Chiudi

-
Eventi internazionali

Bye bye 2020 - Febbraio: sorridono le azzurre di Fed Cup, Sharapova saluta il tour

L’Italia guidata da Tathiana Garbin a Tallin, in Estonia, conquista un posto nei play-off per tornare nel World Group. Bertens concede il bis a San Pietroburgo, Halep si riprende il trofeo di Dubai mentre a Doha Sabalenka sbaraglia la concorrenza. E intanto Masha annuncia il ritiro

di | 21 dicembre 2020

Fed Cup 2020: Tathiana Garbin con la squadra azzurra

Tathiana Garbin con le azzurre: Paolini, Giorgi, Trevisan, Gatto-Monticone e Cocciaretto

A Tallin, in Estonia, missione compiuta per l’Italia che chiude imbattuta il Gruppo I zona Europa/Africa di Fed Cup 2020 al Tallink Tennis Centre (cemento indoor) e stacca il pass per i play-off di aprile. Dopo tre successi in altrettanti incontri della Pool B - nell'ordine su Austria, Estonia e Grecia le azzurre guidate da Tathiana Garbin hanno completato l'opera superando per 2-0 nel decisivo testa a testa anche la Croazia, giunta seconda nella Pool A (alle spalle dell’Ucraina di Svitolina e Yastremska). Un successo di squadra - Elisabetta Cocciaretto, Giulia Gatto Monticone, Camila Giorgi, Jasmine Paolini, Martina Trevisan - dove ognuna ha fatto la sua parte: “Sono fiera di queste ragazze”, il commento della capitana Garbin.

Dopo qualche giorno si sa anche chi sarà l’avversario nei play-off di aprile (17-18) per tornare nel World Group: la Romania di Simona Halep, da affrontare in trasferta.

Definite anche le 12 squadre che parteciperanno alle Finali di Fed Cup di Budapest. Gli Usa chiudono i preliminari col brivido, superando la Lettonia solo al doppio decisivo (complice il primo ko di Serena in singolare con la maglia della nazionale), e si uniscono a Belgio, Bielorussia, Germania, Russia, Slovacchia, Spagna, Svizzera, e alle quattro nazioni ammesse direttamente alla fase finale: Francia e Australia, vincitrice e finalista dell’edizione del 2019, Repubblica Ceca (wild card) e Ungheria, Paese ospitante.

Il ruggito della leonessa - Prima uscita pubblica di Francesca Schiavone che racconta la difficile sfida contro il linfoma di Hodgkin, in occasione della tavola rotonda organizzata a Milano da CasAmica Onlus.

"La malattia ti insegna cose nuove, ti instrada verso un nuovo cammino e ti fa scoprire nuovi orizzonti di vita” - dice la regina di Parigi 2010 -. “In questo percorso le cure e gli affetti fanno la differenza, anche per tenere costantemente attiva la mente…. Ci sono giorni in cui ti senti a terra, stramazzata: ma poi trovi la forza e ricominci. Mamma è stata colpita prima di me e mi ha insegnato ad affrontare la malattia con coraggio".

Francesca Schiavone durante la tavola rotonda a Milano (foto www.casamica.it)

Incubo Coronavirus - Li Na, la prima cinese a conquistare titoli Slam (Parigi 2011 e Melbourne 2014) dona 3 milioni di Yuan (l’equivalente di 430mila dollari) per sostenere la ricerca di cure e vaccini. La 38enne nata proprio a Wuhan, la zona epicentro dell’epidemia del Coronavirus, in passato è stata anche tra le maggiori promotrici del torneo organizzato dalla WTA nella sua città, ospitato in un impianto con uno stadio da 15.000 posti con tetto retrattile.

Kiki Bertens

Bertens si conferma a San Pietroburgo - Ha confermato in pieno il suo ruolo di campionessa in carica e seconda favorita del tabellone Kiki Bertens al "St. Petersburg Ladies Trophy" (WTA Premier -848.000 dollari di montepremi) sul veloce indoor della “Sibur Arena” di San Pietroburgo, in Russia.

In finale la 28enne di Wateringen firma il bis grazie al 61 63 rifilato alla kazaka Elena Rybakina, n,25 Wta ed ottava testa di serie. Quarti fatali alla Bencic, prima favorita del seeding, eliminata dalla Sakkari, ed alla Kvitova, terza testa di serie e vincitrice dell’edizione del 2018, costretta al forfait contro la Alexandrova per un‘influenza.

E’ Magda Linette ad aggiudicarsi il trofeo del “GSB Thailand Open" (WTA International - montepremi 275mila dollari) sul cemento di Hua Hin, in Thailandia.

Nella sfida per il titolo la polacca, n.42 Wta e quinta testa di serie, liquida 63 62 l’elvetica Leonie Kung, n.283 Wta, promossa dalle qualificazioni e autentica rivelazione del torneo. Fuori nei quarti la grande favorita della vigilia, Elina Svitolina, eliminata dalla giapponese Hibino.

