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Eventi internazionali

Fucsovics spara su Nole: “Non avrebbe diritto di essere qui”

La “vicenda Djokovic” comincia a creare tensioni anche nell’ambiente della racchetta e l’ungherese non ha peli sulla lingua. Nel frattempo Tomic si sente male alle qualificazioni dello Slam, è convinto di aver preso il Covid-19 e critica le misure di sicurezza troppo blande

di | 11 gennaio 2022

Bernard Tomic, 29 anni, ex n.17 del mondo (Foto Getty Images)

Bernard Tomic, 29 anni, ex n.17 del mondo (Foto Getty Images)

Sull’onda di una vicenda, quella di Novak Djokovic in Australia, che sa ormai quasi di reality show, cominciano le polemiche interne al mondo del tennis, dopo quelle che stanno mettendo sotto pressione le autorità australiane, federali e regionali.

Il primo a esprimersi in modo netto è l’ungherese Marton Fucsovics, n.38 del mondo, che nella press conference successiva alla vittoria sull’olandese Van De Zandschulp ad Adelaide, dove è testa di serie n.8, ha dichiarato: “La salute delle persone è fondamentale e ci sono regole che sono state rese note mesi fa, vale a dire che tutti avrebbero dovuto vaccinarsi, e Djokovic non l’ha fatto. Da questo punto di vista, non credo che dovrebbe avere il diritto di stare qui".

Decisamente non ascrivibili al settore dei tifosi del n.1 del mondo anche due giornalisti di Channel 7, beccati in un fuorionda in cui commentano tra di loro la vicenda con termini piuttosto “coloriti”, molto poco convinti della posizione del serbo, del suo modo di agire.

Poco convinto delle misure di sicurezza messe in atto dagli organizzatori deli Australian Open è anche Bernard Tomic, ex grande speranza ‘down under”, vittima di un sorteggio poco favorevole nelle qualificazioni (il russo Roman Safiullin, reduce da ottime prestazioni in ATP Cup) e di un malessere che lui è sicuro essere Covid-19.

Durante l’incontro perso 6-1 6-4, l’australiano a cominciato a sentirsi poco bene e in svantaggio 2-1 nella seconda partita, durante il cambio campo, ha detto all’arbitro Alina De Rocha Nocinto: “Vedrai, tra due giorni risulterò positivo al Covid-19. Sono pronto a offrirti una cena se tra tre giorni non sarò positivo. Altrimenti me la pagherai tu. Non posso credere che nessuno sia stato testato seriamente. Hanno ammesso i giocatori dopo test rapidi fatti nelle loro stanze, dai. Neanche un tampone molecolare”.

Tomic, 29 anni, non ha dato disponibilità per la conferenza stampa. Poi sui suoi social ha scritto: “Non mi sento affatto bene, vado subito nella mia camera d’albergo. I medici del torneo mi hanno chiesto di stare in isolamento. Ancora non mi hanno trattato per evitare il contagio”.

Un’altra brutta giornata per un tennista che aveva fatto sognare l’Australia, raggiungendo i quarti a Melbourne a soli 18 anni, nel 2011. Un'altra voce critica verso gli organizzatori del torneo, lo Slam di casa.

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