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Eventi internazionali

Rublev e la calma perduta: "E' quello che mi manca per crescere"

Rublev ha raggiunto i quarti all'ATP 500 di Nur-Sultan e rinforzato la sua posizione nella corsa alle Nitto ATP Finals di Torino. Più volte il moscovita ha spiegato che la gestione delle emozioni è l'aspetto su cui deve migliorare di più per portare il suo tennis a un livello superiore

di | 05 ottobre 2022

Alla ricerca della calma perduta. Andrey Rublev è ai quarti dell'Astana Open, ATP 500 in corso a Nur-Sultan, attuale nome della capitale del Kazakhstan, trasmesso in diretta su SuperTennis e SuperTenniX. Il russo, in campo come atleta neutrale, ha dominato 63 62 in 59 minuti il cinese Zhizhen Zhang, che sognava la prima vittoria in carriera contro un Top 10.

Rublev ha ottenuto la nona vittoria su dieci partite giocate in tornei indoor quest'anno. Al coperto ha infatti vinto il titolo a Marsiglia battendo in finale contro Felix Auger-Aliassime, e perso la finale dell'ATP 500 di Rotterdam proprio contro il canadese. Il suo percorso a Nur-Sultan proseguirà contro il francese Adrian Mannarino che ha eliminato 36 61 75 il belga David Goffin, ex numero 7 del mondo, e raggiunto così il settimo quarto di finale del 2022, il terzo indoor dopo quelli giocati a Montpellier e Dallas a febbraio.

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La qualificazione ai quarti di finale rinforza la sua posizione nella corsa alle Nitto ATP Finals. Rublev è infatti sesto nella Pepperstone ATP Live Race to Turin, la classifica che si basa solo sui risultati in stagione e determinerà i qualificati per Torino. Con questo successo è salito a 3.145 punti, ovvero 285 più di Felix Auger-Aliassime che oggi è settimo ma non può guadagnare punti perché ha perso al primo turno contro Bautista-Agut a Nur-Sultan.

Al momento il canadese è l'ultimo dei qualificati per classifica, in quanto l'ottavo posto andrebbe a Novak Djokovic in quanto campione Slam e in Top 20 nella Race. Gli oltre 400 punti su Alexander Zverev, ottavo ma infortunato e probabilmente assente a Torino, e i quasi 500 su Hubert Hurkacz, gli danno un margine di sicurezza importante nella corsa per Torino.

Rublev si esalta indoor

Le condizioni di gioco della parte di stagione, inoltre, si adattano bene al tennis esplosivo ma un po' monocorde di Rublev. La stagione del 24enne moscovita non si può certo definire negativa. Oltre a Marsiglia ha vinto il titolo anche a Dubai e a Belgrado, peraltro in finale contro l'idolo di casa Novak Djokovic. Ha vinto più di 40 partite, ha raggiunto i quarti di finale al Roland Garros e allo US Open, ma più volte ha dato sfogo a manifestazioni di rabbia, insoddisfazione e frustrazione rivolte solo e soltanto contro se stesso. Come se le manifestazioni esteriori delle sue qualità e i suoi risultati non fossero all'altezza delle sue aspettative.

Sono queste, allo stesso tempo, le emozioni che lo rendono vicino ai tifosi e molto popolare sui social. Sia nella gioia, come a Marsiglia quando ha vinto il torneo e invitato alla pace subito dopo l'inizio della guerra in Ucraina. Sia nella rabbia, come nel quarto di finale dello US Open contro Frances Tiafoe, quando ha nascosto lacrime di impotenza sotto l'asciugamano. 

Rublev è consapevole di questo suo limite. "Non mi posso permettere di perdere tempo ed energie su quelle cose senza senso che a volte ancora faccio in campo" diceva lo scorso aprile in un'intervista sul sito Tennis Majors.

"Tutti hanno le loro debolezze, la mia è mentale - ha ammesso durante lo US Open, insistendo sullo stesso concetto -. Ma piano piano si vedono dei miglioramenti. A New York in campo ho mostrato una versione migliore di me come persona e come giocatore. Ma per risolvere del tutto il problema ci vuole tempo. So di avere il tennis per salire ancora di livello, ma se non ci sono arrivato è solo per colpa mia". 

Pressing martellante: l'analisi del gioco di Andrey Rublev

Dal punto di vista tecnico, sente di aver bisogno di lavorare sulla fiducia nel cercare la palla in avanzamento e sulla velocità media della seconda di servizio. Ma l'efficacia in questi due aspetti del gioco è fortemente connessa alla tranquillità nella gestione delle emozioni. Alla calma che è virtù dei forti. A quella forza da raggiungere attraverso la calma.


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