Simona Halep si è aggiudicata l'ultimo torneo di Dubai a fine febbraio

Halep di nuovo regina a Dubai - Al “Dubai Duty Free Tennis Championships” (WTA Premier con 2.794.840 dollari di montepremi) sul cemento di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dopo sette anni e mezzo rientra nel tour Kim Clijsters: la belga, ex numero uno del mondo, cede al primo turno per 62 76 (6) a Garbine Muguruza.

Proprio la spagnola è tra le “vittime” della statunitense Jennifer Brady che, superate le qualificazioni, elimina via via Svitolina, Vondrousova ed appunto Muguruza prima di arrendersi in semifinale a Simona Halep, che al secondo turno aveva annullato un match-point alla tunisina Jabeur.

Ed è proprio la 28enne rumena di Costanza, n.2 Wta e prima favorita del torneo, a mettere di nuovo le mani sul trofeo (aveva già vinto l’edizione del 2015) superando in finale per 36 63 76(5) la kazaka Elena Rybakina, n.19 Wta.

Sabalenka marcia decisa verso la top ten - Tabellone di lusso al "Qatar Total Open", primo torneo WTA Premier 5 della stagione (2.939.695 dollari di montepremi) sui campi in cemento dell'ultra moderno Khalifa International Tennis Complex di Doha.

In gara ci sono 7 top ten, a cominciare dall’australiana Barty, numero uno del ranking, al rientro nel tour dopo lo Slam di casa: dietro di lei nel seeding la rumena Halep (n.2 Wta), a segno nel 2014, la ceca Pliskova (n. 3 Wta), vincitrice nel 2017, la svizzera Bencic (n.4 Wta), l’ucraina Svitolina (n.6 Wta), la statunitense Kenin (n.7 Wta), l’olandese Bertens (n.8 Wta) e l’altra ceca Kvitova (n.11 Wta), trionfatrice nel 2018.

A contendersi il trofeo sono proprio la Kvitova, che in semifinale stoppa la Barty, ed Aryna Sabalenka, n.13 Wta e nona testa di serie: e ad imporsi è la 21enne di Minsk che batte con un doppio 63 la 29enne mancina di Bilovec conquistando il suo sesto titolo in carriera e puntando decisa al ritorno dell’élite mondiale.

Aryna Sabalenka ha raggiunto a Doha la decima finale WTA

Acapulco: vince Watson ma Fernandez le ruba la scena - All’“Abierto Mexicano Telcel" (WTA International - montepremi 251.750 dollari) sul cemento di Acapulco, in Messico, Sara Errani dopo quasi un anno (Bogotà 2019) torna a vincere tre match di fila tra qualificazioni e main draw. La 32enne romagnola, numero 185 del ranking mondiale, si ferma al secondo turno battuta 75 67(3) 61 dalla cinese Xiyu Wang, n.127 Wta, anche lei qualificata.

Il trofeo - il quarto in carriera - finisce nelle mani della britannica Heather Watson, n.69 Wta e settima testa di serie, che in finale supera 64 67(8) 61 la rivelazione del torneo, la 17enne canadese Leylah Fernandez (padre ecuadoregno, madre canadese ma di origini filippine), n.190 Wta, promossa dalle qualificazioni ed arrivata all’ultimo atto - per la prima volta in carriera nel circuito maggiore - senza perdere un set. Forse una nuova stella.

Australian Open 2020: Maria Sharapova esce dal campo dopo la sconfitta al 1° turno con la croata Vekic. E' l'ultimo match della russa nel tour (foto Getty Images)

La “tigre siberiana” dice basta - Intanto una delle stelle più brillanti del tour decide di dire addio al tennis: con una lunga lettera (26 febbraio) Maria Sharapova annuncia la fine della sua carriera. A 32 anni, con 36 titoli (l’ultimo a Tianjin ad ottobre 2017) compresi 5 trofei Slam nel palmares, il suo splendido fisico ha detto basta.

Masha, la giocatrice più glamour, sceglie di salutare quello che è stato il suo mondo fin da bambina attraverso un video pubblicato sui siti di Vogue e Vanity Fair in cui legge una lettera carica di emozioni e ricordi toccanti. “Nel dare la mia vita al tennis, il tennis mi ha dato una vita…mi mancherà ogni giorno. Mi mancheranno l’allenamento e la mia routine quotidiana…. Mi mancherà la mia squadra, i miei allenatori. Mi mancheranno i momenti seduti con mio padre sulla panchina in campo. Le strette di mano - nelle vittorie e nelle sconfitte - e le atlete che, lo sapessero o no, che mi hanno spinto a fare del mio meglio”.

I 15 anni da star di Maria Sharapova

Maria Sharapova e Riccardo Piatti

Il ritiro era nell’aria: la scorsa estate la Sharapova aveva scelto l’esperienza di coach Riccardo Piatti in un ultimo tentativo per tornare ad essere quella campionessa che divorava la palla a furia di accelerazioni velocissime, ma i problemi fisici non glielo hanno permesso. L’ultimo match resta dunque la sconfitta senza storia contro Donna Vekic al primo turno degli Australian Open.


Non ci sono commenti
Loading...