Il britannico centra il miglior risultato Slam in carriera battendo Tommy Paul. Ringrazia i tifosi e spiega: "Ho esordito a Wimbledon nel 2017, da allora sono più maturo come persona e giocatore". Goffin ha piegato Tiafoe dopo quattro ore e 36 minuti
di Alessandro Mastroluca | 03 luglio 2022
Dopo quattro ore e 36 minuti, David Goffin ha festeggiato il secondo quarto di finale in carriera a Wimbledon. Ha inseguito per gran parte del match contro lo statunitense Frances Tiafoe, che gli ha squadernato l'intero repertorio. Energia e improvvisazione creativa l'hanno condotto avanti due set a uno, ma non più in là. La forza di volontà e la maggiore precisione del belga hanno fatto la differenza.
Goffin, numero 58 del mondo, ha chiuso 7-6(3), 5-7, 5-7, 6-4, 7-5, forte di 18 ace a 16. Nonostante sette colpi vincenti in meno (59 contro 68) e un minore rendimento a rete (28 punti su 51 discese, 33 su 44 per Tiafoe), Goffin ha eguagliato il suo miglior risultato in uno Slam.
Al suo ottavo Wimbledon in carriera, può vantare due quarti di finale nel torneo come nella storia era riuscito a un solo belga prima di lui, Willie de Warzee nel 1904 e 1908.
Ai quarti di finale Slam per la quarta volta in carriera, eguagliato il primato nazionale di Jacques Brichant, Goffin affronterà l'ultimo giocatore di casa ancora in tabellone. Giocherà infatti contro Cameron Norrie, che ha battuto Tommy Paul 6-4, 7-5, 6-4 e centrato il primo quarto in un major in carriera.
Nell'era Open, solo quattro tennisti britannici erano andati così avanti nello Slam di casa: Andy Murray (che ne ha giocati 10), Tim Henman (8), Roger Taylor (2) e Greg Rusedski (1). "E' incredibile festeggiare questo risultato con la mia famiglia qui presente è speciale. In questo torneo, ho avuto un tifo straordinario, si è visto soprattutto nei momenti difficili" - ha detto Norrie a caldo dopo la partita sul campo 1.
Il numero 1 di Gran Bretagna ha ringraziato i tifosi a cui si è rivolto per un bilancio di questi primi anni di carriera. "Forse mi avrete visto nel 2017 quando ho esordito a Wimbledon. Non avevo pazienza, volevo tutto e subito e al primo turno Tsonga mi ha fatto a fettine in un'ora e deci minuti - ha detto -. Da allora sono migliorato e maturato molto come persona, e penso si veda anche in campo".