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Sinner e i Fab 3, le ATP Finals e le Olimpiadi: le 10 trame del 2021

Cosa aspettarci dalla stagione che arriva? Quali progressi attenderci da Jannik Sinner? E' uno dei temi che accompagnerà il 2021, fino alle ATP Finals a Torino. Ne abbiamo sintetizzati dieci, comprese le sfide di Djokovic e Nadal ai record di Federer e la rinnovata importanza dei Giochi di Tokyo

di | 04 gennaio 2021

Il 2020 è stato l'anno del venti-venti, l'aggancio ai venti Slam di Roger Federer da parte di Rafa Nadal. Il 2021 può diventare l'anno del sorpasso di Novak Djokovic, che potrebbe migliorare il record di settimane da numero 1 del mondo dello svizzero. L'appuntamento con la storia del serbo e dello spagnolo restano tra i grandi temi del 2021.

Tra i dieci che indica l'ATP figurano anche la grande attesa per i progressi di Jannik Sinner e per la prima edizione italiana delle ATP Finals, in programma a Torino. E' proprio da alcuni di queste dieci storie che partiamo per definire le nostre dieci trame per il 2021 del tennis.

1-Djokovic insegue la storia

Novak Djokovic è il secondo giocatore con almeno trecento settimane da numero 1 del mondo. Oggi, 4 gennaio, inizia la numero 301. Ne mancano nove per eguagliare le 310 di Federer, record nella storia del tennis maschile.

Il serbo ha 2.180 punti di vantaggio su Nadal. E potrà superare lo svizzero subito se dovesse rimanere in vetta fino all'8 marzo 2021. Inoltre, Djokovic punta anche a chiudere la settima stagione da numero 1 del mondo, battendo così il record all-time di Pete Sampras.

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2-La sfida di Rafa Nadal

Rafa Nadal, forte del ventesimo major in carriera, ha chiuso la stagione per la dodicesima volta tra i primi due del ranking: un record. Lo spagnolo ha l'obiettivo di staccare Federer per titoli Slam, raggiungere Djokovic a quota sei stagioni chiuse in vetta alla classifica, e magari scavalcarlo per numero di trofei nei Masters 1000. Al momento, il serbo è avanti di una lunghezza: 35 a 34.

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3-L'evoluzione di Dominic Thiem

Dominic Thiem, il primo nuovo vincitore Slam nel singolare maschile in sei anni, ha perso la seconda finale consecutiva alle ATP Finals. Ha chiuso il 2020 da numero 3 del mondo, a 725 punti da Rafa Nadal. Potrebbe diventare il primo top-2 diverso dai Fab 4 (Federer, Nadal, Djokovic e Andy Murray) dai tempi di Lleyton Hewitt nel 2005. Dalla sua, ha un bilancio positivo nelle ultime due stagioni contro Federer (3-0), Nadal (3-1) e Djokovic (3-2). Ma ha perso un po' troppe finali nei grandi tornei.

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4-Medvedev, l'indecifrabile

Daniil Medvedev è il meno inquadrabile dei top-10. Ha chiuso una stagione fino a quel punto anonima con il titolo a Bercy e alle Finals, con  dieci vittorie di fila di cui sette contro top-10.

Pensa fuori dagli schemi, ribalta le presunte certezze come ha dimostrato il coach e match analyst sul sito dell'ATP. Sul duro, alla O2 Arena, ha risposto anche cinque metri dietro la riga di fondo.

Spiazzante, col gusto di fare l'opposto di quel che ci si può aspettare, il numero 4 del mondo avrà una bella sfida per il 2021: estendere con continuità il grande successo indoor anche sulle altre superfici. La finale allo US Open 2019 può già essere un indizio.

5-Quanto in alto può arrivare Sinner

L'ATP, nella presentazione della stagione pubblicata sul sito, si chiede quanto in alto possa arrivare nei prossimi dodici mesi Jannik Sinner. Tra i top-50 a fine stagione, l'azzurro è il giocatore che nel corso dell'anno ha guadagnato più posizioni: ha iniziato infatti da numero 78 del ranking e ha chiuso da numero 37. E' diventato il primo a raggiungere i quarti al Roland Garros alla prima presenza dopo Rafa Nadal, con cui per due set ha giocato alla pari e anche di più.

Dopo il titolo vinto a Sofia, il primo nel circuito maggiore, "sarà motivato dalla presenza in Italia delle ATP Finals a Torino e delle Next Gen ATP Finals a Milano" scrive il sito ATP.

Cambia, intanto, il suo programma di inizio stagione. Non partirà più da Antalya, infatti. Nei prossimi giorni ne sapremo di più.

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6-Il nuovo avanzerà?

Nel circuito ATP, il 2020 ha visto l'ascesa di Andrey Rublev, entrato in top-10 e premiato a fine anno come il suo coach Fernando Vicente. Ha vinto più partite e più tornei di tutti, ha raggiunto due quarti Slam di fila allo US Open e al Roland Garros, e debuttato alle ATP Finals.

