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Evans il ribelle sogna in grande: sfida Tsitsipas per la finale

Dan Evans batte Goffin in rimonta e raggiunge la sua prima semifinale in un Masters 1000. L'ex "bad boy" salva l'onore della Gran Bretagna a Monte-Carlo. E rispetta appieno la frase di Oscar Wilde che si è tatuato sull'avambraccio

di | 16 aprile 2021

Dan Evans gioca con una frase di Oscar Wilde tatuata sull'avambraccio sinistro. E' il suo manifesto. "Ogni santo ha un passato, ogni peccatore ha un futuro", come diceva Lord Illingworth in 'A woman of no importance', una commedia del 1893. Nessuno, dunque, è troppo "bad boy" per non avere una speranza di redenzione.

La sua più grande sta maturando questa settimana a Montecarlo. Prima del torneo, aveva vinto quattro partite su diciassette nel circuito ATP sulla terra battuta, l'ultima a Barcellona nel 2017. Ne aveva vinte esattamente altrettante nei Masters 1000.

Dan Evans gioca con una frase di Oscar Wild tatuata sull'avambraccio sinistro. E' il suo manifesto. "Ogni santo ha un passato, ogni peccatore ha un futuro", come diceva Lord Illingworth.in A woman of no importance' (1893) . Nessuno, dunque, è troppo "bad boy" per non avere una speranza di redenzione.

La sua più grande sta maturando questa settimana a Montecarlo. Prima del torneo, aveva vinto quattro partite su diciassette nel circuito ATP sulla terra battuta, l'ultima a Barcellona nel 2017. Ne aveva vinte esattamente altrettante nei Masters 1000.

Eppure, nel Principato è cambiato tutto. Ha sconfitto il numero 1 del mondo Novak Djokovic, primo successo in carriera contro uno dei primi sei del ranking ATP. Nei quarti ha rimontato 5-7 6-3 6-4 David Goffin, salvando quattro palle break sul 4-4 nel terzo set. 

"Avrei potuto fare tutto un po' meglio, avevo le armi per vincere oggi. Lui ha colpi potenti, ha giocato più partite di me credo. E poi ha anche osato di più. Ha giocato un tennis molto aggressivo per la terra battuta, ha sempre fatto serve and volley quando era sotto nel punteggio e l'ha fatto molto bene".

Evans si era già faatto notare a Monte-Carlo per le vittorie contro il serbo Dusan Lajovic e il polacco Hubert Hurkacz, che aveva sconfitto Jannik Sinner in finale a Miami. 

"Oggi ho giocato bene - ha detto -, ero più sotto pressione rispetto a ieri. Non era facile dopo la partita con Djokovic, mi sentivo davvero stanco. Non è stato menno semplice ritrovare la giusta concentrazione. Sono molto fiero di come sono rientrato dopo aver perso il primo set. La vittoria di ieri non sarebbe servita a niente se non avessi giocato bene oggi".

Invece "Evo", questo il suo soprannome, si giocherà contro Stefanos Tsitsipas la possibilità di raggiungere la sua prima finale in un Masters 1000. Peraltro sulla superficie su cui meno se lo sarebbe aspettato.

La sfida contro il numero 5 del mondo si giocherà su colpi di inizio gioco e variazioni. Hanno entrambi un tennis vintage, benché rivisitato in chiave moderna. Un mix di velocità di palla e controllo che Evans interpreta con una racchetta molto classica. Di fatto, al di là delle colorazioni, ha mantenuto la Wilson Six-One 95 con lo schema 18x20, come Juan Martin Del Potro. Nello specifico, Evans mantiene l'incordatura ibrida con sintetico Luxilon Big banger e budello naturale Wilson. 

Il trentenne di Birmingham, però, ha cambiato tutto quello che ruota attorno a una carriera finora da talento sprecato, anche prima della squalifica del 2017 per positività alla cocaina, assunta per scopo ricreativo.

La lista di comportamenti poco professionali è lunga, come riassumeva il Guardian nel 2017. Nel 2007 ha perso un match di doppio a Wimbledon dopo essere rimasto ijn un nightclub fino alle 3 di mattina con il compagno Daniel Smethurst. Nel 2010 la LTA, la federtennis britannica, gli ha tagliato i fondi. 

Il ritorno di Monte-Carlo, il torneo regale

Nel 2015 non si è nemmeno presentato a un incontro in un Futures nel weekend di San Patrizio dopo una serata con gli amici. Aveva perso il senso del tempo, disse allora.

Consapevole di aver sbagliato diverse scelte in passato, si è allenato più duramente, si è impegnato di più e ha vinto di più una volta rientrato. Il "bad boy" del tennis britannico si è dato l'occasione di vivere un futuro diverso. Come può succedere a ogni peccatore.

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