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Ecco il Bonfiglio: tappa obbligata per i numeri 1

Il Trofeo Bonfiglio, che manda in scena questa settimana al Tc Milano Bonacossa l'edizione numero 63, ha una storia fatta di tanti futuri numeri 1. Fra di loro, anche gli attuali leader Carlos Alcaraz e Iga Swiatek. Non sempre, però, i migliori hanno alzato la coppa, anzi...

22 maggio 2023

Carlos Alcaraz ha giocato il Trofeo Bonfiglio nel 2019: perse al secondo turno (foto Francesco Panunzio)

Sul fatto che il Trofeo Bonfiglio sia fra i tornei che prevedono il futuro, ormai non ci sono più dubbi. Ma è comunque una circostanza particolare, quella che vede – nella settimana dell'evento del Tc Milano Alberto Bonacossa – due numeri 1 del mondo passati di recente (con alterne vicende) dai campi di via Arimondi. Tanto Carlos Alcaraz quanto Iga Swiatek, i due leader attuali dei circuiti Atp e Wta, hanno lasciato una loro traccia agli Internazionali d'Italia Under 18.

Il 20enne di El Palmar era in tabellone nell'edizione del 2019, l'anno prima della sospensione per la pandemia: Carlos era già accompagnato da coach Juan Carlos Ferrero e, dopo aver battuto all’esordio la wild card azzurra Giacomo Dambrosi (per 6-3 6-4), venne sconfitto al secondo turno dall’americano di origini messicane Emilio Nava, al tie-break del terzo. L'incontro fu durissimo, si chiuse per 6-4 3-6 7-6 in oltre tre ore di gioco, e ancora oggi rappresenta una delle più emozionanti partite che il torneo abbia offerto nelle ultime edizioni. Lo spagnolo avrebbe poi raggiunto la prima posizione mondiale nel settembre del 2022, dopo il successo agli Us Open.

La n.1 del mondo Iga Swiatek è arrivata in finale al Bonfiglio nel 2017: perse contro Elena Rybakina

Bisogna andare appena più indietro, per trovare la partecipazione di Iga Swiatek: la polacca nata a Varsavia arrivò al Tc Milano Bonacossa a 16 anni, nel 2017, spingendosi fino alla finale. A negarle la gioia del successo fu la futura campionessa di Wimbledon 2022 – e recente campionessa al Foro Italico – Elena Rybakina, in un match equilibrato e conclusosi col punteggio di 1-6 7-6 6-3 per l’atleta nata a Mosca e naturalizzata kazaka. Entrambe le protagoniste di quel match, oggi hanno dei Major in bacheca e sono costantemente nelle zone alte del ranking. Ma la Swiatek, in particolare, è numero 1 del mondo fin dal momento del ritiro dal circuito di Ashleigh Barty.

La curiosità dunque è che nessuno dei due fenomeni al momento in vetta alle graduatorie mondiali è riuscito a conquistare il trofeo del più importante appuntamento juniores italiano. Non è un caso, peraltro, ma semmai la conferma di una regola. Intanto, il Bonfiglio è sempre stato un evento molto competitivo, dove l'equilibrio è costante dal primo turno alla finale. In secondo luogo, i campioni che passano da via Arimondi spesso e volentieri si nascondono nel gruppo. Non per una precisa volontà di farlo, bensì perché gli inevitabili 'lavori in corso' portano spesso a privilegiare la prestazione al risultato.

Roger Federer in azione al Tc Milano: ha giocato il Bonfiglio nel '97 e nel '98

Lo sa bene, tanto per fare un nome, Roger Federer, presente a Milano nel 1997 e nel 1998, poco tempo prima della sua esplosione nel circuito Atp. Quelle edizioni sono ancora oggi tra le più citate nella storia del Bonfiglio, ma non certo per i nomi di chi le ha vinte. A renderle così speciali fu la partecipazione di un ragazzino destinato a diventare non solo un numero 1, ma una vera leggenda del nostro sport.

Reduce dalla prima vittoria in un torneo Under 18 a Prato, il 16enne svizzero arrivò sui campi in terra di via Arimondi carico di aspettative ma, dopo aver eliminato la testa di serie numero 1 Nicolas Massu negli ottavi, si arrese al peruviano Rodolfo Rake con il punteggio di 6-1 6-4. Chi c’era, quel giorno, racconta di sei racchette distrutte da un Federer ancora lontano dall’icona elegante che avremmo imparato a conoscere negli anni a venire. Andrà anche peggio l’anno successivo, quando a sbarrargli il cammino ci penserà al secondo turno il francese Jerome Haehnel.

Novak Djokovic al Tc Milano: è uno dei grandi campioni a non aver vinto il Trofeo Bonfiglio

Non hanno vinto a Milano nemmeno Novak Djokovic e Andy Murray, entrambi in scena nell'edizione del 2003, nella quale trovò spazio anche Fabio Fognini. E nella quale alla fine si impose un talento spagnolo, Nico Almagro. Ma non vinse neppure Daniil Medvedev, trionfatore agli Internazionali BNL d'Italia 2023, e presente in via Arimondi nel 2018, quando lasciò strada all'esordio a tal Jordi Arconada, argentino. Scherzi del circuito giovanile, che peraltro non hanno risparmiato le ragazze.

Una su tutte? L'eterna Martina Navratilova, che proprio a Roma ha ricevuto la Racchetta d'oro per la sua carriera. Fu la prima a prendere la rincorsa da Milano per poi entrare nella leggenda, ma nel 1972 a vincere fu l'uruguaiana Fiorenza Bonicelli. Martina, allora 15enne, partecipò al Bonfiglio dopo aver vinto i campionati della Cecoslovacchia, ma fu eliminata nei quarti dalla neozelandese Marilyn Pryde, di tre anni più grande.

Martina Navratilova impegnata al Tc Milano, nell'edizione 1972

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