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Eventi internazionali

AO 2023: al primo turno un settebello da non perdere

Rafa Nadal contro Jack Draper: eccola qui, la partita più attesa del primo turno degli Australian Open 2023. Ma c'è anche un Rublev-Thiem che promette scintille. Tra le donne, occhi puntati sulla giovanissima Brenda Fruhvirtova e su una sfida tra due vincitrici di Slam

15 gennaio 2023

Non solo italiani. Ci sono tante partite da non perdere già dal primo turno degli Australian Open 2023. Ne abbiamo selezionate sette, tenendo conto del confronto di stili ma anche dei singoli protagonisti.

NADAL VS DRAPER

Rafael Nadal non aveva mai iniziato una stagione perdendo due partite consecutive, come accaduto in occasione della prima edizione della United Cup. Ecco che allora, dopo oltre 20 anni di una carriera da leggenda, lo spagnolo arriva agli Australian Open ricco di dubbi e incertezze. A Melbourne c’è un titolo da difendere e il primo ostacolo nel percorso sarà il grintoso britannico Jack Draper. 21 anni, mancino come Rafa, il ragazzone (194 cm di altezza) di Sutton lo scorso anno ha guadagnato oltre 200 posizioni in classifica. “Amo semplicemente vincere – ha dichiarato in tempi non sospetti l’attuale numero 40 del mondo -, sono onesto”. L’esperto rivale, così su due piedi, sembrerebbe essere dello stesso avviso. Il più classico dei confronti generazionali è di quelli da leccarsi i baffi.

RUBLEV VS THIEM

Nella parte bassa del tabellone balza all’occhio un primo turno di lusso: Andrey Rublev contro Dominic Thiem. Il russo, ormai stabilmente tra i primi 10 del mondo, è stato da molti etichettato come “bello e incompiuto”. Spieghiamo. 12 titoli a 25 anni sono tanti, sia chiaro, ma due finali (perse) nei Masters 1000 e l’assenza anche solo di semifinali a livello Slam tengono ancora socchiusa la porta del gotha del tennis. E Thiem? Dominic uno Slam lo ha già vinto (US Open 2020) ma i problemi fisici degli ultimi anni sono un punto interrogativo troppo grande su presente e futuro. L’austriaco è rientrato gradualmente lo scorso anno (raggiungendo le semifinali a Gstaad, Gijon e Anversa) ed è lecito chiedersi se lo rivedremo mai al top della condizione. Sarà battaglia.

BUBLIK VS DAVIDOVICH FOKINA

Che torneo sarebbe senza un po’ di magia? A volte è sufficiente l’estro di uno dei protagonisti in campo per avere spettacolo. Quando sono in due, a mettere pepe, lo show è assicurato. Alejandro Davidovich Fokina contro Alexander Bublik è quella sana dose di follia di cui tutti noi abbiamo bisogno. Lo spagnolo, oggi numero 32 del mondo (ma già tra i primi 30), si è consacrato agli occhi del grande pubblico dopo aver raggiunto lo scorso anno la finale del Masters 1000 di Monte-Carlo (persa con Stefanos Tsitsipas) a forza di tuffi e prodezze di ogni genere. “Sacha” Bublik da Gatchina (nato in Russia ma naturalizzato kazako ormai dal 2016) non ha bisogno di presentazioni. Con lui, set e due break di vantaggio non sono mai una garanzia. La prima di servizio va a 210 Km/h, la seconda spesso a 220. Il colpo con il manico nella finale di Metz contro l’azzurro Lorenzo Sonego vale più di mille parole.

SHELTON VS ZHANG

Tra i volti nuovi della passata stagione spicca senza dubbio quello dell’americano Ben Shelton. 20 anni, mancino dal servizio potente ed esplosivo, il Next Gen statunitense ha scalato oltre 400 posizioni nel ranking in appena sei mesi. Varcata la soglia della top-100, ha affrontato il primo viaggio della sua vita al di fuori degli States e lo Slam australiano sembra l’occasione giusta per far accendere ulteriormente i fari su di lui. L’ex idolo dei Florida Gators, però, se la vedrà all’esordio con un cliente tutt’altro che semplice. “ZZZ” - è così che Zhizhen Zhang (numero 97 ATP) preferisce farsi chiamare per semplicità - è stato il primo tennista cinese ad entrare nei 100 e ha tutte le intenzioni di volerci restare. Professionista serio e scrupoloso, lo scorso anno ha vinto sulla terra rossa di Cordenons il suo primo titolo a livello Challenger. 

AZARENKA VS KENIN

Non capita spesso di assistere a un primo turno tra campionesse Slam. Gli Australian Open 2023 offrono subito la sfida tra Vika Azarenka e Sofia Kenin, che sulla Rod Laver Arena si sono regalate le gioie più grandi della carriera. La bielorussa, in vetta al ranking per ben 51 settimane, venne incoronata regina di Melbourne nel 2012 (quando lasciò appena tre giochi in finale a Maria Sharapova, idolo di Sofia) e nel 2013 (rimontando 6-4 al terzo la cinese Li Na). Ha il sapore agrodolce dell’exploit, invece, la conquista del titolo nel 2020 da parte dell’attuale numero 280 del mondo. Ascesa troppo rapida? Crollo di fiducia? Fatto sta che da quel momento i risultati dell’americana sono stati ampiamente al di sotto delle aspettative. Nel loro ultimo confronto diretto, a Roma nel 2020, Kenin non riuscì a conquistare nemmeno un game. Voglia di rivincita.

B. FRUHVIRTOVA VS SASNOVICH

Numero 135 del mondo a 15 anni, incredibile ma vero. Nata il 2 aprile del 2007, Brenda Fruhvirtova (sorella minore di Linda, 17 anni e vincitrice lo scorso anno del torneo di Chennai) sembra davvero avere le stimmate della campionessa. In patria le considerano già le eredi delle sorelle Williams e i motivi per l’illustre paragone non mancano. Dal 22 giugno al 30 settembre del 2022, Brenda ha vinto 27 partite consecutive, portando a casa i titoli di Klosters, Danderyd, Mogyorod, Braunschweig e Santa Margherita di Pula. Il circuito ITF, però, rischia di essere già diventato un ricordo. Superate le forche caudine del tabellone cadetto, la più piccola delle sorelle Fruhvirtova giocherà il primo match nel main draw di uno Slam contro la bielorussa Aliaksandra Sasnovich (numero 38 WTA). Che sia definitivamente nata una stella?

ANDREESCU VS BOUZKOVA

Giunta al terzo Australian Open della carriera, Bianca Andreescu vuole provare ad andare oltre il secondo turno. Vero e proprio crack del tennis canadese, la 22enne di Mississauga sta ancora cercando di consolidare un livello da top player che l’aveva vista chiudere il 2019 (l’anno del trionfo agli US Open) al numero 5 del mondo e il 2020 al numero 7. Una crisi di gioco e di risultati, bilanciata da una carta d'identità decisamente ancora dalla sua parte. “Bibi” è attesa all’esordio dalla ceca Marie Bouzkova, una giocatrice che fa della regolarità il suo marchio di fabbrica. Una curiosità? La ceca ha battuto Anastasia Potapova nella finale del torneo di Praga del 2022 con il punteggio di 6-0 6-3 senza però riuscire a far registrare nemmeno un colpo vincente.


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