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Eventi internazionali

US Open, Sinner campione? McEnroe fa sognare i tifosi

L'opinione di John McEnroe su Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e il futuro del tennis maschile nell'intervista al quotidiano spagnolo Marca

di | 23 agosto 2022

"Oggi giocano un po' tutti nello stesso modo, penso che anche nel circuito ATP vedremo tanti vincitori diversi come già succede nella WTA. Nessuno dei giovani nel tennis maschile ripeterà quello che abbiamo visto con Nadal, Federer e Djokovic, che sono delle autentiche leggende".

E' chiaro il punto di vista di John McEnroe, artista statunitense della racchetta e oggi opinionista ormai abituale per Eurosport, che ha analizzato il presente e il futuro del tennis maschile in un'intervista al quotidiano spagnolo Marca. 

McEnroe in carriera ha vinto 77 titoli in singolare e 78 in doppio, arrivando al numero 1 del mondo in entrambe le specialità. Mettendo insieme tutti i torneo, in singolare e doppio, nessuno nell'era Open ha più trofei in bacheca più di lui. Non sorprende che un campione geniale come lui ritiene Federer "il giocatore con il tennis più bello che abbia mai visto. Pensavo che avrebbe giocato la Laver Cup e si sarebbe ritirato a Basilea" ha ammesso a Marca.

Peraltro in Laver Cup, quest'anno in calendario alla O2 Arena di Londra dal 23 al 25 settembre, McEnroe è direttamente coinvolto. E' infatti il capitano della squadra del "resto del mondo" mentre il suo storico rivale Bjorn Borg occupa lo stesso ruolo per la squadra europea. Un team che quest'anno per la prima volta vedrà in campo tutti i Fab 4: Djokovic, Federer, Murray e Nadal.

Secondo McEnroe, "Nadal finirà la stagione da numero 1, ed è incredibile con tutti i suoi infortuni". Il maiorchino, ha detto, è stato anche aiutato dall'assenza di Novak Djokovic che al momento non si è cancellato dallo US Open, dove è iscritto e sarebbe testa di serie, anche se il governo USA e il Center for Disease Control, l'agenzia responsabile della salute pubblica, mantengono in vigore l'obbligo vaccinale per tutti i cittadini stranieri che vogliano entrare negli Stati Uniti. Tuttavia le stesse norme permettono ai giocatori statunitensi, anche se non vaccinati, di scendere in campo.

"Penso sia una stupidaggine non farlo giocare allo US Open - ha detto McEnroe -. Al posto suo mi sarei vaccinato, ma bisogna rispettare il suo pensiero. Può arrivare anche a 25 Slam, ma non è facile allenarti senza sapere se e quando potrai giocare. Dopo quello che è successo in Australia ha avuto bisogno di quattro mesi per recuperare dal punto di vista mentale".

Sinner campione Slam? McEnroe non ha dubbi

Lo US Open, ultimo Slam del 2022, sembra sempre più rispecchiare una stagione con molte sorprese e poche certezze. Non ci saranno Federer e Alexander Zverev, numero 2 del mondo che rientrerà direttamente in Coppa Davis. "Anche Djokovic sembra che non giocherà, Nadal viene da una lesione agli addominali, Kyrgios non si sa. Medvedev sembrava che sarebbe stato un giocatore molto solido alla luce dei risultati dell'anno scorso, però non se la guerra lo stia influenzando o cosa gli stia succedendo esattamente. Vedo almeno quindici giocatori che possono arrivare in fondo allo US Open" ha detto McEnroe.

Sinner e Alcaraz si allenano insieme a Montreal

Fra questi non esclude i due giovani che oggi guidano la Pepperstone ATP Live Race to Milan, la classifica dei migliori Under 21 del mondo che determinerà i qualificati per le Nitto ATP Finals di Milano. Si tratta di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner.

Alcaraz, 19enne spagnolo numero 4 del mondo, è il più giovane a entrare in Top 5 nella classifica ATP dal 2005, il più giovane vincitore di un ATP 500 (la terza categoria per importanza di tornei nel circuito) e il terzo più giovane vincitore di un Masters 1000 (i tornei più importanti dopo gli Slam). "E' un atleta incredibile, ma fisicamente non è molto alto se si paragona ad esempio a Zverev o a Medvedev" ha detto McEnroe. L'ex numero 1 del mondo vorrebbe "vedere in campo più tennisti con il fuoco dentro, che non ha niente a che vedere con il vincere o perdere. Per questo alla gente piacciono i giocatori come Alcaraz".

Il carattere non manca di certo a Jannik Sinner, numero 13 ATP e numero 1 d'Italia. Il 21enne altoatesino ha chiuso il 2021 in Top 10, e nessun giocatore così giovane ci era più riuscito dai tempi dell'argentino Juan Martin Del Potro nel 2008. Dal torneo di Wimbledon, in cui ha raggiunto i quarti di finale perdendo contro Djokovic dopo aver vinto i primi due set, Sinner ha aggiunto al suo staff, guidato da Simone Vagnozzi, il coach australiano Darren Cahill. Con lui, sono arrivati o tornati al numero 1 del mondo Lleyton Hewitt, Andre Agassi e Simona Halep.

"Il curriculum di Cahill è solo da ammirare - ha detto McEnroe -. Sono sicuro che dopo questa decisione Sinner crederà ancora di più nelle sue possibilità. Lo vedo vincere un paio di tornei dello Slam". Magari a partire proprio dallo US Open...


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