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Kyrgios non è Federer ma incanta Halle

Il pubblico tedesco, orfano dell’eleganza del 10 volte vincitore del torneo, resta a bocca aperta davanti alle magie sgraziate dell’australiano, che va in campo vestito come un rapper e si qualifica per le semifinali, dove affronterà il polacco Hurkacz. Dall’altra parte del tabellone non cede mai il servizio il n.1 del mondo Daniil Medvedev che si giocherà un posto in finale contro il tedesco Otte

di | 17 giugno 2022

Nel salotto buono dell’erba continentale, quello tedesco di Halle, l’istrionismo tatuato, e spesso sgraziato, di Nick Kyrgios ha preso il posto della candida eleganza di Roger Federer. Assente il fuoriclasse svizzero che vanta il maggior numero di titoli sui prati della Sassonia-Anhalt (ben 10), il palcoscenico in termini di classe con la racchetta se lo è preso tutto l’australiano, con il berretto calcato in testa alla rovescia, l’abbigliamento e l’atteggiamento da rapper portoricano ma la mano educatissima e, quando vuole, esplosiva.

Anche la sua è classe, e il pubblico tedesco se ne accorto subito, anche se di un tipo diverso. Tennisticamente infatti Kyrgios ha più di una cosa in comune con Federer: le prime due che vengono in mente sono la capacità di estrarre dal cilindro colpi vincenti e imprevedibili e l’unicità dello stile, inimitabile ed efficacissimo.

I due sono quanto di più diverso si possa immaginare di vedere su un campo da tennis ma entrambi si esaltano nel tennis su prato. Soprattutto entrambi valgono da soli il prezzo del biglietto, chiunque ci sia dall’altra parte della rete.

In questo senso il quarto di finale tra Nick la peste e lo spagnolo Pablo Carreno Busta (vinto da Kyrgios con un facile 6-4 6-2) è stato proprio quel confronto tra opposti che meglio esalta le caratteristiche di entrambi i contendenti. Tanto è solido, concreto, affidabile l’iberico, n.19 del mondo (tra l’altro capace di esprimersi efficacemente su tutte le superfici) tanto estemporaneo è l’australiano n.65. Tanto poco attira sul piano spettacolare il tennis efficace ma sempre uguale del 30enne di Gijon, quanto invece piace la capacità del 27enne di Canberra di sorprendere, oltre all’avversario, anche lo spettatore. Che ha pure fischiato Nick quando, ormai dilagante nel punteggio, ha beffato l’avversario con un servizio dal basso. Strafottente? Forse, però anche geniale. Interpretarne punti di vista, scelte, atteggiamenti è arduo: d’altra parte uno che si fa tatuare su un polpaccio la frase “Date a un uomo una maschera e diventerà veramente se stesso” ha sicuramente una dimensione complessa.

Certo, Carreno con il tocco di Nick sarebbe Top 10 a vita; Kyrgios con la perseveranza di Pablo probabilmente sarebbe un n.1 del mondo visto che, nei confronti diretti con i top player è in vantaggio contro tutti tranne Roger Federer e Rafael Nadal.

Vanta 2 vittorie contro una sconfitta per esempio nei confronti di Daniil Medvedev, l’attuale capofila del ranking ATP che, come l’australiano, si è qualificato per le semifinali del torneo di Halle, superando a sua volta uno spagnolo di rango: Roberto Bautista Agut, n.20 del mondo, in due set, 6-2 6-4.

Un ipotetico quarto faccia a faccia in finale passa attraverso prossime rispettive vittorie. Medevedev deve spuntarla contro il tedesco Oscar Otte che, dopo la ‘semi’ a Stoccarda (battuto da Matteo Berrettini), si è ripetuto ad Halle confermato i grandi progressi generali e sull’erba, superando in tre set Karen Khachanov e garantendosi l’ingresso tra i primi 40 giocatori del mondo.

Kyrgios affronterà Hubert Hurkacz, n.10 del mondo, vincitore 7-6 7-6 nel confronto più nobile tra i quarti di finale tedeschi, quello tra lui e il canadese Felix Auger-Aliassime, n.9. E' parso in condizione strepitosa il polacco, che ha gestito bene entrambi i set, salendo di livello quando serviva, cioè nei due tie-break, giocati da campione, con attacchi profondissimi e servizi devastanti.

Lo spettacolo (diretta su Supertennis alle 16.00) è assicurato. Come è sicuro comunque che Kyrgios da lunedì sarà di nuovo tra i primi 50 del mondo (a oggi è già almeno n.45). Pronto a cercare altri punti preziosi sull’erba spagnola di Mallorca, prima di traferirsi a Wimbledon per i Championships.

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