Alla “Caja Magica” di Madrid pazzesco primo singolare della sfida che designerà l’avversaria della Croazia nella semifinale di venerdì: Kukushkin si impone 13-11 al tie-break decisivo con Kekmanovic dopo aver annullato 4 match-point. Nel secondo singolare Nole pareggia superando in due set Bublik e poi trascina un tremebondo cacic al trionfo in doppio
di Tiziana Tricarico | 01 dicembre 2021
E’ una Serbia che va in pezzi, quella che circonda Novak Djokovic. SuperNole però ha la supercolla, aggiusta tutto e porta la sua squadra ancor auna votla in semifinale di Coppa Davis.
Il n.1 del mondo gioca e lotta da par suo e, dopo l’harakiri di Miomir Kecmanovic (un vantaggio di 4-1 nel terzo set sprecato contro Kukushkin), prima fa fuori Bublik in due set, poi riesce a rimettere insieme i frammenti di un Nikola Cacic che gli si stava sbriciola accanto dopo un buon primo set del doppio decisivo. Perde due volte il servizio, non mette più in campo una risposta. A un certo incespica da solo mentre cerca di fare movimento a rete.
Il sogno di Djokovic di andare alla caccia di un’altra Davis però è troppo forte e a furia di risposte straordinarie e prime di servizio al fulmicotone, la baracca resta in piedi e anche cacic, come un cartone animato, rinasce dalle sue briciole.
I due vecchi pirati kazaki, Golubev/Nedovyesov, entrambi 34enni, pronti ad andare sempre all’arrembaggio con successo, arrivano a un soffio da fare il break all’inizo della terza partita.
Poi Nole li castiga, trasporta Cacic a strappare la battuta agli avversari e a quel punto il 30enne di Banja Luka si ricorda di essere n.36 del mondo nella specialità. Ritrova la prima di servizio e le accelerazioni da fondo che fino ad allora erano state solo morbidi lob.
La Serbia chiude 6-2 2-6 6-3 e vola alla semifinale di venerdì (dalla 16 diretta in esclusiva su SuperTennis), dove avremmo potuto trovarci noi italiani e invece ci sarà la Croazia di Marin Cilic. Un’opportunità ghiotta per il n.1 del mondo di andare a giocarsi un’altra finale. E con lui in campo non è mai finita.
Nel primo singolare, quello tra i numeri due dei rispettivi team, Mikhail Kukushkin, n.182 del ranking ma numero 39 meno di tre anni fa, si era imposto 76(5) 46 76(11), dopo una battaglia di tre ore e 18 minuti, su Miomir Kecmanovic, 69 del ranking, chiudendo al quinto match-point dopo averne annullati a sua volta quattro.
Uno pari il bilancio dei precedenti tra i due con Kecmanovic scattato meglio dai blocchi (2-0). Ma per il team serbo è stata un’illusione: Kukushkin ha rimesso le cose a posto riagguantando e superando il 22enne di Belgrado (3-2) che ha anche rischiato nel sesto gioco dove ha cancellato una palla-break (3-3). I due hanno lottato spalla a spalla, con il serbo un po’ più in difficoltà nei propri turni di servizio rispetto al kazako. Ha deciso il tie-break: il 33enne di origini russe (è nato a Volgograd), in piena trance agonistica, è stato sempre in vantaggio (2-0, 4-1, 5-3, 6-4) e se lo è aggiudicato per 7 punti a 4.
Galvanizzato dal successo parziale Kukushkin ha preso un break di vantaggio anche nella seconda frazione strappando la battuta a Kecmanovic nel terzo gioco ed allungando poi sul 3-1. Il 33enne di Volgograd ha difeso il vantaggio fino all’ottavo game quando, complice qualche errore di troppo del kazako, il 22enne di Belgrado ha centrato il contro-break al termine di uno scambio giocato a tutto braccio che ha sfiancato il rivale (4-4). Poi con un turno di servizio tenuto a zero il serbo è passato in vantaggio 5-4. Spettacolare decimo gioco con Kukushkin che ha mancato cinque opportunità per il 5 pari cedendo servizio e set a Kecmanovic alla quinta palla utile (6-4).
