

L'australiano ha parlato di offese razziste ricevute dalle tribune durante la semifinale contro Murray. "L'episodio è sotto investigazione" si legge in un comunicato degli organizzatori. "Noi giochiamo per voi" ha scritto Kyrgios su Instagram
di Alessandro Mastroluca | 12 giugno 2022
Gli organizzatori dell'ATP di Stoccarda hanno avviato un'inchiesta per rispondere alle accuse di offese razziste da parte di Nick Kyrgios. L'australiano era stato sanzionato un penalty point per aver spaccato la racchetta alla fine del primo set e con un penalty game all'inizio del secondo, nel corso della semifinale contro Andy Murray.
Solo dopo la partita abbiamo conosciuto la sua versione dei fatti, per quanto riguarda le motivazioni della seconda penalità. "Quando finirà mai tutto questo? - ha scritto - Per quanto ancora dovremo avere a che fare con offese razziste da parte dei tifosi? Capisco che il mio comportamento non è il migliore sempre [una frase che sottolinea scrivendola in stampatello nel messaggio, NdA], ma frasi come "zitto e gioca, pecora nera" non sono più accettabili. Poi quando rispondo al pubblico che mi dice queste cose, vengo penalizzato. Non è giusto".
Su Instagram si è poi sfogato più lungamente. "Sono un intrattenitore, ho giocato a tennis da quando ho sette anni e ho messo il cuore ogni volta che sono sceso in campo - ha scritto nel suo ultimo messaggio -. Sì sono umano, non gestisco sempre bene le emozioni. Ho smesso di preoccuparmi di quello che pensa la gente, delle loro opinioni su come dovrei essere. Gioco per dare alla gente uno spettacolo. Perché provi qualcosa, di diverso dal tennis ordinario.
"Ma non tollererò mai i tifosi che offendono e insultano gli atleti. E' quello che mi sta succedendo, tra mancanze di rispetto e offese razziste. Per anni mi sono fatto scivolare queste cose addosso, ma soprattutto a Indian Wells e qui a Stoccarda quanto successo mi ha fatto pensare che la gente ritiene sia normale. Noi stiamo giocando PER VOI, che facciate il tifo per noi o per il nostro avversario. Forse penserete che in fondo quelle offese non siano poi così importanti, ma possono pesare più di quello che credete nella vita di una persona".
In un comunicato, gli organizzatori hanno sottolineato l'importanza di un ambiente "inclusivo per tutti i giocatori, gli spettatori e i membri dello staff, dove la discriminazione non è tollerata. Questi valori sono importanti così come la correttezza in campo. Non è accettata nessun'azione discriminatoria da parte degli spettatori. Abbiamo espresso il nostro rammarico a Kyrgios - conclude la nota -. L'episodio è attualmente sotto investigazione".
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