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Sì al coaching per 6 mesi. Ecco le nuove regole Atp

L’ATP ha deciso di sperimentare dal prossimo 11 luglio fino alla fine dell’anno un pacchetto di nuove regole che consentono al coach di comunicare con il suo giocatore durante le partite. Anche gli Us Open e le Nitto Atp Finals tra i tornei dove la sperimentazione verrà applicata. A fine stagione si deciderà se approvarle a tempo indefinito

21 giugno 2022

Juan Carlos Ferrero, coach di Carlos Alcaraz, nella sua postazione a bordo campo

Juan Carlos Ferrero, coach di Carlos Alcaraz, nella sua postazione a bordo campo (Foto Getty Images)

L'ATP ha reso noto che nella seconda parte del 2022 verrà consentito il coaching in tutte le partite (qualificazioni e main draw dei tornei) del circuito professionistico. Si tratta di una sperimentazione che consentirà ai coach di comunicare con i loro giocatori rimanendo seduti nei posti a loro riservati, in base a regole precise e che verrà applicata a partire dai tornei in programma dopo Wimbledon, cioè dall’11 luglio.

Negli ultimi anni il tennis aveva già provato a sperimentare forme di verse di coaching, dal coach in campo del circuito Wta, al coach in cuffia, al cambio di campo, visto alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals. L'annuncio di oggi allinea per la seconda metà della stagione l'ATP Tour, gli US Open e l'Hologic WTA Tour, dove è già in corso una sperimentazione analoga.

Oltre a cercare di raggiugere una più ampia coerenza di regole a beneficio di giocatori e appassionati, questa sperimentazione si propone di rendere sempre più intriganti le situazioni intorno al campo e di far avvicinare sempre più i fans all’azione, facendoli sentire sempre più coinvolti in quanto succede in campo. Ovviamente questa “apertura” comporta l’applicazione di nuove e fondamentali regole.

Il Coaching sarà infatti consentito solo alle seguenti condizioni:

- Gli allenatori devono rimanere seduti nei posti loro designati;

- Il coaching (verbale e non verbale) è consentito solo se non interrompe il gioco e se non crea disturbo all'avversario;

- Il coaching verbale è consentito solo quando il giocatore si trova alla stessa metà del campo del suo coach;

- Il coaching non verbale (segnali con la mano) è consentito in qualsiasi momento;

- Il coaching verbale deve consistere in poche parole e/o brevi frasi (non sono consentite conversazioni)

- Gli allenatori non possono parlare con il proprio giocatore quando il giocatore lascia il campo per qualsiasi motivo;

- Sanzioni e multe verranno applicate per abuso o uso improprio delle opportunità di coaching di cui sopra.

L’andamento di queste nuove regole sul campo sarà valutato collettivamente alla fine della stagione 2022, per deciderne l’eventuale stabile inclusione nelle stagioni successive.

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