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Separati da 627 giorni, Sinner e Alcaraz sono i giovani più attesi del circuito. Tutti si aspettano che la loro diventi la prossima grande rivalità del tennis maschile. Si incontreranno negli ottavi a Wimbledon in una sfida che misurerà i loro progressi e racconterà le loro ambizioni
di Alessandro Mastroluca | 01 luglio 2022
A 20 anni e 328 giorni, Sinner è l'italiano più giovane negli ottavi di Wimbledon nell'era Open. Dopo il successo all'esordio su Stan Wawrinka, la sua prima vittoria ATP sull'erba qualificazioni escluse, ci ha preso gusto. Ha battuto Ymer poi ha domato 64 76(4) 63 John Isner con una prestazione estremamente consistente. Solido al servizio, affidabile anche con il kick da sinistra, preciso in risposta, in controllo pressoché totale nello scambio.
"Oggi ho giocato particolarmente bene nei miei turni di battuta, gli ho dato poco spazio. Posso essere molto contento della mia prestazione - ha detto dopo la partita all'inviata di SuperTennis a Wimbledon, Francesca Paoletti -. Sull'erba adesso mi sento sempre meglio. Capisco meglio come giocarci, ed è la cosa più importante anche per la mia crescita".
Sinner mette sotto pressione Isner da subito: il break del 4-3 è tutto tranne che una sorpresa. Gioca una partita di misurata aggressività, di controllo e intelligenza. Non soffre i rimbalzi e le velocità di punta della prima di Isner, evidentemente i due confronti diretti dell'anno scorso gli hanno dato elementi su cui basare le contromisure.
Si posiziona spesso vicino la riga di fondo nei primi giochi del match, si adatta velocemente e negli scambi lunghi lo costringe a pensare. Toglie riferimenti, varia altezza e profondità dei colpi. Tiene Isner indietro poi lo tramortisce con palle corte e back morbidi, giocati anche con il diritto da sinistra.
Nei suoi turni di battuta, le scelte di Sinner appaiono chiare fin dall'inizio: serve al corpo da destra e a uscire, contro il rovescio, da sinistra.
L'azzurro riesce a leggere il servizio di Isner che, dopo i 54 al primo turno contro Couacaud e i 36 contro Murray, è diventato il re degli ace nel circuito ATP: superato Karlovic, primatista del circuito dal 1991 (prima i dati non erano calcolati). Quinto giocatore con almeno 1000 ace all'attivo a Wimbledon, nel secondo set Isner prende di più la rete per togliere tempo all'altoatesino
Sinner è atteso ora da una sfida destinata a segnare i prossimi anni, la terza in carriera contro Carlos Alcaraz, che ha dominato 63 61 62 il tedesco Oscar Otte. Divisi da 627 giorni, si sono incontrati due volte a tutti i livelli, e ha sempre vinto il murciano, più precoce e più giovane Top 10 dai tempi di Rafa Nadal.
"Contro Alcaraz sarà un match duro. Mi aspetto un match tosto anche fisicamente, ci saranno anche scambi più lunghi, penso. Andrò in campo tranquillamente, cercando di dare il mio meglio. La cosa più importante è andare in campo e divertirmi come sto facendo" ha spiegato l'altoatesino a SuperTennis.
I punti di forza dei due si incrociano, e questo aumenta l'attesa per la rivalità presente e futura. Jannik, mancino da calciatore, è più sicuro dalla parte del rovescio. Il suo è un colpo affilato e lineare, fluido in lungolinea, filante in diagonale. Il diritto è migliorato negli anni, ma quello di Alcaraz, che lo gioca in scioltezza anche da sinistra come arma offensiva, è più esplosivo: è il colpo più definitivo nel suo completo repertorio.
Anche il confronto nei fondamentali di inizio gioco restituisce il senso di un intreccio di chiaro fascino. Il servizio di Alcaraz è più compiuto, più stabile mentre Sinner ha variato più volte i movimenti. Il lavoro è ancora in corso e si vede.
Ma in risposta non ha evidenti punti deboli, né da vicino né da lontano, né da destra né da sinistra. Alcaraz, che ha un'apertura ampia, arretra un po' di più in risposta, ma è rapidissimo nel tagliare il campo in diagonale e attaccare con il colpo successivo. La propensione alla verticalità e la sensibilità nell'esecuzione delle volée gli concede un teorico vantaggio sotto rete.
Ma Sinner, che approccia meglio con il diritto, migliora partita dopo partita in termini di piazzamento e chiusura degli angoli. Non a caso, nelle tre partite giocate finora è sceso a rete complessivamente più di cento volte. E ha aggiunto al bagaglio tecnico variazioni in slice e tante palle corte.
"Jannik ha un tennis incredibile, sta giocando molto bene sull'erba - ha detto lo spagnolo dopo il successo su Otte -. Sarà una partita molto dura, lo è sempre contro Sinner, ma cercherò di divertirmi. Mi piace questo genere di sfide. Siamo i due più giovani in tabellone, direi, e forse i due di maggior talento. Abbiamo un buon rapporto, ci siamo allenati anche insieme un paio di volte. In spogliatoio abbiamo anche scherzato. In genere parliamo in spagnolo, non conosco ancora l'italiano. Lo spagnolo di Jannik è buono, ma deve migliorare".
In realtà, Jannik ha parlato più di un mix a SuperTennis. "Io parlo in italiano, lui in spagnolo - ha detto -. Credo che i rapporti nostri sono buoni, in campo poi ognuno vuole vincere. Ma fuori dal campo siamo amici ed è la cosa che conta di più. Speriamo di dar vita a una bella partita".
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