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La Regina Elisabetta e il tennis, storia di una passione mai nata

Elisabetta II è morta a 96 anni nella residenza scozzese degli Windsor, a Balmoral. Suo padre, re Giorgio VI, aveva giocato a Wimbledon nel 1926. Il suo rapporto con il tennis è invece rimasto più freddo. Solo quattro le sue visite a Wimbledon

di | 08 settembre 2022

La Regina Elisabetta II d'Inghilterra è morta a 96 anni nella sua residenza scozzese di Balmoral. Le sue condizioni si erano aggravate nelle scorse ore, ma già erano apparse preoccupanti in occasione del passaggio di consegne fra l'ormai ex premier Boris Johnson e Liz Truss celebrato, proprio a Balmoral, il 6 settembre.

Elisabetta II è stata incoronata il 2 giugno 1953, un anno dopo essere salita al trono alla morte del padre, Giorgio VI. Una figura conosciuta oggi grazie al cinema, quella di Giorgio VI. E' infatti il sovrano balbuziente che Colin Firth ha intepretato nel film “Il discorso del Re”. Resta anche l'unico membro della famiglia reale ad aver giocato a Wimbledon.

Albert Frederick Arthur George, questo il suo nome alla nascita, scese in campo nel 1926 nel torneo di doppio in coppia con Louis Grieg, comandante della Royal Air Force (RAF) che aveva vinto i campionati di tennis della RAF. Albert e Greig persero 61 63 62 contro Herbert Roper Barrett, 52 anni, e Arthur Gore, 58. Entrambi campioni di Wimbledon, avevano vinto insieme l'oro olimpico nel doppio indoor ai Giochi del 1908. Giorgio VI è poi tornato a Church Road, sede del torneo di Wimbledon dal 1922, per consegnare il trofeo a Jack Kramer, vincitore del titolo in singolare nel 1947.

Wimbledon è l'unico torneo che prevede sul Centrale il Royal Box, una tribuna riservata ai componenti della famiglia reale inglese. Ma la regina Elisabetta II ha presenziato ai Championships in appena quattro occasioni. Tutte, a loro modo, storiche.

 

La prima risale alla finale del 1957 in cui Althea Gibson diventò la prima tennista nera nell'albo d'oro dei Championships in singolare. La statunitense ha raccontato il suo incontro con la regina nel suo libro autobiografico “I Always Wanted To Be Somebody” del 1960.

La regina, ha scritto, "era seguita da tre attendenti mentre camminava con grazia verso il campo. Indossava un bel vestito stampato, un cappello bianco come i guanti, era del tutto immacolata nonostante il gran caldo".

Gibson le si avvicina e ritira il premio dalle sue mani. "Deve essere stato terribilmente caldo" le dice la regina. "Sì, maestà, ma spero non tanto quanto nel vostro box". Elisabetta II, ha scritto ancora Gibson, "aveva una voce meravigliosa. Sembrava proprio come una regina dovrebbe apparire, ma era più bella di come ti aspetteresti che fosse una sovrana nella vita reale".

Elisabetta II ha premiato anche Rod Laver dopo il trionfo in singolare maschile nel 1962, l'anno del suo primo Grande Slam, e Virginia Wade nel 1977 in quello che rimane l'ultimo trionfo di una giocatrice britannica in singolare femminile a Wimbledon.

Quella del 1977 è un'edizione speciale, coincide con il centenario di Wimbledon e con il giubileo d'argento di Elisabetta II, il 25° anniversario della sua ascesa al trono.

Alle due del pomeriggio del giorno della finale, prima che la regina si sedesse nel Royal Box, sul Centrale hanno suonato "Land of Hope and Glory", canzone patriottica il cui testo è suggerito dal re Edoardo VII. Il racconto di quella finale per il Telegraph è del giornalista Lance Tingay, uno dei più autorevoli in Gran Bretagna, responsabile delle più considerate classifiche del tennis nell'epoca pre-Open.

"L'atmosfera era quella delle occasioni festive - ha scritto -. Dopo un'ora e tre quarti, le urla di gioia si sarebbero potute sentire fino a Putney High Street talmente erano alte e prolungate. Wade aveva sconfitto l'olandese Betty Stove 46 63 61 e di nuovo una britannica era diventata Regina di Wimbledon".

Nel corso dell'ultima visita, nel 2010, ha assistito alla vittoria di Andy Murray sul finlandese Jarkko Nieminen. In quell'occasione ha incontrato i vertici dell'All England Club, ha visitato Aorangi Terrace, nota informalmente come Murray Mount e prima come Henman Hill. Ha incontrato icone del tennis come Martina Navratilova e Billie Jean King Serena Williams e Roger Federer. "E' stato un grande onore incontrarla" ha detto in quell'occasione lo svizzero. "Ero un po' nervosa all'inizio ma è stata molto gentile. Sembra tutto un po' surreale ma è un enorme privilegio" ha commentato Martina Navratilova.

Nel gruppo che ha incontrato la regina c'erano anche Venus Williams, Caroline Wozniacki, Jelena Jankovic, Novak Djokovic e Andy Roddick. Alcuni dei giocatori, rivelava la BBC in un articolo dell'epoca, sono poi stati invitati a un pranzo con la regina. Il menu comprendeva salmone, pollo marinato al miele, e il classico per eccellenza di Wimbledon: le fragole con la panna liquida.

La regina ha seguito anche il trionfo della britannica Emma Raducanu allo US Open 2021. Dopo la finale vinta sulla teenager canadese Leylah Fernandez, Elisabetta II ha voluto inviare un messaggio alla nuova campionessa attraverso il suo profilo ufficiale su Twitter.

"E' un traguardo notevole da raggiungere a una così giovane età - ha scritto -, e la dimostrazione della tua dedizione e del tuo duro lavoro. Non ho dubbi che la tua straordinaria prestazione, e quella della tua avversaria Leylah Fernandez, ispireranno la prossima generazione di giocatrici". 

Tuttavia, la regina non è una grande appassionata di tennis. "Non è mai stato il suo sport preferito - ha scritto la giornalista Ainhoa Barcelona sulla rivista Hello! -, ed è andata a Wimbledon solo in qualità di patrona”.

Infatti dal 1969 al 2021 il Duca di Kent, cugino di primo grado della regina Elisabetta II, ha avuto l'incarico di presidente dell'All England Lawn Tennis and Croquet Club, il club che ospita il torneo ed è anche proprietario dell'evento.

Anche Bryan Hoey, biografo della famiglia reale, ha confermato la freddezza di Elisabetta II verso il tennis. "Non è nella lista degli sport preferiti della sovrana" ha scritto nel suo libro del 2020 "Royalty Revealed: A Majestic Miscellany". Nemmeno la sua unica figlia, la principessa Anne, è particolarmente appassionata al tennis o al torneo di Wimbledon.

Lo sono decisamente di più il principe William, erede al trono, e la moglie Kate Middleton che l'ha anche praticato da adolescente. Capita anche che Kate e William giochino a tennis con i figli  presso l’Hurlingham Club, un esclusivo centro sportivo di Londra. Lo scorso settembre, Kate si è concessa anche qualche scambio con Emma Raducanu fresca di titolo allo US Open. Kate e William sono ormai una presenza fissa nel royal box di Wimbledon. A quanto pare, raccontava Rod Laver al Daily Mail, a tennis lei sarebbe molto più brava di lui. Ma i possibili eredi dei campioni sono i loro figli, Charlotte e ancor più George che hanno preso lezioni private da un amico di famiglia. Un certo Roger Federer.

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