I legali della società sostengono che non sono state rispettate alcune clausole relative all’esclusività delle date di calendario del torneo e alla partecipazione obbligatoria dei top player. Madrid avrebbe anche ingiustamente pagato un montepremi superiore a quello di Master 1000 con la stessa durata e dimensione del draw
20 luglio 2021
Jon Tiriac ha fatto causa all’ATP. A intentare l’azione legale è Super Slam Ltd., società con sede a Cipro di proprietà di dello stesso Tiriac, ex davisman rumeno, che ha acquisito i diritti del ATP Tour del Madrid Open nel 2012, alle stesse condizioni dell'accordo originale del 2008, che ha portato il torneo nella categoria Masters 1000, la più alta nel circuito a parte i quattro Grand Slam.
Tiriac, che organizza anche in contemporanea un’analogo torneo Wta, non è nuovo a iniziative del genere. Tempo fa aveva citato in giudizio anche la Wta per motivazioni diverse.
Sport Business Journal ha interpellato sulla questione l’ATP che, tramite un suo portavoce, ha fatto sapere che “l'ATP è a conoscenza della causa intentata presso la Corte distrettuale federale nello Stato del Delaware. L'ATP è sconcertata dal fatto che Super Slam Ltd., uno stimato membro dell'ATP, abbia fatto questo passo. L'ATP ritiene che la causa non abbia alcun fondamento di diritto o di fatto e si difenderà con assoluta determinazione".
La prima motivazione dell’azione legale di Super Sport, approfondisce l’articolo del SBJ, afferma che il contratto del 2008 aveva concesso al Madrid Open la "protezione del calendario" per il mese di maggio e una finestra di esclusività di otto giorni, e sostiene che l'ATP abbia abusato della sua discrezionalità nel programmare altri eventi che finivano per sovrapporsi al torneo di Madrid, autorizzando a tornei ATP 250 - l'Estoril Open e il BMW Open - di concludere la propria prova nel giorno di apertura dell'Open di Madrid già nel 2009, e consentendo agli Internazionali BNL d’Italia, un altro evento Masters 1000, di giocare alcuni incontri del primo turno, nel giorno della finale della prova di Madrid.
Gli avvocati di SuperSport sostengono anche che la sovrapposizione dei due tornei 250 ha impedito ai migliori giocatori di quelle prove di partecipare alle attività promozionali o di poter essere protagonisti delle partite di apertura del torneo di Madrid, considerato che arrivavano con diversi giorni di ritardo nella capitale spagnola.
Super Slam afferma anche, secondo SBJ, che l'ATP ha consentito a un numero maggiore di top player, rispetto a quando era stato stabilito nel contratto tra il torneo e l'ATP nel 2008, di saltare i tornei Masters 1000 e questo avrebbe avuto ripercussioni negative sulla possibilità del torneo di promuovere l'evento e vendere i biglietti. Questo nonostante Super Slam abbia pagato una ulteriore tassa di € 200.000 euro all'anno dal 2012 per rimanere un torneo Masters 1000 con tutte le sue prerogative,.
Infine SuperSport sostiene che l'ATP ha richiesto a Madrid di pagare premi più alti rispetto agli altri otto eventi Masters 1000, lo stesso montepremi del BNP Paribas Open di Indian Wells o del Miami Open, che hanno campi da 96 giocatori e durano di 12 giorni.
L'Open di Madrid ha un tabellone da 56 giocatori, ma mette in palio oltre un milione di dollari in più rispetto agli Internazionali BNL d’Italia, che hanno lo stesso tabellone da 56 giocatori e si sviluppano su otto giorni. Super Slam chiede i danni per "ciò che ha subito negli ultimi tre anni a causa di queste violazioni contrattuali e comportamenti in malafede", secondo quanto depositato agli atti, nonché un'ingiunzione permanente contro il comportamento discriminatorio che SuperSlam ha percepito da parte dell’ATP.
La parola ora è al tribunale del Delaware.