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Nadal, ultima esibizione in Messico: il messaggio sibillino ai tifosi

Nadal ha chiuso il ciclo di esibizioni in Sudamerica battendo Ruud a Città del Messico. Alla vigilia della partita ha lanciato un messaggio particolare ai tifosi locali e non

di | 02 dicembre 2022

Rafa Nadal ha chiuso il tour di esibizioni in Sudamerica con Casper Ruud. Il quinto incontro con il norvegese, che l'ha battuto solo a Quito, si è chiuso 7-6 (7) 6-4 per lo spagnolo davanti a 30 mila entusiasti spettatori.

"Non avevo mai giocato a Città del Messico - ha detto alla vigilia della partita -. Molto probabilmente sarà la mia ultima volta in Messico perché Acapulco non fa parte della mia programmazione per il 2023 e la stagione 2024 è lontana".

Evidentemente la priorità del 36enne e neo-papà Rafa Nadal sarà mantenersi in condizione per giocare i grandi tornei. E non ritrovarsi, come alla fine di questa stagione, costretto a disputare le Nitto ATP Finals in uno stato di forma che lui stesso ha definito come insufficiente per lottare per la vittoria. "La cosa importante è arrivare nei tornei importanti con la miglior preparazione possibile e competere per fare buoni risultati" ha detto.

Convinto che la rivalità con Roger Federer e Novak Djokovic abbia contribuito ad allungare la carriera di tutti i tre grandi rivali, i Fab 3, Rafa Nadal ha raccontato il suo piano. E confermato che il fattore chiave per decidere se andare avanti o smettere in fondo non è mai cambiato. "Voglio essere felice, sentirmi realizzato quando gioco a tennis. Almeno fino a quando la fatica e il dolore fisico non supereranno la gioia e l’emozione di scendere in campo" ha detto in un'intervista a La Stampa.

Negli ultimi mesi poi si è aggiunta anche la nascita del piccolo Rafael. A Parigi-Bercy, tre settimane dopo la paternità, il maiorchino ha raccontato la difficoltà del distacco dal figlio che ha voluto con sé a Torino per le Nitto ATP Finals.

Così quella frase "il 2024 è lontano" può lasciar pensare, alla luce di questi elementi, che la prossima stagione possa essere decisiva, probabilmente l'ultima. Nadal non basa le sue scelte né la sua programmazione sulla possibilità di tornare numero 1 del mondo. Non è la classifica il motore che muove le sue decisioni. 

Negli ultimi anni ha ridotto i suoi impegni, non solo a causa degli infortuni. Ha comunque vinto due Slam l'anno scorso, e per la prima volta in carriera ha conquistato Australian Open e Roland Garros di fila, nella stessa stagione. 

Nadal è il più titolato negli Slam, non ha nulla più da dimostrare, vive per la competizione ma senza l'ossessione per la competizione. Non ha rivincite da prendersi, come Jimmy Connors che in maniera diversa viveva per la competizione e per un inesausto desiderio di riscatto. Rafa è felice anche cambiando pannolini, ha detto.

Ha accettato il cambiamento come parte della sua evoluzione competitiva e della sua esistenza. E visto che "il 2024 è lontano", in termini agonistici, potremmo non stupirci se, magari dopo un ultimo Roland Garros da protagonista, Rafa decida di chiudere la sua storia tennistica già l'anno prossimo. 

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