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I sogni di Lorenzo finiscono in rete con l’ultima volée

Il torinese non riesce a sfruttare la supremazia tecnica e fisica sul serbo Kecmanovic: sfrutta solo 2 delle 13 palle break che si è costruito e si fa recuperare da 4-2 nel quarto set. Sfuma l’ingresso nella Top 20 e la possibilità di un quarto di finale tutto italiano

di | 21 gennaio 2022

Il rovescio di Lorenzo Sonego (foto Getty Images)

Il rovescio di Lorenzo Sonego (foto Getty Images)

È Miomir Kecmanovic ad approfittare dell’incidente della Storia, del buco lasciato in tabellone dalla razionale e non illogica espulsione di Novak Djokovic dall’Australia alla vigilia dell’Happy Slam 2022. In quello che è stato per nove volte il regno del suo connazionale, il 22enne serbo ha messo a segno il colpaccio della sua giovane carriera e si è qualificato per la prima volta per un ottavo di finale Slam. E lo ha fatto grazie ad una gestione intelligente e matura di un match nel quale è stato spesso in affanno sul piano tecnico ma sempre davanti sul piano del punteggio e nel quale ha battuto Lorenzo Sonego 6-4 6-7 6-2 7-5 dopo 3 ore e 22.

Il torinese può mangiarsi le mani per aver ceduto il servizio in apertura di primo e terzo set, circostanze che lo hanno trovato a pedalare controvento su una strada sempre in salita. L’allievo di Gipo Arbino può rammaricarsi per aver sfruttato solo 2 palle break sulle 13 avute a disposizione, per aver dilapidato il vantaggio di 4-2 nel quarto e per aver non aver fatto fruttare 49 vincenti e una condizione atletica migliore di quella del serbo. Poteva essere la prima volta agli ottavi di Melbourne, invece alla seconda settimana va l’ex numero 1 juniores.

Lorenzo è partito male, cedendo il servizio nel terzo game. Ma, pur non riuscendo mai ad agganciare Kecmanovic, è stato lui a fare la partita in un primo set nel quale ha messo a segno 10 vincenti (contro 3 del ragazzo di Belgrado) e ha collezionato opportunità per rientrare (quattro palle break solo nel sesto gioco). Il serbo tascabile, che un anno fa aveva ingaggiato David Nalbandian come super-coach senza apprezzabili risultati, le aveva annullate una dopo l’altra incamerando il primo parziale per 6-4 dopo 44 minuti.

Nel secondo set, Lorenzo aveva provato a scuotersi (“Mamma mia, oggi sbaglio tutto!” aveva gridato in un impianto semivuoto – l’Arena 1573) e di riffa o di raffa aveva riportato la situazione in parità, aggiudicandosi un folle tie-break nel quale aveva recuperato da 3-6 e aveva annullato 3 set point prima di chiudere 10 punti a 8 e incamerare un set durato 69 minuti.

“Lì dovevo essere più bravo a sfruttare l’inerzia del match, perché Miomir non è un cuor di leone” racconterà dopo Lorenzo. Invece Sonny aveva lasciato nuovamente scappare l’avversario e si era visto sfilare via il terzo set senza combattere. Ad inizio del quarto l’azzurro sembrava decisamente più in palla, sia sul piano tecnico che su quello fisico, ma il break con il quale schizzava via veniva annullato dal contro-break all’ottavo gioco.

“Idemoooo” urlava allora Kecmanovic, che sentiva l’odore dell’impresa e la portava a compimento nel 12mo gioco: Sonego annullava il primo match point con uno smash, ma poi sul successivo seppelliva in rete una comoda volée alta di rovescio dopo un servizio ad uscire. “È stata la fotografia del match”, ammetterà amaramente alla fine Lorenzo, per il quale nel pomeriggio di Melbourne sfuma in un colpo solo il primo ottavo di finale australiano, l’assalto alla top 20 e magari anche l’ipotesi di “quarto” tutto azzurro con Berrettini.

Il diritto di Lorenzo Sonego (foto Getty Images)

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