-
Eventi internazionali

A Parigi il tema è Wimbledon. Rafa: "Sedersi a un tavolo e parlare"

Il tema dominante nelle interviste post match al Roland Garros è la decisione dell'Atp e della Wta, che hanno tolto i punti alla prossima edizione del torneo londinese. Nadal dice di non avere un'idea chiara sulla questione, ma poi invita al dialogo

di | 23 maggio 2022

Buona la prima a Parigi per Rafa Nadal. Il 13 volte campione del Roland Garros ha esordito rifilando un triplice 6-2 all’australiano Jordan Thompson.

“Una vittoria in tre set è sempre un buon inizio – le parole a caldo del maiorchino – anche se so che ci sono diverse cose che avrei potuto fare meglio. In generale sono contento della prestazione, a maggior ragione per la grande umidità che ho sentito oggi in campo. Mi piace pensare di poter cambiare qualcosa ogni giorno ed è quello che farò da domani. Ovviamente avrei preferito arrivare qui con un maggior numero di partite e di vittorie su questa superficie, ma è andata così, non posso farci nulla. Devo concentrarmi su quello che è e non sul passato”.

Wimbledon e i punti, una questione che tocca tutti a 360 gradi. “Devo ammettere - dice Rafa - che non ho un’opinione chiara sul punto. Il torneo ha delle persone che lavorano e che prendono una decisione. Nel circuito ogni giocatore ha una propria idea ed è per questo che non riusciamo mai a raggiungere gli obiettivi che potremmo raggiungere se fossimo uniti. Se sono d’accordo o meno con questa scelta non conta nulla. Il consiglio dell’ATP ha detto una cosa e noi atleti dobbiamo rispettarla. Da un lato capisco e rispetto la decisione di Wimbledon, dall’altro è anche normale che l’ATP faccia di tutto per proteggere i suoi membri. Non c’è giusto o sbagliato, è così. La speranza è che le parti possano presto di nuovo sedersi attorno ad un tavolo e ridiscutere tutto quanto”.

IGA SWIATEK

Per la numero 1 del mondo, Iga Swiatek, il cammino a Parigi inizia con la 29esima vittoria consecutiva. Senza storia il match con Lesia Tsurenko, sconfitta con lo score di 6-2 6-0. “Sono molto contenta di come sono andate oggi le cose – ha detto in conferenza stampa la polacca – soprattutto perché i primi turni sono sempre ricchi di insidie. Iniziare bene è importante e in campo ho provato delle buone sensazioni”.

Inevitabili alcune domande sulla situazione legata all’Ucraina e al torneo di Wimbledon. “Il momento è estremamente complesso e non è possibile prendere una decisione che faccia tutti contenti. Le ultime due settimane sono state molto difficili anche per noi che andiamo in campo. Sento che ci vogliano attribuire delle responsabilità anche se non dovrebbe essere così. Il problema è che le associazioni che organizzano i tornei, WTA, ATP e ITF, hanno tutte opinioni diverse. Lo sport è sempre stato utilizzato in politica e ciò rende la questione ancora più spinosa per i professionisti".

"La speranza è che coloro che sono chiamati a prendere una decisione trovino un punto d’accordo e si uniscano ma non è affatto semplice. La mancata assegnazione dei punti? Onestamente non mi è mai capitato di competere senza punti in palio, non so cosa dire. Per fortuna ne ho messi molti da parte fino ad ora e penso che quando ci sarà da giocare sarà tutto normale per me. Le motivazioni le trovo sempre, sono una ragazza che ama competere. Wimbledon è sempre Wimbledon, uno dei tornei più importanti della stagione”.

Per giocatori e giocatrici è tutt’altro che semplice, in questo momento, canalizzare le proprie energie nella quotidianità fatta di allenamenti e tornei. “Ci confrontiamo spesso, è vero, ma discussioni così delicate non capita praticamente mai di affrontarle. Le cose cambiano e anche molto velocemente, capire bene come comportarsi senza crearsi delle distrazioni è un problema. Sono la numero 1 e a volte mi chiedo se sto facendo abbastanza o se è giusto così. Numero 1, certo, ma ho comunque 20 anni e di esperienze nella vita devo ancora farne tante. Essere coinvolta mi piace ma allo stesso so che mi pentirei amaramente se fosse il mio gioco a risentirne”.

Iga continua a vincere e fermarla sembra davvero impossibile. “Sono abbastanza sicura che prima o poi perderò una partita (sorride, ndr). Sono pronta a questo e ho la consapevolezza del fatto che il circuito è pieno di grandi giocatrici in grado di esprimere un ottimo tennis. Devo essere brava a restare concentrata e a ricordare sempre tutto il duro lavoro svolto prima che iniziasse questa striscia positiva. Ogni superficie di gioco ha le sue particolarità. Sull’erba, ed esempio, sento di non essere ancora riuscita a tirare fuori tutto il mio potenziale. A Wimbledon voglio esserci anche per potermi mettere ulteriormente alla prova e dimostrare il mio valore. Adoro il sostegno dei tifosi in ogni parte del mondo, è davvero qualcosa di straordinario”.

LESIA TSURENKO

Parola anche alla sconfitta, l’ucraina Lesia Tsurenko: “Nonostante stia giocando, non mi sento bene. La prima idea è stata quella di tornare a casa quando tutto questo è iniziato. Mi sono scavata dentro per cercare di capire se fosse il caso di andare avanti o meno. Sono mesi, ormai, che mi fanno tante domande. Devo capire ogni giorno dove stare, dove allenarmi, se spostarmi per giocare quel torneo o no. Non ho più 20 anni e sono grande abbastanza ormai per capire che ci sono cose immensamente più importanti di qualche partita di tennis. Alla fine ho scelto di giocare ma ho voglia di godermi ogni partita così com’è, cercando di trovare un equilibrio tra l’andare in campo ed il resto delle preoccupazioni".

"Wimbledon? Come ucraina ho il dovere di mostrare tutto il supporto possibile per il mio Paese e credo che la decisione di escludere russi e bielorussi sia quella giusta. Sul non assegnare i punti, invece non sono d’accordo. Vorrei che la gente capisse che al mondo non c’è cosa peggiore di una guerra, in molti non vedono tutto ciò che vediamo noi. Le bugie che la propaganda russa sta dicendo sul mio paese mi fanno malissimo". 

VIKA AZARENKA

Dall’attuale regina del circuito all’ex numero 1, Vika Azarenka. Dopo la faticosa vittoria in rimonta (6-7 7-6 6-2) sulla romena Ana Bogdan, anche la bielorussa ha risposto alle domande su Wimbledon. “Ci sarebbero molte cose da dire ma preferisco evitare per non rischiare che le mie parole vengano decontestualizzate. Sono una tennista e sono qui per fare il mio lavoro. Penso di essere una brava persona che crede nell’unità di intenti e nella possibilità di aiutare il prossimo quando è possibile farlo. Molte persone non sanno ciò che accade dietro le quinte in un momento così delicato ed è giusto così, sono cose private degli atleti. Basta dire una parola e si ha la certezza di rendere qualcuno scontento. Lo sport dovrebbe unire ed è questo il mio primo pensiero all’interno del Players Council. Le mie idee sono sempre dirette al bene comune, non sono una vittima e non voglio apparire come tale”.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti