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Con gli occhi spiritati, lo sguardo feroce e quei polpacci da mediano degli anni Sessanta, Aslan Karatsev si prende il titolo a Dubai. Domina Lloyd Harris 63 62, e festeggia l'ingresso fra i primi trenta del mondo.
"All'inizio ero davvero nervoso, ma sono super-felice di aver vinto" ha detto durante la cerimonia di premiazione. Anche se la sua espressione sembrava più quella che ti aspetteresti dal finalista sconfitto.
A Dubai, Karatsev ha centrato la più prestigiosa vittoria in carriera, interrompendo la striscia di 23 successi di fila negli ATP 500 di Andrey Rublev, con cui una settimana fa ha trionfato in doppio a Doha.
Il russo è la terza wild card nell'albo d'oro del torneo di Dubai dopo il sudafricano Wayne Ferreira nel 1995 e l'austriaco Thomas Muster, ex numero 1 del mondo, nel 1997.
L'ascesa di Karatsev è la storia più incredibile del 2021. Il russo aveva chiuso il 2019 con undici sconfitte consecutive nei circuiti inferiori (Challenger o ITF). Nel 2020, dopo il lockdown, era numero 253 della classifica ATP. In quel momento, nessuno degli attuali top-50 era al di sotto della posizione numero 84, occupata dall'ungherese Marton Fucsovics.
Il russo ha iniziato la stagione con un record di 3 vittorie e 13 sconfitte nel circuito ATP. Ma ha vinto 12 delle 14 partite giocate nel 2021.
L'impresa all'Australian Open, in cui è diventato il primo nell'era Open a raggiungere la semifinale del suo primo Slam disputato in carriera, ha cambiato tutto. A Melbourne, Karatsev ha attirato l'attenzione dell'ex coach di Andre Agassi, Brad Gilbert, che ha espresso il suo stupore al sito dell'ATP dopo il successo al terzo turno sull'argentino Diego Schwartzman, numero 8 del mondo.
"Se non li conoscessi, guardandoli giocare direi che Karatsev è numero 8 e Schwartzman 114 - diceva allora -. E' come una squadra di calcio inglese di terza divisione che gioca come una di Premier League".
Oggi Karatsev può dirsi a pieno titolo in Premier League.
Le finali 500: facce nuove, facce fresche
"Non sai mai quando il successo arriverà" ha detto Karatsev. "Abbiamo fatto un buon lavoro con il mio team e il mio coach. Il mio momento è arrivato adesso".
Karatsev attacca subito il dritto di Harris, firma il break al primo game, e non si volta più indietro.
Il russo ha chiuso il primo set con 12 vincenti e nel match ha ottenuto dieci punti su 12 in risposta contro la seconda. Uno smash vincente ha completato una partita mai davvero in discussione.
Con questo successo rinforza la sua quinta posizione nella Race to Turin, la classifica che determinerà i qualificati per le Nitto ATP Finals di Torino.