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Osaka spinge la Wta: "Next Gen anche tra le donne"

Naomi show in conferenza stampa a Miami. Prima risponde per le rime a Tsitsipas, che aveva teorizzato la possibilità di far giocare le donne al meglio dei cinque set. Poi incoraggia la Wta a copiare il format Next Gen, puntando sulle ragazze più giovani

29 marzo 2022

Ha battuto l'americana Riske, si è presa i quarti di finale a Miami (dove troverà l'altra americana Collins), ma Naomi Osaka - nella sua conferenza stampa post match - va ben oltre il torneo che la vede impegnata questa settimana. E tra le righe lancia un suggerimento al circuito femminile.

NAOMI OSAKA

“Dopo alcuni giorni senza partite mi sentivo un po' arrugginita, dunque ho provato soltanto a entrare in gara con il giusto atteggiamento e a giocare in maniera solida. Lei è un'avversaria che gioca in modo particolare, sapevo di non trovarmi di fronte una tennista comune, dunque mi sono concentrata in particolare su questo aspetto”.

“Quest'anno sento una sensazione molto diversa rispetto allo scorso anno. Allora c'erano troppe cose che mi giravano in testa, per esempio la necessità di vincere per arrivare al numero 1. Stavolta prendo questo torneo partita dopo partita, senza grandi aspettative”.

“Tsitsipas dice che gli piacerebbe vedere giocare le ragazze al meglio dei cinque set? Allora a me piacerebbe veder giocare i ragazzi al meglio dei nove... Oh, quel tipo è proprio divertente... Ma tornando seri, credo che un cambiamento del genere richiederebbe tanto tempo, bisognerebbe cambiare la preparazione delle giocatrici. In definitiva non credo che la sua idea avrà un futuro”.

“Credo che il discorso di avere gli stessi montepremi degli uomini non debba implicare il fatto di giocare sulla stessa distanza. Non posso spiegarlo con una presentazione in power point, ma dietro a questa parità di trattamento c'è un lungo lavoro delle donne che ci hanno preceduto, da Billie Jean King in poi. Inoltre, si tratta di capire che anche le ragazze generano molto interesse, fanno vendere biglietti, attirano pubblico. La Wta sta facendo un ottimo lavoro. Questo dobbiamo valutare. Poi posso dire che sarebbe bello avere qualcosa di simile a quello che l'Atp ha fatto per i Next Gen. È importante mettere i riflettori sulle più giovani, anche quando non vincono i tornei”.

“King Richards? Non l'ho ancora visto. Di solito guardo i film durante i viaggi in aereo, ma lì ancora non è arrivato. So che dovrei vederlo, ma allo stesso tempo conosco già molto della storia di Serena e Venus, per aver parlato con loro e per il confronto che il mio team ha avuto all'inizio della mia carriera con papà Williams. Non posso dare lezioni su di loro, ma so da dove vengono e quale impatto hanno avuto sul mondo del tennis”.

IGA SWIATEK

“Coco Gauff fa progressi costanti, migliora di settimana in settimana. Sapevo che sarebbe stata un'avversaria difficile da affrontare e sapevo di doverle mettere molta pressione. Sono riuscita a essere solida, mantenendo il gioco nelle mie mani. Questa è stata la chiave per la vittoria. Non mi ero resa conto di aver fatto 14 punti di fila, e del resto è normale perché ero molto concentrata sui punti successivi, per capire qual era la tattica migliore”.

“Non so dire ancora come ci si sente da numero 1 del mondo. In qualche modo sarà una sensazione simile a quella provata dopo la vittoria al Roland Garros. Ci sarà maggiore pressione su di me, più attenzione sui miei risultati, ma credo di essere preparata per questo. Sto cercando di mantenere fuori dalla mia mente le pressioni che possono arrivare dall'esterno, concentrandomi solo sul mio lavoro. Dopo Parigi, in testa avevo il caos, tanti dubbi. Forse stavolta andrà un po' meglio...”.

“Penso di aver imparato tanto da ogni torneo che ho vinto. Ogni volta, sono tornata in campo più motivata e allenandomi per più tempo. Vedremo a fine stagione dove mi troverò, siamo appena all'inizio e l'annata sarà lunga e faticosa. Un vantaggio sarà evitare il doppio, per concentrare i miei sforzi sul singolare. Inoltre ho grandissima fiducia nel mio team: loro sanno come farmi recuperare e permettermi di rimanere fresca e in salute”.

“Festeggiamenti? Non sono il tipo di persona che pensa a comprare qualcosa di speciale, mi piace celebrare i bei momenti in maniera semplice, magari con una cena insieme agli amici, come è accaduto dopo il Roland Garros del 2020. Non sono nemmeno troppo brava nel festeggiare, a essere sincera. Il mio modo per recuperare dopo i tornei è riposare il più possibile”.

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