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Eventi internazionali

La rivoluzione di Gaiba e il fascino dell'erba strappata al calcio

Per la prima volta nella storia, nel 2022 l'Italia ospiterà un evento del circuito Wta su erba vera. Protagonista di questa prima assoluta il Tc Gaiba, che già lo scorso anno aveva messo in pista un evento maschile Itf. Si tratta del proseguimento di un percorso nato nel 2012, quasi per gioco...

06 febbraio 2022

Tutto cominciò con un torneo Fitpra, anni fa. Nel 2012, un vecchio campo da calcio in disuso venne preso e rivoltato come un calzino da un gruppo di appassionati di Gaiba, provincia di Rovigo. Erano soliti giocare sull'unico campo in terra del paese, i ragazzi, ma la passione era tanta e quel campo non bastava più.

In più, l'attrazione per il tennis su erba naturale era talmente forte da trasformare un'idea apparentemente bizzarra in una splendida realtà: quattro terreni di gioco su quel prato, dove sperimentare e migliorare il proprio serve&volley.

Dai tornei Fitpra a quelli Fit (Open nazionali compresi), il passo fu breve e piuttosto rapido. Ma è dello scorso anno l'upgrade più importante, con il primo evento internazionale, un Itf maschile da 15 mila dollari ribattezzato 'Internazionali d'Italia su erba'. Vinse il tedesco Mats Rosenkranz, in finale su Benjamin Lock (Zimbabwe): due tie-break, come in fondo è abbastanza normale che accada sui prati.

Favola Gaibledon: da un'idea un po' folle a un torneo ITF

Un punto d'arrivo? Nemmeno per sogno. Quest'anno non solo Gaiba non lascia, ma si propone con un evento ancora più prestigioso, entrando nel circuito Wta con una prova da 125 mila dollari, il livello di entrata del Tour maggiore femminile.

Si chiamerà “Veneto Open Internazionali Confindustria Venezia e Rovigo” e diventerà uno dei sette eventi del circuito che accompagneranno le giocatrici verso l'appuntamento clou di Wimbledon. Gli altri saranno Nottingham, s'Hertogenbosch, Birmingham (tutti Wta 250), Berlino (Wta 500), Bad Homburg (Wta 250) e Eastbourne (Wta 500).

A Gaibledon è previsto un main draw con tabellone da 32 tenniste nel singolare e 16 coppie per il doppio, con inizio in programma lunedì 13 giugno e conclusione con la finale del singolare la domenica successiva, il 19 giugno.

“Sarà un impegno organizzativo notevole – dice il direttore del torneo Fabio Morra – che vedrà coinvolti tanti professionisti che mettono in campo la loro esperienza, ma anche tanti volontari che doneranno il loro tempo per la buona riuscita di un evento di respiro internazionale”.

Nel 2012 la nascita dei campi in erba. Nel 2021 il primo torneo ITF (maschile). Nel 2022 il Wta 125

In Italia non c'è una vera tradizione di tornei in erba, e del resto non potrebbe essere altrimenti, visto che il tennis nel nostro Paese è stato a lungo sinonimo di terra battuta, e visto che i terreni in erba, a queste latitudini, sono molto difficili da curare.

Il clima del 90 per cento del Paese, in questo, non aiuta. Ma a Rovigo hanno trovato il modo di curare i prati con la stessa passione e la stessa attenzione che mettono Oltremanica, dove l'erba ha rappresentato a lungo la prima opzione per chi volesse impugnare una racchetta. 

C'è stato qua e là qualche torneo Open in passato, per esempio quello di Casalicolo, in provincia di Brescia, su un campo peraltro di proprietà privata. Ma è proprio da "Gaibledon" che ha preso il via una nuova tendenza, destinata – chissà – a fare scuola altrove. Di campi da calcio poco e male utilizzati in Italia ce ne sono altri. Di appassionati di tennis ce ne sono sempre di più. La conversione potrebbe essere un affare per tutti.

Un tentativo serio fu portato avanti prima della pandemia in quel di Monza, dove l'intenzione era quella di organizzare un evento su erba naturale all'interno dell'Autodromo. L'Atp, tuttavia, scelse Maiorca come sede per la data rimasta vacante, e il covid-19 arrivò in seguito a rimescolare le carte, lanciando gli organizzatori verso una soluzione diversa: un torneo a inviti su terra, dal maggio 2023, ma sempre su un circuito di Formula 1, quello di Imola.

Il Wta 125 di Gaiba potrebbe essere non soltanto un evento speciale destinato a ripetersi negli anni, ma pure un primo gradino di qualcosa di più significativo. Per trovare un esempio che potrebbe tornare utile, è il caso di dare un'occhiata al torneo di Bad Homburg, in Germania. Una località che dista pochi chilometri da Francoforte e che conta circa 50 mila abitanti, ma che non ha nessuna attrattiva turistica particolare (a parte le terme) e nessuna tradizione sportiva da mettere sul piatto.

Doveva nascere nel 2020, ma la pandemia ha spostato tutto al 2021. E per quest'anno, per la seconda edizione, gli abbonamenti sono andati sold-out con sette mesi di anticipo. Un altro segnale che il tennis su erba, ovunque, attira interesse e curiosità. Ci sono pochi dubbi sul fatto che anche a Gaiba ritroveremo la stessa curiosità e lo stesso entusiasmo.

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