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Sinner si regala Kokkinakis, Fognini dà lezione a Ramos Vinolas

Jannik, costretto a ingaggiare una battaglia durissima con il compagno di doppio di Nick Kyrgios, la spunta dopo 3 ore al tie-break del terzo set. Giocherà contro il serbo Kecmanovic. Fabio passeggia con un avversario sempre dominato in carriera. Al secondo turno dell' ATP Masters 1000 di Cincinnati affronterà Andrey Rublev

di | 16 agosto 2022

Jannik Sinner esulta (foto Getty Images)

Jannik Sinner esulta (foto Getty Images)

Chissà come avevano festeggiato ieri sera i Kokki (Nick Kyrgios e Thanasi Kokkinakis) dopo aver steso i Chicchi (Fabio Fognini e Simone Bolelli) 6-4 6-0 nel primo turno del torneo di doppio di Cincinnati. Non ci sarebbe da stupirsi, conoscendo i tipi, che siano andati a farsi una birra insieme. Oggi però hanno festeggiato gli azzurri: Sinner (contro lo stesso Kokkinakis) e Fognini superando lo spagnolo Albert Ramos Vinolas.

Thanasi Kokkinakis aveva un’aria un po’ stralunata e ciondolante quando è entrato in campo contro Jannik Sinner, che proprio nel giorno del suo 21esimo compleanno esordiva nel torneo di singolare contro di lui.

Non era l’atteggiamento adatta contro un tipo concreto come l’altoatesino anche perché Jannik è n.12 del mondo, mentre Thanasi, molto promettente anche lui quando aveva l’età di Sinner, è solo n.75. Una lunga serie di infortuni ne ha pesantemente condizionato la carriera, costringendolo a ricominciare quasi daccapo più di una volta.

I due non si erano mai incontrati e all’inizio sono parsi un po’ fuori misura entrambi. Kokkinakis soffriva la profondità e il peso di palla dell’azzurro che, a sua volta è sembrato un po’ esitante a rete. Il più rapido però a capire come approfittare della situazione è stato proprio Sinner che, dopo essersi salvato nel primo turno di servizio (2 palle break annullate), si è messo a rispondere da molto lontano al servizio potente dell’australiano, costringendolo ad accettare lo scambio o a rischiare moltissimo.

L'australiano Thanasi Kokkinakis

Kokkinakis è raramente riuscito a comandare a gioco aperto ma è riuscito a rimanere agganciato a Sinner nel punteggio grazie alla battuta: una palla che viaggia sempre oltre i 200 km all’ora e lo ha tenuto lontano dai guai. Gli ha permesso di arrivare indenne al tie- break. Lì il match si è finalmente acceso. Sinner è partito sbagliando male un rovescio in salto e si è trovato sotto 2-0 con un ace di Kokkinakis. Ha continuato però ad aggredire ed è arrivato a 3-3 con un una bella volé,e un ace e un diritto affossato dall’australiano.

Poi è partito un ottovolante di emozioni, punto dopo punto. Kokkinakis ha avuto un primo set point sul 6-5, grazie a un servizio vincente. Sinner lo ha annullato premendo forte da fondo. 'Kokki' se ne è procurato un altro con la prima grande giocata del match, un fantastico rovescio lungolinea da lontanissimo. Jannik ha annullato anche quello. E un terzo successivo prima di procurarsene uno a sua volta con un servizio vincente: 9-8 per lui.

A quel punto la battuta ha tirato ancora fuori da guai Kokkinakis. Una combinazione vincente servizio-diritto e un successivo ace hanno portato l’australiano di nuovo a set point, il quarto. Questa volta il “gemello diverso” di Kyrgios ne ha approfittato giocando una grande risposta e costringendo Sinner a un diritto troppo arrischiato. Il tie-break finiva Down Under 11-9.

Nonostante il set perso la sensazione è che fosse sempre stato Sinner ad avere il pallino del gioco: Darren Cahill e Simone Vagnozzi, nel suo angolo, avevano un’aria serena. Non a caso è stato sufficiente un passaggio a vuoto di Kokkinakis nel terzo game della secondo partita per vedere il primo break dell’incontro. Raddoppiato pochi minuti dopo.

Jannik è andato a servire sul 4-1 conquistando 17 dei precedenti 20 punti: Kokkinakis sembrava evaporato. Poi un passaggio a vuoto dell'azzurro costava un controbreak a zero. E un’emorragia di punti che arrivava fino a 4-3 0-30 con il servizio a Sinner. Brivido. L'azzurro però reagiva e salvava il vantaggio. Pochi minuti dopo, allo scoccare delle due ore esatte di gioco, chiudeva la seconda partita, 6-4, con un ace.

Al terzo è stata battaglia. Kokkinakis è parso rinfrancato e ha difeso bene i suoi turni di battuta. Sinner non è stato da meno, salvo un’esitazione che poteva esser efatale sul 3-4 quando si è trovato 15-40 con due palle break da salvare che avrebbero potuto portare l’avversario a servire per il match.

L’azzurro le ha annullate con una smorzata e una soluzione offensiva da Top player assoluto, con freddezza e sicurezza. Si era anche distinto per un gesto di grande sportività quando aveva concesso all’avversario il punto decisivo per il 2-1, un ace che l’arbitro avrebbe annullato avendo chiamato “let”, per il disturbo sonoro improvviso proveniente da un altro campo.

La decisione del match è arrivata ancora al tie-break. Sinner ha avuto un match point sul 6-5, sfuggitogli per una risposta lunga. Se ne è procurato un altro sul punto dopo, questa volta con il servizio a disposizione, e ha chiuso con un diritto dei suoi: 6-7(9) 6-4 7-6(6) in 3 ore e 14 minuti.

Un bel regalo di compleanno. Al prossimo turno affronterà il serbo Miomir Kecmanovic n. 36 del mondo, che, a sorpresa, ha superato 1-6 7-5 7-6(4) Pablo Carreno Busta, che aveva battuto Sinner  la scorsa settimana a Montreal e poi si era aggiudicato il torneo. Intanto, stasera, per il neo 21enne ci saranno solo gloria e candeline.

Fognini impartisce la solita lezione a Ramos Vinolas

Poca storia invece nel match tra Fabio Fognini, oggi n.61 del mondo, e Albert Ramos Vinolas, n. 40 ma battuto dall’azzurro ben 9 volte negli 11 scontri diretti delle rispettive onorate carriere. Il mancino spagnolo, 34 anni, non ha mai capito granchè delle variazioni dell’azzurro (35 nni compiuti in maggio), troppo geniale per il suo tennis consistente ma monocorde.

Non ha cominciato a capire di più oggi, sui campi duri di resina di Cincinnati, nonostante una buona stagione (vittoria a Cordoba, semifinali a Santiago, Estoril, Gstaad e Kitzbuhel) lo veda molto più avanti in classifica.

L’azzurro ha dominato il primo set 6-2 e poi ha avuto un piccolo passaggio a vuoto nel secondo, facendo partire in vantaggio lo spagnolo.

Ripreso il controllo degli scambi ha chiuso 6-2 6-3 in un’ore a 23 minuti. Al prossimo turno lo aspetta Andrey Rublev, n.8 del mondo e n.6 del tabellone.

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