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Parole da Slam - Gli azzurri: "Pronti per i Big 3"

Jannik Sinner e Lorenzo Musetti si scambiano complimenti a vicenda per le loro vittorie nel terzo turno. E non vedono l'ora di affrontare Nadal e Djokovic. "Sono partite difficili - spiega Jannik - ma sono degli ottimi test per capire a che punto siamo"

05 giugno 2021

L'obiettivo è centrato: negli ottavi di finale del Roland Garros 2021 avremo gli italiani del momento, attesi con tutta probabilità dai 3 più forti giocatori della storia del tennis: Musetti-Djokovic e Sinner-Nadal sono già due sfide sicure. Berrettini, in caso di vittoria, potrebbe avere Roger Federer.

JANNIK SINNER

Sapevo che Ymer è un giocatore molto molto solido. Ci avevo perso l'ultima volta (quest'anno a Montpellier, ndr) e immaginavo sarebbe stato un match difficile. In particolare nel secondo set mi ha saputo mettere in difficoltà, ma sono stato bravo a rimanere calmo e a gestire bene la situazione”.

“Musetti? È un giocatore straordinario, con tantissime opzioni nel repertorio. E ha già accumulato tanta esperienza, forse persino più di me, perché lui ha giocato a lungo anche gli Slam Juniores. Con la palla fa davvero quello che vuole, direi che per certi versi ha più talento di quanto ne abbia io. Spesso ci chiedono l'uno dell'altro, io penso solo che sia un bene avere due giocatori come noi, in particolare per i fan italiani. Siamo molto diversi, sul campo e caratterialmente, per questo è un bel confronto da vedere. Giocare contro Novak e Rafa? Difficile, ma si tratta di test importanti, che ci faranno bene”.

“Potremmo stare delle ore a parlare di ogni giocatore italiano, in questo momento siamo talmente tanti, e ognuno ha delle caratteristiche ben precise. Caratteristiche che dipendono dall'ambiente in cui siamo cresciuti, ma anche dalle nostre qualità fisiche. È ovvio per esempio che uno come Matteo (Berrettini, ndr) abbia nel servizio un'arma così importante. Mentre Lorenzo ha altre doti, io altre ancora. Ognuno cerca di focalizzarsi su quello che sa fare meglio, ma è bello vedere che siamo in tanti, tutti protagonisti in uno Slam”.

LORENZO MUSETTI

“Adesso voglio godermi per un po' questa bella vittoria, poi penserò a come provare a battere Djokovic, per cercare di andare ancora più avanti. Di messaggi per lui non ne ho, ma cercherò soprattutto di divertirmi. Questo è il mio primo Slam, quella con Cecchinato era la mia prima partita al quinto, dunque è stato un concentrato di emozioni non semplice da gestire. Alla fine, dopo qualche occasione sfumata, sono riuscito a chiudere ed ero allo stesso tempo entusiasta ed esausto”.

“Con Djokovic ci siamo allenati alcune volte, ma si tratta del nostro primo incontro ufficiale, ed essendo per giunta in uno Slam, ci sarà una dose extra di tensione. Queste sfide, tuttavia, erano il motivo per cui ho cominciato a giocare a tennis, il mio sogno di bambino. E arrivarci è uno stimolo straordinario. Tutti i sacrifici fatti negli anni, tutto il lavoro, è ripagato da momenti come questo”.

“I miei colpi a effetto? Stavolta ho giocato probabilmente due dei migliori colpi della mia carriera. Il primo in particolare (la volèe dietro la schiena, ndr) è stato un concentrato di magia e fortuna. Fortuna perché anche se la provassi di nuovo dieci volte, non so se mi riuscirebbe ancora. Ho provato e mi è andata bene, e poi mi è venuto persino da ridere...”.

“Io e Jannik? Siamo diversi, ma rappresentiamo il futuro del tennis italiano e del tennis in generale. Lui è un po' più avanti di me in questo momento, ma io devo concentrarmi soprattutto su me stesso, cercare di migliorare sempre. Poi è ovvio, sono contento di vedere Jannik così competitivo, così avanti in classifica: penso che si meriti tutto ciò che sta ottenendo”.

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