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Musetti, il primo trionfo lancia il futuro: "Alcaraz mi ha ispirato"

Il carrarino al sesto match point conclude una finale da applausi. Batte Carlos Alcaraz, centra il primo titolo ATP e sale al numero 31 del mondo. E' il terzo italiano più giovane a conquistare un torneo del circuito maggiore.

di | 24 luglio 2022

Si stende sulla terra rossa della Rothenbaum Arena di Amburgo, nell'esultanza ormai d'ordinanza. Si gode così il primo titolo ATP in carriera, Lorenzo Musetti, nel torneo più antico di Germania. Batte 64 67(4) 64 Carlos Alcaraz, che nelle finali del circuito maggiore non aveva mai perso nemmeno un set prima d'ora. Lo spagnolo non lo aspetta sotto rete, va a cercarlo per complimentarsi nella sua metà campo, senza nessun segno di rancore per un punto assegnato erroneamente all'azzurro che aveva colpito dopo il secondo rimbalzo sul 5-4 nel secondo set. 

“Non è facile parlare dopo una finale così. Carlos è un giocatore straordinario, chiudere la partita oggi è stato difficilissimo dopo tutti quei match point. Sei una grande ispirazione per me, ho fatto ancora più sacrifici vedendo quanto lavori duro. Perciò ti ringrazio anche per questo. Spero che avremo ancora tante altre battaglie così in futuro” ha detto Musetti. A 20 anni e quattro mesi è il terzo italiano più giovane a vincere un torneo ATP dopo Jannik Sinner e Claudio Pistolesi, gli unici ad esserci riusciti prima di compiere vent'anni.

Bello l'abbraccio tra Musetti e Simone Tartarini, coach e secondo padre, emozionato quanto e più del carrarino. Il cuore dei due, che batte al ritmo del tennis come si può vedere nell'eloquente tatuaggio che incornicia il bicipite dell'azzurro, gioisce all'unisono per una vittoria che segna l'inizio di una nuova storia. “Finalmente l'ho fatto piangere” ha detto Musetti, che ha ringraziato anche Umberto Rianna, responsabile Under 18 della Federazione Italiana Tennis che lo segue da vicino ed era presente accanto al suo storico coach in questa campagna a lieto fine. “E' stata la nostra prima settimana con Umberto, direi che ha funzionato molto bene” ha spiegato Musetti.

Musetti riesce a mettersi alle spalle i cinque match point sfumati nel secondo, chiude con 26 vincenti a 30 ma tre gratuiti in meno, 21 contro 24. Chiude con cinque punti diretti al servizio contro il quarto miglior giocatore per rendimento in risposta nelle ultime 52 settimane secondo l’indicatore dell’ATP.

E’ il decimo giocatore a vincere il primo titolo ATP nel 2022 ma prima di lui soltanto Auger-Aliassime ci era riuscito in un torneo di livello superiore a un 250 (l’ATP 500 di Rotterdam). Il carrarino si aggiunge a una lista di piccole grandi sorprese che include anche Thanasi Kokkinakis (Adelaide-2), Alexander Bublik (Montpellier), Pedro Martinez (Santiago), Holger Rune (Monaco di Baviera), Sebastian Baez (Estoril), Tim van Rijthoven (‘s-Hertogenbosch), Francisco Cerundolo (Bastad) e Maxime Cressy (Newport). L'Italia festeggia così la quinta affermazione negli ATP 500 da quando è stata introdotta questa categoria di tornei, nel 2009. Musetti festeggia il nuovo best ranking di numero 31 ATP.

Già dai primi game Alcaraz sfida Musetti sul rovescio, il carrarino sfoggia tocco e ricami per la soddisfazione di Tartarini e Umberto Rianna. Lo spagnolo aveva battuto Musetti nei primi due confronti diretti alla Junior Davis Cup del 2019 e al Challenger di Trieste del 2020 ma i progressi dei due tali e tanti che sembrano ormai lontane come una foto in bianco e nero. Anche se prima della finale ha rivisto la sfida di Trieste: “Sembravamo dei bambini” ha commentato.

Lo spagnolo, campione lo scorso novembre a Milano all’ultima edizione delle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals, in pochi mesi ha abbandonato l’etichetta di promessa per il futuro. E’ ancora il più giovane giocatore nel circuito ad aver vinto almeno una partita a livello ATP visto che i più tennisti più giovani di lui, compreso Luca Nardi, hanno un record complessivo di 0 successi e 16 sconfitte. Alcaraz, che ne ha vinte 72 prima di questa finale e 39 in stagione, è destinato comunque a entrare in Top 5 la prossima settimana.

Il break in avvio, anche se non difeso, racconta di un Musetti propositivo e brillante. Nei turni di battuta la strategia è chiara, l’azzurro prende campo appena può. Il piano rende e lo rende di fatto più sciolto anche in risposta. Vedere per credere gli ultimi due punti del settimo game, in cui Musetti torna avanti di un break. Gli angoli stretti con il dritto prima e il rovescio poi, due di fila tirati da lontanissimo, inducono Alcaraz all’errore. Questi due punti tracciano la via per prendersi il centro del campo e della scena. Se lo spagnolo occupa il centro per provare a sfondare da fondo, Musetti sa come contrattaccare anche dagli angoli. La sua maggiore familiarità con le palle corte, con i tagli in slice, si rivelano una carta vincente. Musetti infatti riesce così a chiamare Alcaraz a rete, che per lui rimane ancora terra straniera.

Significativi anche i cinque punti diretti al servizio del carrarino. È anche così che Musetti diventa il primo a togliere un set in una finale ATP al teenager spagnolo.

Il break al primo game del secondo lo esalta, mentre Alcaraz sbaglia, s’affretta e s’ingarbuglia. Perde il bandolo di una partita della quale non ha mai dato l’impressione di controllare l’andamento fino ai cinque match point cancellati.

Sotto 4-5 nel secondo set, lo spagnolo si infuria per un punto erroneamente assegnato nell'ultimo game a Musetti che tocca scivolando in avanti subito dopo il secondo rimbalzo. Alcaraz reagisce: salva due match point (notevole il passante di diritto incrociato con cui salva il secondo), completa il controbreak e allunga il match. Improvvisamente, Alcaraz si accende come spesso gli capita quando si ritrova a un passo dalla sconfitta.

Alla controsmorzata stretta e vincente con cui apre il tiebreak del secondo set segue il primo urlo, con tanto di pugnetto alzato a uncino, che alza anche i decibel sul centrale. Seguono soprattutto due punti doc del Musetti migliore in risposta che sale sul 6-3. Sembra finita ma di nuovo, con la sconfitta a un passo, Alcaraz cambia marcia. Vince cinque punti di fila, salva terzo, quarto e quinto match point all'azzurro che non sa più cosa fare e chiude il set nella maniera peggiore, con il secondo doppio fallo del parziale.

Qui si vedono le qualità in divenire di Musetti, sicuro di diventare il 23° italiano nella storia a entrare tra i primi 40 al mondo. Non ripensa al passato, guarda al futuro, dritto verso l'obiettivo. E alla fine centra il terzo successo in nove partite contro un Top 10. Una vittoria che ha dedicato alla famiglia. “Grazie ai miei genitori che non sono qui e che probabilmente stanno piangendo. Questa vittoria è per mia nonna. Le ho fatto rischiare un attacco di cuore".

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