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Serena Williams, Catwoman diesel

Serena Williams non convince nel primo set ma batte Kristie Ahn. Avanza anche Kiki Bertens che supera in rimonta Katarina Zavatska. Incontrerà al secondo turno Sara Errani. Vincono Kvitova, Svitolina e Muguruza, fuori Vondrousova

di | 28 settembre 2020

Serena Williams

Serena Williams

Serena Williams riparte ancora una volta all'inseguimento dello sfuggente 24mo Slam in singolare e del record di Margaret Court. Inguainata in un outfit interamente nero, ha sconfitto 76(2) 60 Kristie Ahn, numero 102 del mondo, che aveva già battuto allo US Open 27 giorni fa. Nel primo set, Serena non convince. Subisce il primo break del match. Lo recupera solo nell'ottavo game, ma perde immediatamente il servizio così Ahn va a servire per il primo set. Paga però quattro errori di dritto in cinque punti. Il tiebreak è un monologo di Serena, che innesca le marce alte. Alla numero 102 del mondo mancano potenza al servizio e anticipo in risposta.

Nel secondo set, Serena è assoluta padrona del campo: affonda con il dritto, accelera con profondi rovesci in diagonale. E non c'è più storia. Al secondo turno giocherà il suo 80mo incontro in singolare al Roland Garros, un record fra le giocatrici in attività, contro la bulgara Tsvetana Pironkova che ha eliminato Andrea Petkovic. Sarà un altro déjà-vu. Serena l'ha infatti sconfitta per la quinta volta su cinque confronti nel quarto di finale del recente US Open. Un risultato decisamente inatteso per la bulgara, che giocava il primo torneo in tre anni dopo la maternità.

Cielo grigio su, maglia arancio giù. E' quella di Kiki Bertens, che centra il secondo turno e sfiderà Sara Errani. Dopo sette mesi di stop per la pandemia ha saltato lo US Open, ha perso subito a Roma e si è ritirata a Strasburgo per un infortunio al tendine d'Achille. L'olandese, numero 8 del mondo, ha avuto bisogno di un set di adattamento prima di lanciare il suo Roland Garros. Ha sconfitto 26 62 60 Katarina Zavatska, ucraina numero 118 del mondo che non ha mai battuto in carriera una top 60. "Non sento alcuna pressione quest'anno" ha detto al sito del torneo Bertens, tradita da problemi di stomaco al secondo turno l'anno scorso. 

Nel 2019, Bertens ha raggiunto il best ranking al numero 4 del mondo, miglior olandese in classifica dai tempi di Betty Stove, ex n.4 WTA, finalista a Wimbledon nel 1977.

 

 

A fine anno, Bertens ha abbandonato lo storico coach Raemon Sluiter, ottimo doppista da giocatore, per iniziare a lavorare con Elise Tamaela, che aveva seguito in passato Aleksandra Krunic. Le due si conoscono da tempo, c'era proprio Tamaela al suo angolo quando Bertens vinse il titolo a Charleston nel 2018. Non gli piace troppo stare sotto i riflettori. Giocare bene sulla terra battuta, invece, è sempre stato molto più nelle sue corde. Farlo senza pubblico, ha detto alla vigilia, è un peccato. Ma non se ne preoccupa più di tanto. "Gioco per me stessa, perché voglio capire a che punto sono, se sto facendo bene o no. Vedremo dove arriverò".

Curioso l'episodio che ha segnato l'inizio del terzo set. Zavatska rompe le corde di due racchette in due punti consecutivi. Non ne ha qui, è quasi in lacrime, il coach gliene porge una dalla tribuna ma l'ucraina non rientra più in partita.

Quando si gioca al coperto, Petra Kvitova è l'avversaria peggiore possibile. Sul Philippe Chatrier con il tetto chiuso, in una Parigi fredda e piovossima, la ceca spegne le ambizioni di Oceane Dodin. Numero 118 del mondo, la francese si è rivelata troppo fragile sulla seconda di servizio per firmare la seconda vittoria stagionale contro una top 20. Kvitova, numero 11 del ranking, ha chiuso 63 75. La due volte campionessa di Wimbledon ha raggiunto la semifinale al Roland Garros nel 2012. Da allora, però, non ha mai msuperato gli ottavi a Parigi. Al secondo turno, affronterà l'azzurra Jasmine Paolini o la spagnola Aliona Bolsova.

"Non ci eravamo mai incontrate, nemmeno in allenamento" ha detto a caldo Kvitova che ha completato il match con 29 vincenti, 14 gratuiti e l'86% di punti vinti con la prima di servizio. "Gioca molto aggressiva, i suoi colpi sono simili ai miei. Perciò ho cercato di aspettare l'occasione giusta per ottenere il break nel primo set. Nel secondo poi lei ha alzato il suo livello, la partita è stata davvero dura alla fine". 

 

 

Avanzano anche Elina Svitolina e Garbine Muguruza. l'ucraina, che ha vinto il titolo a Strasburgo la scorsa settimana e non ha mai perso all'esordio al Roland Garros, ha superato la russa Varvara Gracheva 76(2) 64 sul Suzanne Lenglen. Sul pittoresco campo Simonne Mathieu, lo stadio che incorpora una serra, la campionessa del 2016 ha recuperato da sotto 0-3 nel terzo set prima di completare il 75 46 86 sulla slovena Tamara Zidansek, numero 83 del mondo.

Vinto il primo set al tiebreak, Svitolina ha perso il servizio all'inizio del secondo. Si è trovata sotto 2-4 ma ha vinto gli ultimi quattro game e si è guadagnata il secondo turno contro la messicana Renata Zarazua. "Non è stato facile, lei dalla fine del primo set ha alzato il livello di gioco. Mi ha fatto sudare per conquistare il parziale e ha continuato così anche nel secondo. E' stato importante per me mantenere la concentrazione, giocare punto dopo punto".

Dopo il match, Svitolina ha sottolineato l'importanza dell'attenzione, della concentrazione per trovare la via verso la vittoria in uno scenario in cui non esistono sfide scontate. Un concetto su cui ha insistito anche Muguruza in conferenza stampa. "Il livello del tennis femminile è salito. Siamo tutte più preparate, c'è una grande differenza dal punto di vista fisico rispetto a dieci anno fa" ha detto. "Sono i piccoli dettagli che fanno la differenza tra vincere e perdere, nei primi turni possono abbondare le sorprese".

Stavolta la spagnola, semifinalista allo US Open ma battuta allo US Open da Tsvetana Pironkova, ha mostrato una diversa disponibilità a restare in partita. "Con le luci e soprattutto con il freddo cambia tanto" ha spiegato, "un tempo non giocavo tornei con temperature così basse. E questo influenza anche il rimbalzo della palla". Tuttavia, ha commentato, "mi sento più predisposta di prima a soffrire, ad accettare tutte le situazioni durante la partita". Ce ne saranno di diverse al secondo turno contro Kristyna Pliskova, che punta su servizio, dritto e scambi brevi come sua sorella Karolina.

E' già finito invece il Roland Garros della finalista della scorsa edizione, Marketa Vondrousova. La ceca, numero 15 del mondo e semifinalista agli Internazionali BNL d'Italia, non ha avuto chances contro la polacca Iga Swiatek. La diciannovenne, che ha raggiunto gli ottavi un anno fa, ha chiuso 61 62.

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