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Miami, festa Trevisan: primi quarti '1000' e best ranking in arrivo

Nel torneo sul cemento della Florida, Martina (n.25 del seeding) supera agevolmente l'ex finalista del torneo Ostapenko (n.24) accedendo per la prima volta tra le migliori otto di un WTA 1000 e prenota l'esordio nella top-20 mondiale. Prossima avversaria la kazaka Rybakina, decima testa di serie

di | 27 marzo 2023

Martina Trevisan esulta (foto Getty Images)

Martina Trevisan esulta (foto Getty Images)

Un sorriso grande quanto la costa della Florida, le braccia al cielo e un bacio oltre le nuvole. É questa la festa di Martina Trevisan, che nel “Miami Open presented by Itaù” ha conquistato per la prima volta in carriera l'accesso ai quarti di finale di un WTA 1000.

La 29enne mancina di Firenze, n.24 del ranking e n.25 del seeding, ci è riuscita battendo 63 63 la lettone Jelena Ostapenko, n.22 WTA e 24esima testa di serie, già finalista nel 2018 del torneo dotato di un montepremi di 8.800.000 dollari che si sta disputando sui campi in cemento dell’Hard Rock Stadium (la “casa” dei Miami Dolphins di NFL) e che SuperTennis  trasmette in diretta e in esclusiva. A dieci anni di distanza da Sara Errani e Roberta Vinci, la tennista toscana diventa la sesta italiana ad approdare tra le migliori otto giocatrici a Miami aggiungendosi anche a Raffaella Reggi (1989), Silvia Farina (1998) e Tathiana Garbin (2007).

"E' stata una grande partita - ha detto Martina - sono molto felice di essere arrivata nei quarti di finale qua a Miami visto che prima di ora non avevo mai vinto una partita: l'anno sorso ho perso al primo turno ed anche l'anno prima. Quindi è un bel traguardo! Avevamo preparato molto bene questa partita e oggi sono riuscita a mettere in pratica tutto quello che ci eravamo detti e che avevamo preparato. Non sempre succede, oggi è successo e sono molto contenta".

Questo risultato proietta inoltre Trevisan virtualmente al 20esimo posto della classifica WTA, che migliorerebbe così il suo best ranking al n.21 raggiunto ad inizio stagione. Tra l'azzurra e le semifinali sul cemento della Florida ci sarà adesso la kazaka Elena Rybakina (n.7 WTA e n.10 del tabellone), reduce da undici vittorie consecutive nelle ultime undici partite giocate (titolo ad Indian Wells compreso): non ci sono precedenti  tra Martina e la 23enne di origini russe (è nata a Mosca), campionessa a Wimbledon 2022. 

Ci troviamo nella parte alta del tabellone, lasciata "scoperta" dal forfait per un problema alle costole della n.1 del mondo Iga Swiatek, che avrebbe potuto affrontare proprio Trevisan al terzo turno.

Il primo set è la perfetta sintesi dell'essenza delle due giocatrici: da una parte Trevisan non perde mai di vista l'obiettivo e lotta su ogni singolo punto, ribattendo colpo su colpo gli attacchi di Ostapenko che dal canto suo si dimostra capace di colpi spiazzanti ma allo stesso tempo di errori banali e a tratti anche gratuitamente nervosa, aspetto che ha caratterizzato per lunghi tratti la sua carriera. Se a questo aggiungiamo una prestazione decisamente poco incisiva alla battuta della lettone, a favorire invece l'alto rendimento alla risposta di Trevisan (quasi il 50% di punti vinti sulla prima di Ostapenko e oltre il 60% sulla seconda), ecco che il risultato è presto spiegato.

La n.1 italiana perde una sola volta il servizio, in maniera indolore nel sesto gioco recuperandolo immediatamente, e di contro trasforma tre delle quattro palle break concesse dalla tennista di Riga. L'ex campionessa del Roland Garros dopo 35 minuti di gioco finisce per concedere il parziale a Trevisan con il 14esimo errore non forzato del suo set (contro i sei commessi dall'azzurra).

La concentrazione di Martina Trevisan nel momento di colpire col rovescio (foto Getty Images)

Il break in apertura della nuova frazione, subito confermato, sembra riportare Ostapenko verso binari a lei più favorevoli. E invece il treno Jelena continua a deragliare, anche frutto di una nuova pioggia di errori non forzati, e arginare le variazioni al gioco imposte da Trevisan si trasforma in un'impresa troppo ardua. La n.25 del seeding, senza incappare nell'errore di perdere la concentrazione di fronte ad un'avversaria così fallosa, conquista cinque game di fila portandosi avanti 5-2 pur dovendo annullare quattro palle del contro-break in un settimo gioco quasi infinito.   

E così, dopo la maratona di oltre tre ore vinta due giorni fa contro Liu, la tennista toscana chiude la pratica in "solamente" un'ora e mezza ottenendo una delle vittorie più importanti della propria carriera. Non solo per il già citato battesimo nei quarti di un WTA 1000, ma anche perchè si tratta della seconda vittoria in carriera sul veloce contro una top-50 dopo quella epica contro Maria Sakkari (in quel momento n.6) che ha aiutato l'Italia a raggiungere le finali della United Cup a gennaio. 

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