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Giorgi nella storia: è l'inizio di una nuova era (speciale alle 12.45 in tv)

A 29 anni, Camila Giorgi vince il titolo più importante della sua carriera. La sua metamorfosi, dal torneo olimpico a Montreal, suggerisce che il meglio debba ancora venire

di | 15 agosto 2021

Le notti magiche, quelle che l'Italia aspettava nel 1990, sono arrivate con trentun anni di ritardo. E' questa l'estate dei record dello sport italiano. Lo sport che va più alto con "Gimbo" Tamberi, più veloce con Marcell Jacobs e la staffetta 4x100, più forte con la nazionale di Mancini regina d'Europa, le quaranta medaglie a Tokyo 2020, Jannik Sinner e Camila Giorgi. Sì, Camila Giorgi.

La copertina a Ferragosto è tutta sua, per una passione che rinasce, per un successo atteso che matura nel regno dell'inatteso. A Montreal ha giocato un torneo perfetto, un torneo diverso però dagli altri exploit di una carriera discontinua.

Non è l'ennesimo dopo il quale chiedersi "cosa sarebbe successo se...". E' il primo dopo il quale è doveroso domandarsi "ora che succederà".

Tutte le facce di Camila Giorgi

C'è un prima di Montreal 2021 e un dopo Montreal 2021 per Giorgi. Il prologo, lo raccontava Tathiana Garbin prima della finale, risale alle Olimpiadi. Ha riscoperto, diceva il capitano della nazionale di Billie Jean King Cup, "la voglia e il piacere di giocare a tennis".

E il suo diventa, quasi d'improvviso, un tennis pieno, completo, controllato e sciolto, potente e pensato. Un tennis che ha il rumore del tappo di champagne fatto saltare la notte di Capodanno. La musica dei nuovi inizi e dei propositi, dei desideri

A Montreal, non hanno retto Mertens e Kvitova, quinta e sesta top 20 battuta dall'azzurra nel 2021. Non ha retto Gauff, a cui al servizio non ha regalato nulla: zero doppi falli in una partita in cui ha mancato due match point, un indizio che vale una prova.

Non le è stata dietro nemmeno la numero 6 del mondo Karolina Pliskova, persa in chissà quali pensieri, in chissà quali insicurezze dopo una palla break non sfruttata a metà primo set: Camila piazza un lungolinea in recupero che è un capolavoro, ma Pliskova ci mette del suo, sospesa a metà campo nella speranza che l'azzurra non arrivasse sulla palla.

Giorgi fashion, ecco Camila fuori dal campo

Il 6-3 7-5 racconta una finale che si è fatta ingarbugliata nel secondo. Eppure, nemmeno nei due game in cui si è fatta riprendere al servizio da 40-0, nemmeno dopo il break subito, Giorgi ne ha perso il filo. 

"Nel secondo set, ero avanti 3-1 con un break di vantaggio ma non ho mai pensato che la partita fosse finita - ha detto Giorgi, che ha perso a sua volta il servizio nel game successivo -. Quando giochi ad alto livello, il livello può salire ma anche scendere. Peraltro le condizioni non erano facili, c'era vento, era umido" ha detto Giorgi dopo la partita. 

Dopo l'ultimo punto e al momento della premiazione, Giorgi è commossa prima di alzare il trofeo. E viene davvero da chiedersi che effetto avranno quelle lacrime dentro al rumore di quello stadio che è mezzo vuoto e mezzo pieno. Mentre Camila va veloce verso il ritorno al best ranking di numero 26.  Da lunedì infatti sarà numero 34. 

A due settimane dall'ultimo Slam dell'anno, senza contare la possibilità dello special exempt a Cincinnati dove ha detto che giocherà, il 34 è molto più di un numero. E' una promessa. A Flushing Meadows, Giorgi sarà una delle teste di serie basse o la più pericolosa delle non teste di serie.

In ogni caso l'avversaria da evitare per tutte, la mina vagante che può aprire il tabellone e aprirsi la via per riveder le stelle. L'autostrada per una nuova partenza. Per nuovi sogni, ancora non sognati.

GIORGI: "ERO SICURA CHE QUESTO GIORNO SAREBBE ARRIVATO"

"E' stato incredibile, sono molto fiera di quello che ho ottenuto questa settimana anche se non mostro tanto le mie emozioni" ha detto Giorgi in conferenza stampa dopo la vittoria.

Il successo a Montreal, nel primo WTA della sua carriera, non è il risultato di una settimana speciale. "Penso sia il risultato di tutto il lavoro che ho fatto con mio padre, che è anche il mio allenatore, in questi anni - ha aggiunto -. Ero sicura, e anche lui era sicuro, che prima o poi questo giorno sarebbe arrivato perché ultimamente stavo giocando molto bene. Sono diversi mesi che gioco ad altissimo livello".

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Ancora una volta, la numero 1 azzurra ha sottolineato l'importanza dell'integrità fisica. "Negli anni passati, sono stata spesso infortunata. Quest'anno, ho avuto la possibilità di giocare di più e di stare bene fisicamente" ha spiegato. Ma a parte questo, ha detto Giorgi, non è cambiato niente.

"Ho lavorato tutta la vita con mio padre, lavoriamo ore e ore in campo insieme: i risultati dovevano necessariamente arrivare. Io ci credevo e lui anche - ha detto -. Questa settimana è stata incredibile, sono felicissima di questo regalo. Lo dedico a lui, perché ho raggiunto questo risultato grazie alle tante ore che ha consacrato a me. Quando ti dedichi interamente al lavoro, qualcosa di buono ti succederà, no?".

Sergio Giorgi, ha sottolineato Camila, non è a Montreal. "Ma parliamo cento volte al giorno per telefono o su FaceTime. La distanza non è un problema. Lui è sempre con me: prima della partita, dopo la partita, prima dell'allenamento, dopo l'allenamento. Abbiamo parlato di tattica e di tutto. Formiamo una squadra super".

Quando si rivedranno, ha concluso, festeggeranno insieme questo grande premio ai venticinque anni di lavoro insieme. 

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