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Pliskova vince, Sherif fa la storia

Karolina Pliskova batte in rimonta la debuttante Mayar Sharif, prima tennista egiziana nel main draw di uno Slam. Al secondo turno affronterà Jelena Ostapenko

di | 29 settembre 2020

Karolina Pliskova

Karolina Pliskova

Un debutto così l'avrebbe solo sognato fino a qualche tempo fa. Anche se non c'è stato il lieto fine. Mayar Sherif, prima tennista egiziana nel tabellone principale di uno Slam, ha costretto al terzo set Karolina Pliskova, numero 4 del mondo. La ceca ha mancato otto set point nel primo set e trasformato la sesta palla break in lunghissimo settimo game nel terzo prima di festeggiare il 67(9) 62 64 che vale il secondo turno.

L'ex numero 1 del mondo ha chiuso con 45 vincenti a 22 e 46 gratuiti, più della metà dei quali concentrati nel primo set, contro i 28 dell'avversaria. Ha trasformato 5 delle 15 palle break e vinto quasi l'80% dei punti giocati con la prima di servizio.

Pliskova vince ma Sherif aggiunge un altro capitolo a una storia da romanzo, manifesto del potere della motivazione di fronte alle difficoltà.

Numero 172 del mondo, Sherif ha perso solo 14 game nelle tre partite di qualificazione. Ha ricevuto anche gli inattesi e graditissimi complimenti di Mohammed Salah, la più grande stella del calcio egiziano.

Classe 1996, ha dovuto interrompere la carriera junior perché non poteva permettersi le spese delle trasferte. Gli stessi problemi economici l'hanno costretta a chiudere prima del tempo l'esperienza ad Alicante, all'accademia di Juan Carlos Ferrero.

Ma il tennis è una missione. Si trasferisce negli Stati Uniti, si laurea alla Pepperdine University in medicina dello sport e diventa la seconda tennista nella storia del college a giocare una semifinale nel campionato universitario in singolare. Disputa anche gli incontri di doppio con Rana, una delle sue tre sorelle, laureata anche lei in medicina dello sport nel 2018.

Dopo l'università, ha raccontato a The National alla fine del 2019, è tornata a lavorare con Justo Gonzalez, coach che aveva conosciuto in Spagna. Gonzalez credeva già allora in Mayar, tra le migliori 50 nel ranking Under 18. "Mi dedica tanto tempo e grande passione, per lui non è solo un lavoro. Se credo così tanto in me stessa è in buona parte merito suo".

In una nazione come l'Egitto, che ha espresso un solo top-40 tra uomini e donne, Ismail El Shafei ovvero uno dei quattro giocatori capaci di battere Borg a Wimbledon, non è facile sognare di emergere nel tennis.

Sherif però ha aperto una strada. Nel 2019 ha vinto sei titoli ITF, ha chiuso la stagione con 71 vittorie e 17 sconfitte. Ha anche conquistato la medaglia d'oro ai Giochi Panafricani. Un successo che le consentirà di aggiungere un'altra prima volta alla lista dei suoi traguardi da pioniera del tennis nazionale: a Tokyo sarà la prima giocatrice egiziana ai Giochi Olimpici.

Sherif ama il basket e considera Kim Clijsters il suo modello. Non si ispira alle giocatrici di oggi. "Mi è difficile prenderle a modello, perché penso di poter scendere in campo e batterle" ha detto. A giudicare dal suo esordio assoluto in uno Slam, non ha tutti i torti.

Al secondo turno Pliskova incontrerà la campionessa del Roland Garros 2017 Jelena Ostapenko, numero 43 del mondo, che non aveva più vinto un match a Parigi da allora. Dopo i quarti a Strasburgo la scorsa settimana, è tornata a gioire alla Porte d'Auteuil con il netto 62 61 sulla statunitense Madison Brengle, numero 78 del ranking. Non si affrontano dal torneo di Pechino dello scorso autunno, e allora vinse a sorpresa la lettone in tre set. La ceca, però, si è imposta sempre alla distanza nell'ultimo confronto sulla terra battuta, a Stoccarda nel 2018 dove poi avrebbe vinto il titolo.

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