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Eventi internazionali

Rotterdam, quarti e best ranking: è tornato "Museratti"

Il carrarino ha sconfitto Hubert Hurkacz e centrato il secondo quarto di finale in carriera in un ATP 500. E' virtualmente numero 56 del mondo. In Olanda, ha ritrovato il suo tennis più brillante e conquistato i tifosi

di | 09 febbraio 2022

"Rotterdam è uno dei miei tornei preferiti, qui mi sono sentito a casa". La dedica al pubblico dopo la vittoria contro Hubert Hurkacz, la prima su un Top 20 dal Roland Garros 2021, è il segno della rifioritura di Lorenzo Musetti. Il secondo successo più prestigioso della carriera gli vale il primo quarto di finale in un ATP 500 indoor. Finora si era spinto così avanti in questa categoria di tornei solo ad Acapulco all'inizio dell'anno scorso.

Il Musetti visto a Rotterdam ha mostrato lo stesso tennis offensivo, spigliato, brillante. Un tennis di quelli per vale, e sempre varrà, la pena comprare il biglietto. 

Contro Hurkacz , che nel 2021 ha trionfato a Miami su Janni Sinner e perso la semifinale di Wimbledon contro Matteo Berrettini, Musetti ha vinto sei punti in meno negli scambi corti ma è riuscito a ottenerne dieci in più in quelli che si sono chiusi fra cinque e nove colpi.

"Sapete tutti cosa può fare Hubert al servizio, e l'ha fatto nel secondo e nel terzo set - ha spiegato -. E' difficile fargli un break, ma ci conosciamo abbastanza visto che è la terza volta che ci affrontiamo. Ho iniziato bene, molto aggressivo. Penso che la chiave sia stata tenere i turni di battuta e cercare di attaccarlo quando lui non serviva così bene. Ho avuto un po' di alti e bassi nel secondo set, ma sono felice di come sia finita"

Il carrarino ha giocato con coraggio e personalità, ha preso l'iniziativa senza limitarsi a palleggiare in attesa dell'errore. E' tornato a scegliere, e non a lasciar scegliere l'avversario. Ovvero le qualità che hanno fatto impennare la sua classifica nella prima metà del 2021. Quelle stesse doti che hanno aumentato la sua base di tifosi e ammiratori, in cui rientra anche il coach Brad Gilbert che per lui ha coniato il soprannome di "Museratti": una fusione tra Musetti e la Maserati.

La scalata del carrarino nel 2021 si era fermata ai primi due set contro Novak Djokovic nel primo ottavo di finale Slam al Roland Garros. Lo spettacolo d'arte varia aveva incantato anche il numero 1 del mondo, che però era uscito alla distanza forte di una superiore capacità di gestione delle risorse e delle emozioni. 

Una seconda parte di 2021 condizionata dai contrattempi come lo spostamento della data dell'esame di maturità, da leggerezze come la squalifica a Montreal per essere uscito dalla bolla, da problemi di cuore per la fine della relazione con la sua fidanzata, hanno oscurato l'orizzonte.

Il sorriso di Lorenzo Musetti (Twitter ABN AMRO)

Ma nel 2022, è tornato il Musetti che fa battere i cuori come nel suo tatuaggio. A 19 anni, non sono tanti i giocatori che come lui possono vantare un bilancio vittorie-sconfitte in parità contro i Top 20. Il carrarino brilla di luce propria, emoziona i tifosi e "stressa" il coach Simone Tartarini, che ha confessato di aver sofferto le oscillazioni emotive della sfida contro Hurkacz a Rotterdam.

Gli improvvisi cambi di ritmo, la manualità che soddisfa gli esteti del tennis e il rovescio tornato a viaggiare veloce come le sue ambizioni, non sono soltanto coincidenze. Già si erano visti, nonostante le sconfitte, indizi di un progresso che è un ritorno al passato migliore contro DeMinaur in Australia e Majchrzak a Pune.

I successi in Olanda su Ymer e Hurkacz confermano che la strada è giusta. Intanto, con i 90 punti che si è assicurato grazie al quarto di finale a Rotterdam, è virtualmente numero 56 del mondo, per la prima volta dunque tra i primi 60. 

Musetti, Mister rovescio

Ora lo aspetta l'olandese Van de Zandschulp o Jiri Lehecka, il teenager ceco che ha eliminato Denis Shapovalov. Una sfida non proprio impossibile. "Tutti hanno la possibilità di vincere ogni torneo - ha concluso Musetti -. Qui mi sto divertendo, spero di giocare un'altra buona partita e di arrivare in semifinale".

In caso di vittoria ulteriore, si può ipotizzare una semifinale contro De Minaur o Tsitsipas, che lo fermò proprio in semifinale ad Acapulco riservandogli però grandi complimenti. I 180 punti del torneo messicano scadranno presto, ma dopo Rotterdam Musetti può tornare a riveder le stelle. 


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