del torneo dopo Koch agli US Championships del 1963, quando i professionisti erano esclusi fagli Slam.
Il campione delle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals 2021, capace quest'anno di conquistare quattro trofei compresi i due Masters 1000 di Miami e Madrid, affronterà lo statunitense Jenson Brooksby.
Il ventunenne, costretto a saltare l'anno scorso le Next Gen Finals per infortunio, ha sorpreso 64 76(10) 61 il croato Borna Coric che arrivava a New York fresco di inatteso quanto meritato trionfo a Cincinnati due settimane fa.
Brooksby, numero 43 nel ranking ATP, ha dato vita a una vera e propria battaglia. Il croato ha mancato sette set point nel secondo set, vero momento di svolta del match. Lo statunitense ha fatto la differenza negli scambi lunghi. Il suo atteggiamento testardo e competitivo esalta il suo tennis creativo e imprevedibile. Più importante è il punto, più Brooksby sembra guadagnare lucidità e precisione.
Un assaggio l'aveva avuto anche Novak Djokovic a cui riuscì a togliere un set negli ottavi di finale dello US Open. Finora lo statunitense, più giovane giocatore di casa alla capace di raggiungere la seconda settimana a Flushing Meadows dopo Andy Roddick nel 2002, sfiderà un Top 5 per la sesta volta in carriera. Finora ha ottenuto una sola vittoria, la scorsa primavera contro Stefanos Tsitsipas a Indian Wells.