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Fenomeno Brooksby alla prima finale sull’erba di Newport (diretta alle 20.30)

Il Next Gen di Sacramento, 20 anni, è il più giovane americano ad aver vinto tre tornei Challenger e ora si è qualificato per giocarsi il titolo ATP 250 contro il sudafricano Kevin Anderson. Un’occasione per cominciare a conoscerlo

18 luglio 2021

Ha infilato di corsa la rampa di lancio e spiccato il volo: Jenson Brooksby, 20 anni di Sacramento, dopo aver conquistato tre Challenger in primavera si giocherà la prima finale ATP sull’erba di Newport grazie al successo in ‘semi’ sull’australiano Jordan Thompson, ottenuto in due set 6-3 7-6. Il suo avversario sarà il redivivo sudafricano Kevin Anderson che, all’ennesimo tentativo di rientro dopo l’operazione al ginocchio destro dello scorso anno, ha piazzato un bell’acuto battendo il favorito del torneo, il kazako Bublik, 4-6 7-6 7-5.

La storia di Brooksby è affascinante. Ex campione junior dell'USTA, ha avuto un impatto forte sul mondo del tennis ribaltando l'ex numero 4 del mondo Tomas Berdych agli US Open 2019. All'età di 18 anni e senza esperienza sulla scena professionale, aveva conquistato già una grande vittoria.

Sperando di continuare a migliorare il suo gioco in ambiente universitario, Brooksby si iscrisse allora alla Baylor University. Ma avrebbe subito una battuta d'arresto significativa mentre si preparava per il successivo passo del suo viaggio. Un debilitante infortunio a un alluce ha condizionato le sue ambizioni tennistiche al college, lo ha costretto a stare in disparte e gli ha impedito di allenarsi durante la pandemia di COVID-19. Impossibilitato a calcare un campo per la prima metà del 2020, si è esercitato intorno a casa con uno stivale a protezione del piede. Sarebbero passati 14 mesi in totale prima che Brooksby potesse tornare finalmente su un campo di gara per aprire la stagione 2021.

Figlio unico, Jenson è nato da Glen e Tania Brooksby il 26 ottobre 2000. Prende il nome dall'ex pilota di Formula 1 Jenson Button. Glen, un anestesista, correva per divertimento in California ed è un fan di F1 di lunga data.

Brooksby ha la velocità nel suo DNA. Uno dei giocatori più forti fisicamente nel tour, l'americano è noto per la sua irriducibilità. Quella mentalità di lottare per ogni palla è stata radicata in Brooksby da quando ha unito le forze con il coach Joseph Gilbert all'età di sette anni. Come dice lui, è un riflesso della cultura alla JMG Academy di Sacramento.

Non c'è da meravigliarsi se Brooksby afferma che Rafael Nadal è la sua più grande ispirazione. Quell'aggressività implacabile non è solo frutto della cultura del lavoro stabilita da Gilbert, ma la sua filosofia modellata sull'ex numero 1 del mondo.

"La sua mentalità e coerenza mi hanno sempre colpito molto", ha detto Brooksby di Nadal. "E la capacità di impegnarsi a fondo per così tanto tempo. Adoro l'intensità e la disciplina che porta ogni volta. Anch’io sto cercando di esprimere quell’energia. Competere giorno dopo giorno e mettere un sacco di energia ogni giorno in campo. Questo è ciò su cui ci concentriamo prima di ogni altra cosa".

Chi volesse vedere l’energico Brooksby alla prova dell’esperienza di Kevin Anderson non ha che da parsi trovare puntuale alle 20.30 all’appuntamento con la diretta su SuperTennis  (e SuperTenniX).

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