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Eventi internazionali

Djokovic: "Nessun pentimento, riproverò a Parigi 2024"

Il serbo prova a mantenersi ottimista e guarda al futuro, anche se la delusione è lampante. Nel doppio femminile, esplodono di felicità Pigossi e Stefani, dall'anonimato a una medaglia olimpica che riempie d'orgoglio il tennis brasiliano

31 luglio 2021

Una delusione pesante da assorbire, ma subito dopo le parole che invitano a guardare avanti. Ancora una volta, Novak Djokovic si conferma un numero 1, nonostante gli ultimi giorni di Tokyo siano stati da dimenticare.

NOVAK DJOKOVIC

“Mi dispiace non aver potuto portare una medaglia al mio Paese. Ho perso delle occasioni, sia in singolare, sia in doppio. Poi in quest'ultima giornata il livello del mio tennis è calato molto, ero a corto di energie fisiche e mentali. Non mi pento, in ogni caso, di aver scelto di venire a Tokyo. Tutto nella vita accade per una ragione, anche queste sconfitte avranno un loro significato. Ho già dovuto affrontare delle sconfitte dolorose alle Olimpiadi, non è la prima volta, ma sono sempre riuscito a tornare più forte di prima. Succederà anche stavolta. E poi proverò di nuovo a vincere una medaglia alle Olimpiadi di Parigi nel 2024. So di avere deluso tanti miei tifosi, ma posso assicurare che ho lasciato sul campo tutto quello che avevo. Gli Us Open? Spero che queste fatiche non lascino delle conseguenze sul mio fisico, cosa di cui al momento non posso essere sicuro. Anche se così fosse, non avrei rimpianti, perché quando giochi per il tuo Paese dare tutto quello che hai è semplicemente necessario”.

 

CARRENO BUSTA

“Questa medaglia di bronzo è persino più straordinaria di una vittoria in un torneo. Ho sentito un grande supporto da parte di tutti, in Spagna. In tanti mi hanno scritto dopo la sconfitta in semifinale, e questa medaglia è anche per ognuno di loro”.

Nel doppio femminile, bronzo storico per la coppia brasiliana Pigossi/Stefani.

LAURA PIGOSSI

“Le parole non possono descrivere il significato di questa medaglia. È un sogno. Ho sempre desiderato una medaglia olimpica, e adesso mi sembra di stare sulla luna, sono senza parole. Ho sempre pensato che tutti gli sforzi e i sacrifici fatti sarebbero valsi a qualcosa, e adesso c'è una medaglia a provarlo. Sapevamo che in Brasile ci avrebbero seguito in tanti, sentivamo il loro calore. Ho sempre creduto di poter giocare a livelli alti, ho sempre creduto nelle mie possibilità e da ora in avanti avrò ancora più motivazioni per salire nel ranking”.

LUISA STEFANI

“Questo terzo posto è una sensazione incredibile. Non credo di riuscire davvero a realizzare quello che sta accadendo, ma cerco di godermi il momento, questa meravigliosa emozione. Abbiamo dato tutto, e ci abbiamo creduto sempre, dall'inizio, a quando ci siamo ritrovate sotto per 9-5 nel super tie-break. La consapevolezza di sapere cosa fare, di essere concentrate sull'obiettivo, ci ha accompagnato e ci ha permesso di completare l'impresa. Quando ho saputo di poter andare alle Olimpiadi ero entusiasta, fuori di me dall'emozione. Adesso, spero che questo nostro successo possa spingere altre persone in Brasile a seguire il nostro esempio. La forza di un successo ai Giochi è proprio questa: è da stimolo a un intero movimento”.

Ori, argenti, bronzi: tutte le facce delle medaglie


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