Sulle ali dell’entusiasmo il serbo è volato 3-0 nel set decisivo: nel quarto gioco il kazako ha cancellato cinque palle per il doppio break (3-1) ed in quello successivo ha avuto anche la chance di riaprire il match ma Kecmanovic ha tenuto duro (4-1).
Il 22enne di Belgrado ha difeso il vantaggio fino al 5-3 ma nel nono gioco Kukushkin con almeno tre diritti incrociati tirati come se non ci fosse un domani ha prima annullato due match-point e poi, alla terza opportunità, si è ripreso il break (5-4).
Al cambio campo medical time-out chiesto dal serbo che si è fatto massaggiare l’adduttore della coscia sinistra: alla ripresa dell’incontro il kazako ha completato la rimonta (5-5).
Ha deciso un altro tie-break: Kecmanovic ha compensato con un paio di diritti potenti la diminuita mobilità salendo 4-1, Kukushkin si è rimesso in pari (4-4).
Il serbo con un diritto incrociato in un disperato recupero si è procurato il terzo match-point complessivo (6-5) ma ha spedito lungo proprio il diritto (6-6). Il kazako ha annullato col servizio il quarto match-point (7-7).
Poi un nastro molto poco serbo ha deviato in corridoio il rovescio di Kecmanovic che però con una prima al centro ha annullato il primo match-point del Kazakhstan (8-8).
Ne è arrivato un secondo ma il rovescio di Kukushkin si è spento in rete (9-9), stesso discorso per il terzo, sul quale il rovescio è finito in corridoio (10-10), e per il quarto, con un altro rovescio in rete (11-11). Ma il quinto è stato quello buono con il diritto del 22enne di Belgrado terminato fuori per il 13-11 Kazakhstan. Con Kecmanovic che ha frantumato la racchetta.
Incontenibile la gioia di Kukushkin - uno che in Coppa vanta vittime illustri (chiedere anche Seppi, Fognini e Bolelli per informazioni) - sdraiato sul campo dopo l’ennesima impresa con la maglia della nazionale. Ha avuto il merito di non arrendersi, nemmeno quando il suo più giovane avversario sembrava ingiocabile.
A riaccendere le speranze serbe di qualificazioni ci aveva pensato Novak Djokovic, dominatore del tennis mondiale, che ha battuto 63 64, in poco più di un’ora e un quarto di partita, Alexander Bublik, n.36 del ranking, infilando la diciottesima vittoria consecutiva con la maglia della nazionale.
Nota curiosa: Novak era rimasto fino all’ultimo in panchina a tifare per il compagno di squadra. Non esattamente il modo migliore per prepararsi a scendere in campo… ma Nole è Nole!
Tra il 34enne di Belgrado ed il 24enne anche lui di origini russe (è nato a Gatchina) non c’erano precedenti. Bublik ha dovuto annullare una palla-break già nel secondo gioco ma contro un Djokovic quanto mai attento l’impresa nel quarto gioco non gli è riuscita ed il serbo è salito 4-1 confermando il break. Il kazako ha fatto vedere poco il suo tennis scintillante e le sue giocate imprevedibili, anzi: nell’ottavo game ha avuto bisogno di cinque ace per evitare il doppio-break ma poco dopo Nole si è assicurato il primo parziale per 6-3.
Nel secondo gioco della seconda frazione il 34enne di Belgrado ha concesso ed annullato le prime - ed uniche - palle-break concesse nell’incontro ma in quello successivo è stato lui a strappare ancora una volta la battuta al 24enne di Gatchina allungando poi sul 3-1. Il serbo non ha concesso praticamente più nulla, nel nono game Bublik ha annullato un match-point ma nel decimo Nole ha archiviato la pratica siglando il 6-4 con una prima vincente. E poi via a prepararsi per il doppio.