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Sardegna Open, doppio: per Sonego/Vavassori primo titolo ATP

I “fratelli di sangue” torinesi, alla loro prima finale nel circuito maggiore, sui campi di Cagliari conquistano il trofeo superando il davisman azzurro Simone Bolelli e l'argentino Molteni, seconda testa di serie: "Speciale vincere insieme a un amico"

di | 10 aprile 2021

Lorenzo Sonego e Andrea Vavassori Sardegna Open

Lorenzo Sonego e Andrea Vavassori con il trofeo del Sardegna Open (foto Sposito)

E’ un Sardegna Open davvero a tinte tricolore. Non solo in singolare, dove Lorenzo Sonego ha raggiunto la finale – la terza per lui in carriera a livello ATP – ma anche in doppio.
Sui campi del Tennis Club Cagliari a conquistare il trofeo sono infatti proprio i “fratelli di sangue” Lorenzo Sonego e Andrea Vavassori, nati entrambi a Torino a sei giorni di distanza l’uno dall’altro, nel maggio 1995, e legati da una profondissima amicizia: 63 64 il punteggio con cui hanno superato in finale – la prima per entrambi nel circuito maggiore - la coppia composta dall’altro azzurro Simone Bolelli e dall'argentino Andres Molteni, seconda testa di serie.

Sono i primi tennisti italiani a conquistare un titolo di doppio nel nostro Paese dopo Daniele Bracciali e Giorgio Galimberti, vincitori a Milano nel febbraio 2005. Per trovare altri tre azzurri a contendersi un trofeo del circuito maggiore bisogna tornare ancora più indietro, al 1998, quando nella finale del torneo ATP di Casablanca Andrea Gaudenzi e Diego Nargiso sconfissero in finale Christian Brandi e Filippo Messori. 

Le coppie Sonego/Vavassori e Bolelli/Molteni a inizio match (foto Sposito)

Sonego (n.175 della classifica di specialità) e Vavassori (n.81 del ranking ATP), già semifinalista quest’anno ad Antalya con Salvatore Caruso e componente del team italiano giunto in finale nella ATP Cup a Melbourne (del quartetto faceva parte anche Simone Bolelli), un paio di settimane fa vincitore del titolo nel challenger di Lugano - il settimo per lui in quella categoria di tornei - in terra sarda hanno eliminato all’esordio i numeri 1 del tabellone, Marcelo Melo e Jean-Julien Rojer, che assommano qualcosa come 64 titoli di doppio in due, poi nei quarti Andrea Pellegrino e Giulio Zeppieri, prima di avere via libera in semifinale per il forfait del binomio formato dall’argentino Federico Coria (infortunatosi agli addominali) e dal britannico Daniel Evans.

Nella parte bassa del tabellone, invece, il 35enne di Budrio, doppista di Davis azzurro e numero 65 del ranking mondiale di specialità, e il 33enne di Buenos Aires (numero 67 ATP in doppio, dove è arrivato come proprio “best” personale al 39° posto nel 2018), hanno messo in fila gli statunitensi Lammons/Withrow al debutto e gli altri americani Fritz/Paul nei quarti, quindi hanno superato in semifinale i fratelli Matteo e Jacopo Berrettini, in gara con una wild card e per la prima volta insieme a livello ATP.

Per Bolelli era la 15esima finale nel circuito maggiore, dopo quella disputata il mese scorso a Santiago del Cile con l’altro argentino Maximo Gonzalez, dove il bolognese ha messo in bacheca il suo sesto trofeo in carriera, tra i quali spicca lo storico trionfo agli Australian Open nel 2015 in coppia con Fabio Fognini.

Per Molteni invece 11esima finale a livello ATP in doppio (la seconda in coppia con il bolognese dopo quella persa nel 2019 a Mosca), con sei titoli conquistati, l'ultimo a Cordoba nel 2019.

DOPPIO

Il saluto finale fra Simone Bolelli/Andres Molteni e Lorenzo Sonego/Andrea Vavassori (foto Sposito)

Simone Bolelli e Andres Molteni (foto Sposito)

Andrea Vavassori e Lorenzo Sonego (foto Sposito)

Sono felicissimo, è sempre un piacere giocare con Lorenzo, uno dei miei più grandi amici e con il quale ci completiamo bene in campo – ha sottolineato Vavassori ai microfoni di SuperTennis, con un sorriso che la dice lunga sul suo stato d’animo – In questa finale siamo riusciti a superare quello che è per noi un autentico modello come Simone Bolelli, che fra l’altro ho avuto modo di conoscere e apprezzare come persona in Australia. Ci tengo a condividere questa mia gioia con Davide Della Tommasina, che come secondo coach accanto a mio padre è qui con me a Cagliari questa settimana. Stiamo lavorando bene già da un po’ di tempo e i frutti sul campo si vedono”.

Soddisfatto anche Sonego al termine di una giornata sicuramente impegnativa e intensa. “Vincere al fianco di un amico è sempre un qualcosa di speciale – le parole di Lorenzo – Con Andrea ci conosciamo da una vita, abbiamo iniziato praticamente insieme da ragazzi e siamo cresciuti in parallelo essendo coetanei, per questo in campo giochiamo con tanta energia e con il sorriso. So quanto lui ci tenga al doppio e quindi per quanto mi è possibile cerco di supportarlo. Credo che la mia spensieratezza e la sua concentrazione facciano un bel mix, devo riconoscere che lui ha giocato una partita impeccabile, non sbagliando nulla nei momenti chiave. E’ davvero bello giocare insieme a Vavassori e spero ci siano tante altre occasioni in futuro”.

Tra i primi a congratularsi con i vincitori è stato proprio Simone Bolelli, che nel corso della cerimonia di premiazione ha parlato a nome della coppia sconfitta. “Complimenti vivissimi a Lorenzo e Andrea per il loro primo titolo ATP, oggi avete giocato molto meglio di noi e meritato il successo, quindi estendo i complimenti anche ai vostri team – ha dichiarato il davisman azzurro -. In questa occasione mi sento in dovere di ringraziare davvero la Regione Sardegna e tutti quanti ci hanno consentito di disputare questo torneo in un periodo così complicato. Grazie ai vostri sforzi in un momento alquanto delicato possiamo continuare a fare quello che amiamo, ovvero giocare a tennis, e per questo ci riteniamo dei privilegiati”.

Lorenzo Sonego e Andrea Vavassori celebrano il successo con un selfie (foto Sposito)

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