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Nadal e Djokovic, vincere in casa ha un altro sapore

Sul campo a lui dedicato, Nadal cede un set contro Ivashka ma centra gli ottavi: sfiderà Nishikori. Nel suo centro a Belgrado, Djokovic domina il coreano Kwon e si qualifica per i quarti. Tornei su SuperTennis

di | 21 aprile 2021

"A Barcellona ho un'altra possibilità" diceva alla vigilia Rafa Nadal, che qui ha vinto undici volte l'ATP 500. L'inizio del torneo, sul campo a lui intitolato, non è andato esattamente secondo i suoi piani. Chi ha seguito la partita su SuperTennis ha ammirato nel primo set soprattutto i colpi pesanti del bielorusso Ilya Ivashka, numero 111 del mondo. Ma Nadal è pur sempre il miglior giocatore su terra battuta, con una percentuale di vittorie su questa superficie del 91%, e ha vinto comunque in rimonta 3-6 6-2 6-4.

La forte pioggia caduta nella notte, che ha costretto gli addetti ai campi a un lavoro supplementare ritardando ad esempio l'inizio del match tra Musetti e Felix Auger-Aliassime sulla Pista Manuel Santana, hanno reso meno efficace il gioco di Nadal, poco brillante peraltro al servizio.

Ivashka ha completato una piccola impresa al termine del primo parziale. E' infatti l'ottavo giocatore ad aver tolto un set a Nadal a Barcellona, dal suo debutto nel 2003. Si unisce nella lista agli spagnoli Alex Corretja, David Ferrer e Nicolas Almagro, al finlandese Jarko Nieminen, a Fabio Fognini, all'argentino Leonardo Mayer e all'austriaco Dominic Thiem.

Non solo. E' anche il primo giocatore fuori dai primi 100 del mondo capace di togliere un set a Nadal sulla terra battuta. Non succedeva dal torneo di Sao Paulo del 2013. In semifinale, Nadal sconfisse allora la grande meteora del torneo, l'argentino Martín Alund, 6-3 6-7(2) 6-1. Alund, che un mese dopo avrebbe raggiunto il suo best ranking al numero 84 del mondo, era allora numero 111. Esattamente come Ivashka oggi.

Barcellona si fa bella coi campioni del futuro

Negli ottavi, Nadal rinnoverà per la quindicesima volta la rivalità (se così si può definire) con il giapponese Kei Nishikori, che ha battuto 11 volte in 14 incontri. Sulla terra il bilancio è 5-0 Nadal, che ha perso solo un set, il primo nella finale di Madrid del 2014.

Decisamente più agevole il nuovo esordio di Novak Djokovic a Belgrado, torneo trasmesso in esclusiva da SuperTennis. Quando il serbo aveva giocato per l'ultima volta nella sua città, non era ancora mai stato numero 1 del mondo. Non aveva ancora occupato la posizione che ha mantenuto, con quella in corso, per 317 settimane complessive: più di chiunque altro da quando esiste il ranking computerizzato.

"Giocare qui mi dà una motivazione in più" ha detto Djokovic, per cui il concetto di giocare in casa vale doppio. Non solo si gioca nella sua città natale, infatti, ma nel centro di sua proprietà.

Dopo la sconfitta contro Dan Evans a Montecarlo, Djokovic si è rimesso a nuovo per il Serbia Open. Si è divertito a giocare anche a basket prima prima del suo torneo, è sceso in campo centrato e sicuro. E ha dominato 6-1 6-3 il coreano Soonwoo Kwon.

 

"Penso di aver giocato bene dall'inizio alla fine, a parte il game di servizio che ho perso sul 5-2 nel secondo set - ha spiegato in conferenza stampa -. Ho cambiato bene ritmo, l'ho fatto giocare, ho servito bene nei punti importanti. Mi sono davvero sentito alla grande".

Casa dolce casa, dunque, anche per Djokovic che nei quarti incontrerà il connazionale Miomir Kecmanovic.

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