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Eventi internazionali

Ranking ATP, i top e i flop del 2020

Jannik Sinner è il protagonista del balzo in avanti più rilevante rispetto alla classifica di fine 2019 tra gli attuali top 50. Chi è salito di più, chi è arretrato di più in top 100

di | 24 novembre 2020

Jannik Sinner dall'alto

Jannik Sinner dall'alto

Nessuno è migliorato come Jannik Sinner. Almeno nella top 50 nel ranking ATP. Nonostante il meccanismo emergenziale di classifica che tiene conto dei migliori risultati da marzo 2019 ad oggi e ostacola i grandi salti in avanti in classifica, rispetto a dodici mesi fa l'azzurro ha guadagnato 41 posizioni in classifica, passando dal numero 78 al numero 37. E' questo il primo dato che salta agli occhi oggi confrontando la classifica mondiale di fine 2020, cioè quella di lunedì 23 novembre, all'indomani delle Nitto ATP Finals, con quella del 31 dicembre 2019. Il primo quarto di finale Slam al primo Roland Garros e il primo titolo a Sofia hanno spinto per la prima volta in top 40 il miglior teenager nella classifica mondiale. Sinner è il protagonista del miglioramento più cospicuo in classifica tra gli attuali top 50.

In questo gruppo, solo altri tre giocatori hanno guadagnato più di venti posizioni rispetto alla classifica di fine 2019. Il primo è Casper Ruud, (+27, da 54 a 27), il norvegese con la classifica più alta di sempre: ha battuto anche il primato del padre e suo coach Christian. Nel 2020 ha vinto il suo primo titolo a Buenos Aires, raggiunto la finale di Santiago e due finali dopo il lockdown, nell'ATP 500 di Amburgo e agli Internazionali BNL d'Italia, la sua prima in un Masters 1000. 

C'E' CHI SALE...

Guadagna 27 posizioni anche Ugo Humbert, numero 57 un anno fa e 30 a fine 2020 grazie ai due titoli a Auckland e Anversa e al quarto di finale a Parigi Bercy. Ne ha guadagnate 21 Kyle Edmund, da 69 a 48, merito soprattutto dei risultati concentrati prima del lockdown come i quarti a Auckland e Acapulco e il secondo titolo in carriera a New York.

Menzione speciale per le 19 posizioni scalate Tennys Sandgren e Lorenzo Sonego, che a Vienna ha inflitto a Novak Djokovic la sconfitta più severa della sua carriera.

Se si allarga lo scenario agli attuali top 100, è notevole la risalita di Vasek Pospisil, sconfitto da Sinner in finale a Vienna. Il trentenne canadese è risalito di 89 posizioni rispetto a un anno fa, il progresso più cospicuo tra i giocatori tra i primi 100 del mondo a fine 2020.

Prima di Sofia, in stagione aveva raggiunto anche la finale a Montpellier, perdendo contro Gael Monfils, e gli ottavi allo US Open. A quel punto del torneo, erano ancora in tabellone anche Felix Auger-Aliassime e Denis Shapovalov per una prima volta storica. Non era mai successo che tre canadesi fossero ancora in corsa al quarto turno dello US Open in singolare maschile.

Il 2020 è anche la stagione di Pedro Martinez e di Yannick Hanfmann, che guadagnano rispettivamente 86 e 76 posizioni, della risalita del finlandese Emil Ruusuvuori, dello statunitens Tommy Paul e dell'argentino Federico Coria, entrato per la prima volta in top 100.

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E C'E' CHI SCENDE...

Kei Nishikori ha invece perso più posizioni di tutti tra i top 50, effetto dell'infortunio che l'ha costretto a tornare in campo solo a Kitzbuhel, perdendo contro Kecmanovic al primo turno: non giocava dal 28 agosto 2019. Sconfitto da uno scintillante Lorenzo Musetti al Foro Italico, il giapponese è arretrato di 28 posti, dal numero 13 all'attuale 41. E' l'unico ad aver perso più di venti posizioni tra i primi 50.

Tra gli attuali top 100, saltano all'occhio i balzi all'indietro del lungodegente Lucas Pouille, passato dalla posizione numero 22 alla 70 (-48) e del moldavo Radu Albot, scivolato dal 46° al 93° posto (-47).

Una smorfia di Stefanos Tsitsipas, insoddisfatto (foto Getty Images)

Un'ultima nota. Nonostante il ranking quasi biennale, gli otto qualificati alle ATP Finals erano anche gli otto con più punti di tutti contando solo i risultati del 2020. Una conferma del loro valore.

Cambia in maniera non marginale la distribuzione dei punti fra i top 10, e in questo sta la maggiore perplessità verso Stefanos Tsitsipas o Alexander Zverev, ancora troppo discontinui per l'ultimo salto di qualità. Oggi tra Medvedev e Federer, numero 5 ma assente praticamente per tutta la stagione, ci sono 1840 punti. Tra il russo e Tsitsipas, numero 6, 2545. Un anno fa tra il numero 4, Thiem, e il numero 6, Tsitsipas, il divario era di 525 punti. E la matematica, si sa, non mente.

I GRANDI SALTI IN AVANTI IN TOP 50 (2019-2020)
1) Jannik Sinner + 41 78 - 37
2) Casper Ruud + 27 54 - 27
Ugo Humbert + 27 57 - 30 (C-H)
4) Kyle Edmund + 21 69 - 48
5) Tennys Sandgren + 19 68 - 49
Lorenzo Sonego +19 52-33

E IN TOP 100 
1)Vasek Pospisil + 89 150 - 61
2)Pedro Martinez + 86 171 - 85
3) Yannick Hanfmann + 76 174 - 98
4) Attila Balazs + 42 134 - 92
5) Jiri Vesely + 38 106 - 68
Emil Ruusuvuori + 38 124 - 86
7) Tommy Paul + 36 90 - 54 
8) Alejandro Davidovich Fokina + 35 87 - 52
9)Federico Coria + 30 121 - 91 

I GAMBERI IN TOP 50
Kei Nishikori -28 13-41
Guido Pella -18 25-43
Nick Kyrgios -15 30-45

E IN TOP 100
Lucas Pouille -48 22-70
Radu Albot -47 46-93
Jo-Wilfried Tsonga -33 29-62
Joao Sousa -30 60-90
Ignacio Londero -29 50-79
Cuevas -25 45-67

Escono dalla top 100
Andreas Seppi, Hugo Dellien, Roberto Carballes-Baena, Yasutaka Uchiyama, Gregoire Barrere, Jaume Munar, Leonardo Mayer, Damir Dzumhur, Ivo Karlovic, Alexei Popyrin, James Duckworth. Non ha più classifica Nicholas Jarry dopo la squalifica per doping

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