Chi sarà il prossimo? A parte Sinner, ci si aspetta sempre molto da quattro giovani: Denis Shapovalov, entrato brevemente in top-10 dopo la semifinale di Roma; Felix Auger-Aliassime che ha perso sei finali su sei e si è allenato quest'anno all'accademia di Rafa Nadal; Casper Ruud, primo norvegese a vincere un torneo ATP nella storia; e Ugo Humbert, il più giovane tra i giocatori con almeno due trofei all'attivo nel 2020. 

7-Il ritorno di Federer e le Olimpiadi

Se non ci saranno altre sorprese negative o chiusure, la prossima estate si disputeranno le Olimpiadi di Tokyo rinviate un anno fa. Non per tutti i grandi del tennis, i Giochi hanno avuto e rivestono la stessa importanza. Combinare l'individualismo alla base del tennis e l'ecumenismo delle Olimpiadi di cui ha parlato anche papa Francesco nell'intervista alla Gazzetta dello Sport non appare scontato.

Quest'anno però, due delle grandi icone moderne del gioco hanno inserito Tokyo in cima alle priorità stagionali. L'ha detto Roger Federer, che ha indicato gli appuntamenti clou in Wimbledon, lo US Open e le Olimpiadi, che coincideranno anche con il suo quarantesimo compleanno.

A Tokyo, avrà gli occhi del mondo addosso Naomi Osaka. In un'intervista al Mainichi Shinbun, il suo preparatore atletico Yutaka Nakamura ha detto chiaramente come l'oro olimpico sia il principale obiettivo dell'ex numero 1 del mondo. "Ci sono però anche quattro tornei del Grande Slam e li prepareremo in modo che possa essere al meglio“, ha comunque specificato Nakamura.

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8-Le nuove star della WTA

Secondo Martina Navratilova, Osaka "sa di non essere una persona migliore solo perché ha vinto a tennis". Insegue obiettivi più grandi, come la stessa Navratilova. Sente sue cause più grandi dello sport, e vive lo sport anche come piattaforma. Sono i successi che le danno una voce per farsi ascoltare.

Vale anche per Coco Gauff, sedici anni, un titolo WTA e un ottavo a Wimbledon alle spalle. L'hype intorno alla teenager è cresciuto, il suo sostegno al Black Lives Matter le ha dato una dimensione più completa e più complessa. Il 2021 può essere un anno per giovani. Iga Swiatek, la diciannovenne che ha dominato il Roland Garros mentre intorno c'erano solo vento e Francia, avrà da dimostrare che non si è trattato solo di una parentesi eccezionale.

Non vanno sottovalutati nemmeno i progressi di Leylah Fernandez, seconda più giovane in top-100. Canadese di padre ecuadoriano, ex calciatore e poi allenatore, ha un tennis mancino completo e vario. Ma non ha ancora ottenuto risultati di rilievo negli Slam.

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9-L'unione farà la forza?

L'Australian Open ha annunciato una diversa distribuzione dei montepremi rispetto al 2020. I vincitori guadagneranno un terzo in meno, i finalisti più di un quarto. Ma ci saranno aumenti nei montepremi per chi esce prima dei quarti.

E' una tendenza vista anche al Roland Garros e allo US Open l'anno scorso, e anche in tornei Masters 1000 come Cincinnati (spostato a New York) e Parigi-Bercy.

Nel contesto di una contrazione generale degli introiti dovuta anche alla pandemia, la via scelta è quella di una redistribuzione più egualitaria. Una posizione che, pur con tutte le attuali debolezze e le incertezze all'orizzonte, hanno assunto anche i due principali promotori della PTPA, Djokovic e Vasek Pospisil. I due sono usciti dal Players Council, che ha eletto tra gli altri Roger Federer e Rafa Nadal, contrari alla divisione e sostenitori di una maggiore unità, dunque più vicini alla posizione del presidente dell'ATP Andrea Gaudenzi. 

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10-Le ATP Finals a Torino

Il 2021 sarà anche l'anno delle ATP Finals a Torino, un successo per la Federazione Italiana Tennis. Dopo dodici anni, il torneo lascia la O2 Arena per sbarcare al Pala Alpitour, la nuova casa fino al 2025. La scelta celebra anche il rinascimento del tennis azzurro, che vanta quattro top-50 e otto top-100.

I successi dell'Italia nel circuito maschile non passano più solo per gli acuti di Matteo Berrettini o Fabio Fognini. Sei dei primi dieci italiani in classifica a fine 2020 hanno migliorato la loro posizione rispetto al 2019. In tutti e tre i major disputati nell'ultima stagione, poi, le presenze azzurre nei main draw sono aumentate rispetto a un anno prima. L'Italia s'è desta, ed è pronta ad abbracciare i migliori del mondo per la grande festa di fine stagione.

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